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Mercato: 2021 anno record per le aste internazionali

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Il 2021 è stato un anno intenso per le case d’asta internazionali, tra nuovi trend e collezioni uniche in vendita.  Il mercato secondario ha saputo adattarsi in modo egregio alle conseguenze della pandemia, mostrandosi solido e forte e ottenendo la fiducia dei collezionisti.

Il mercato dell’arte globale si è adeguato e ha confermato il modello vincente e funzionale delle aste miste, dove l’online e la sala interagiscono completamente. L’anno viene chiuso con un fatturato maggiore del 74% rispetto al 2020.

Con le vendite di NFT, le aste hanno dimostrato che questo nuovo trend ha la grande capacità di abbattere i tradizionali gatekeepers del mercato, aprendosi alle generazioni più giovani e ai medi collezionisti.

La linea tra mercato primario e secondario vede una serie di invasioni di territorio reciproche, ma le case d’asta hanno saputo affrontare questi scontri e ne sono emerse vittoriose con un aumento del 50% delle vendite private.

Il trend più marcato di quest’ultimo anno è stata l’attenzione per i giovani artisti contemporanei, venduti il 201% in più rispetto al 2020 nelle aste.

Le grandi case d’asta hanno saputo brillantemente porsi come principale punto di riferimento per un segmento che apparteneva quasi esclusivamente alle gallerie, spingendo sugli artisti emergenti e ponendosi come garanti delle loro vendite.

Le opere di giovani artisti hanno ottenuto un fatturato totale di 395 milioni di dollari, con un prezzo medio di 293.649$, superato dal 32% dei lotti battuti.

Il trend è stato sostenuto anche dal cambio generazionale dei collezionisti: i giovani artisti sono comprati da giovani, molti dei quali asiatici, provenienti dal mondo della tecnologia e delle cryptovalute. Questi hanno gusti e attitudini che li indirizzano verso quegli artisti che meglio rappresentano il loro stesso tempo e spazio.

Hong Kong si afferma come hub principale nella vendita degli artisti emergenti: nel 2021 ha venduto le loro opere per un totale di 142 milioni di dollari, rappresentando il 37,4% delle vendite globali.

Tra le case d’asta è Christie’s a guidare il segmento, con un fatturato totale di 213 milioni di dollari, raggiunto anche grazie alla vendita di Human ONE di Beeple a 25 milioni di dollari: top lot dell’anno per l’artista e per l’intera categoria.

Analizziamo ora l’andamento dei vari segmenti delle tre maggiori case d’aste al mondo: Christie’s, Sotheby’s e Phillips.

Contemporary Art

L’arte contemporanea si afferma nel 2021 come il segmento più forte, chiudendo l’anno con un totale di 1,85 miliardi di dollari di fatturato e un aumento del mercato del 76,4% rispetto al 2020.

Le opere di arte contemporanea hanno raggiunto un prezzo medio di 476.300$ e il tasso di invenduto è ulteriormente sceso del 21% rispetto al precedente anno.

La casa d’aste più forte in questo mercato è Christie’s, la quale rappresenta il 45,3% delle quote, seguita da Sotheby’s con il 40,3% e Phillips con il 14,3%.

Le maggiori vendite sono state realizzate a New York, che si afferma città-leader del contemporaneo totalizzando 996 milioni di dollari di vendite di opere blue-chip, circa il 53,8% delle quote di mercato; seguita da Hong Kong che rappresenta il 25% e Londra il 19,3%.

Gli artisti maggiormente apprezzati sono stati Basquiat, Richter e Banksy. Basquiat ha ottenuto i quattro top lot dell’anno, inaugurati a Maggio con la vendita record di Christie’s di In this Case a 81 milioni di dollari.

Post War

Il 2021 è stato un grande anno anche per l’arte del Dopoguerra, che ha chiuso con un totale del fatturato di 1,28 miliardi di dollari, il 40% in più rispetto al 2020. Questo risultato rappresenta il più alto in assoluto dal 2015.

Anche i prezzi medi, saliti a 677.600$, hanno testimoniato una maggiore fiducia nel segmento, tanto che più della metà dei lotti sono stati battuti superando questa cifra e il tasso di invenduto scende del 28% rispetto al 2020.

Grazie alla vendita della Macklowe Collection, la più preziosa mai realizzata in questo settore con 676,1 milioni di dollari totali, Sotheby’s primeggia rispetto alle altre due case d’asta: ha battuto otto dei 10 top lot del 2021.

Vendita serale di Sotheby’s della collezione Macklowe

Con un fatturato totale di 836 milioni di dollari, New York rappresenta il 65,2% del mercato, seguita da Hong Kong, Londra e Parigi.

Gli artisti del Dopoguerra più venduti sono stati Warhol, Twombly e Zao Wou-Ki. Il top lot dell’anno, però, è stato ottenuto dalla vendita di Sotheby’s di Number 17, 1951 di Jackson Pollock, battuto a 53 milioni di dollari. L’opera apparteneva alla collezione Macklowe e rappresenta il nuovo top lot di carriera per il padre dell’Action Painting.

Impressionist

Dopo un pallido 2020, il mercato dell’Arte Impressionista si riprende enormemente chiudendo il 2021 con un fatturato di 963 milioni di dollari.

Christie’s ha ottenuto 570 milioni di dollari con la sola vendita della Cox Collection, che ha rappresentato il 59,1% delle quote di mercato, e ha battuto sette dei 10 top lot dell’anno nel segmento.

Un momento dell’asta The Cox Collection: The Story of Impressionism di Christie’s a New York

L’attesissima vendita serale ha generato un totale di 332,1 milioni di dollari, con il 100% dei lotti venduti. New York si afferma hub centrale per le aste anche nell’Impressionismo, ottenendo il 76,8% delle quote ed affermandosi drasticamente su Londra che invece ottiene solo il 15%.

Gli artisti più apprezzati dal mercato sono Monet, Van Gogh e Cézanne. Battuto da Christie’s a 62 milioni di dollari, Cabanes de bois parmi les oliviers et cyprès di Van Gogh è il record d’asta del 2021 nel segmento impressionista, proveniente dalla prestigiosa collezione Cox.

Old Masters

Le vendite degli Antichi Maestri sono salite del 32,1% rispetto al 2020, chiudendo l’anno con un totale di fatturato di 279 milioni di dollari e un tasso di invenduto del 15,2% in meno.

Sotheby’s si mantiene il leader del segmento con un totale di 182 milioni di dollari, il 65,1% dell’intero mercato. La tendenza del mercato a favorire New York come hub centrale delle aste si conferma anche in questo segmento: la città americana ottiene il 58,5% delle vendite totali, spodestando Londra che ottiene solo il 41,7% delle quote di un mercato che l’ha sempre vista come solida sede di vendite.

Ritratto di giovane uomo con in mano una medaglia di Sandro Botticelli. Venduto da Sotheby’s a 80.000.000$.

Gli artisti maggiormente venduti sono Botticelli, Bellotto e Van Dyck. Il celebre Ritratto di giovane uomo con in mano una medaglia di Sandro Botticelli ha ottenuto il record d’asta del segmento, battuto da Sotheby’s a 80 milioni di dollari; nove volte più alto del precedente top lot dell’artista. Questa vendita rappresenta la più alta mai ottenuta da Sotheby’s negli Antichi Maestri.

L’augurio per il 2022 è che sia un anno ricco di opere incredibili in asta, la cui battuta lascia col fiato sospeso, e che questi prezzi da record e la frenesia generale siano sostenuti solidamente durante l’anno.

Deborah D'Agostino
Deborah D'Agostino
Nata a Milano nel 1995. Laureata in Scienze dei Beni Culturali e studentessa di Arte, Valorizzazione e Mercato a Milano. Da sempre, l’arte è il suo più grande amore e istinto naturale. Appassionata di mercato dell’arte e di aste, negli ultimi anni si dedica ad analisi di mercato di artisti e correnti artistiche diverse. Partecipa attivamente a diversi progetti di collaborazione con artisti emergenti e si dedica a svariate attività culturali.

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