Nuova collaborazione per 10 A.M. Art di Milano che ha da poco annunciato la rappresentanza europea dell’opera dell’artista brasiliano Almir da Silva Mavignier che consolida i ruolo della galleria, fondata da Bianca Maria Menichini e Christian Akrivos, come punto di riferimento, non solo italiano, per chi è interessato al lavoro di tutti quegli artisti la cui ricerca si basa sulla sollecitazione della potenzialità della percezione sia essa stimolata dalla forma, dal movimento, dalla luce, dal colore o dalla programmazione matematica.
Nato il 1 maggio 1925 a Rio de Janeiro, Brasile, e scomparso il 3 settembre 2018 ad Amburgo, Germania, Mavignier inizia i suoi studi con Árpád Szenes, Axl Leskoschek e Henrique Boese nel 1945 a Rio de Janeiro. Tra il 1946 e il 1951 fonda, con la psichiatra Nise da Silveira, il Laboratorio di Pittura e Modellazione della Sezione di Terapia Occupazionale dell’Ospedale Psichiatrico Engenho de Dentro (attualmente Museu de Imagens do Inconsciente).
Dopo aver appreso le teorie di Mário Pedrosa, l’artista inizia la sua ricerca nel campo dell’astrazione. Nel 1949 partecipa al primo gruppo di arte astratta a Rio de Janeiro con Ivan Serpa, Abraham Palatnik e Mário Pedrosa. Nello stesso anno, realizza il primo acquarello astratto Estudos. Successivamente, produce dipinti dalle forme geometriche e organiche in cui riduce il numero dei colori, ma mantiene i mezzitoni e la pennellata espressiva del suo lavoro figurativo.
Nel 1950 ha la sua prima mostra personale presso l’Istituto degli Architetti del Brasile (IAB) a Rio de Janeiro. L’anno successivo si reca a Parigi, dove frequenta l’Académie de La Grande Chaumière. In Germania, tra il 1953 e il 1958, studia con Max Bense e Josef Albers alla Hochschule für Gestaltung di Ulm.
Max Bill presenta ad Almir il movimento costruttivo che in seguito diventa la sua principale influenza. Partecipa al Gruppo Zero tra il 1958 e il 1964 con Heinz Mack, Otto Piene, Yves Klein e Jean Tinguely. Nel 1960 progetta e organizza la mostra Nuove Tendenze, il primo evento internazionale di Op Art in Jugoslavia. Negli stessi anni partecipa a Documenta III e Documenta IV a Kassel, Germania e a tre edizioni della Biennale di Venezia, nel 1964, 1968 e nel 1986. Insegna pittura alla Hochschule für Bildende Künste di Amburgo, Germania, tra il 1965 e il 1990.