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MIA photo fair 2025: dialoghi tra arte e tecnologia

del

Il 23 marzo 2025 si è conclusa la quattordicesima edizione di MIA Photo Fair BNP Paribas dedicata alla fotografia e ospitata all’interno dello spazio Superstudio Più a Milano. Il tema di quest’anno, Dialoghi, punta a costruire uno spazio di riflessione collettiva dove la fotografia diviene strumento per approfondire e rappresentare la realtà in tutte le sue forme, anche tramite l’uso delle più innovative tecnologie digitali.

Gli espositori (114 in totale, di cui 25 dall’estero) sono suddivisi in quattro sezioni: la Main Section e tre sezioni tematiche curate, Beyond Photography – Dialogue, Reportage Beyond Reportage e FOCUS. A queste si aggiunge la sezione editoria. 

Tra i progetti speciali emerge Dialoghi Uomo-Macchina a cura di Chiara Canali. Vengono riuniti cinque artisti che adoperano l’IA e che avevano precedentemente preso parte all’ottava edizione di PARMA 360 FESTIVAL in occasione di una mostra collettiva che è stata la prima in Italia sull’Intelligenza Artificiale e che riuniva venti artisti italiani.

Come dichiara la curatrice Chiara Canali: “In questo processo l’IA non sostituisce l’artista, ma piuttosto ne amplifica le capacità concettuali ed estetiche. Gli artisti possono utilizzare l’IA in modo critico per generare nuove idee, combinare stili diversi e creare opere che altrimenti sarebbero impossibili da realizzare, espandendo i confini dell’arte”.

Tra gli artisti esposti abbiamo due pionieri del digitale: Davide Maria Coltro e Vincenzo Marsiglia. Coltro è l’ideatore dei Quadri Mediali: tele vive che ci connettono direttamente con lo studio dell’artista da cui riceviamo un flusso di icone, sempre in evoluzione. Le icone della serie Arborescent Trinity (2023) sono realizzate mediante il disegno digitale su tavola grafica, la modellazione tridimensionale generativa insieme alla pittura elettronica integrata con IA.

Davide Maria Coltro ARBORESCENT TRINITY 01-1

Vincenzo Marsiglia si focalizza, principalmente, sulla sperimentazione di tecnologie digitali, fra cui Hololens 2 (visore di mixed-reality). Attraverso questa tecnologia, nella serie Map (Star) The World – Photo, va a rimappare il patrimonio storico-artistico delle città italiane e francesi offrendoci una rilettura del patrimonio storico-artistico e architettonico.

Vincenzo Marsiglia_HoloLens Parma 1-1

Poi abbiamo Andrea Crespi, giovane artista uscito dall’era degli NFT, che nella serie Ex Human esplora il rapporto tra uomo e tecnologia attraverso l’uso delle tecnologie Text-to-Image, generando ritratti di androidi ed esseri sintetici che si ispirano, nella loro plasticità, alle sculture neoclassiche del passato, creando un dialogo tra tradizione e innovazione.

Andrea Crespi, nella serie Ex Human
Andrea Crespi, nella serie Ex Human

Nel progetto Flusso e forma: metamorfosi dell’Informazione, Angelo Demitri Morandini impiega gli algoritmi della Social Network Analisys e il layout di Gephi Software per materializzare rappresentazioni visive di ricorrenze e corrispondenze tra le principali parole che ricorrono ne Il Capitale di Karl Marx.

Flusso e forma: metamorfosi dell’Informazione, Angelo Demitri Morandini

Il progetto “DAIlectic” Serie di Nick Landucci presenta una stratificazione di stampe realizzate con le Gen-Ai, alternate a interventi materici inseriti tra i vari strati, dove la dialettica tra l’IA e l’intervento materico dell’artista si sviluppa in un processo alternato. 

DAIlectic” Serie di Nick Landucci

A livello di interesse del pubblico, spiega la curatrice Chiara Canali, il progetto ha riscontrato molto interesse per via delle tecniche nuove e sperimentali: “Abbiamo avuto un riscontro positivo perché il Fondo Acquisto Fiere di Parma ha selezionato un’opera di ciascuno dei cinque artisti presenti in fiera per la propria collezione. È un bel segno perché testimonia che un Fondo ha compreso il potenziale e ha deciso di puntare anche su questa tecnica, a testimonianza di una lungimiranza che ci dà anche una certa speranza che in futuro possa esserci del movimento”. 

Tra le Main Section ci sono due gallerie in particolare che hanno portato il digitale all’interno della fiera. Maison Bosi, galleria basata in Via Margutta a Roma, che, come ci spiega il founder Fabrizio Bosi: “In un momento di grande crisi internazionale degli NFT, abbiamo deciso di confermare l’arte digitale, scegliendo il DAW di Cinello. Portare l’arte digitale a Roma è stata una grande scommessa ma una scommessa vinta. Roma ha bisogno di essere stimolata. C’era un vuoto culturale e artistico per quanto riguardava l’arte digitale e ho voluto provare a colmare questo vuoto. Ho scelto di portare in fiera un’opera digitale di Jacopo di Cera perché nella sua video art riesce a trasportare l’emozione attraverso una visuale dall’alto ripresa grazie al suo drone, creando una democratizzazione che mette tutti i soggetti ripresi sullo stesso piano. Quest’opera sta riscuotendo molto interesse da parte di molti tecnici e curiosi, in generale abbiamo fatto molte vendite. L’arte digitale sempre di più sta entrando nell’ordinario collettivo artistico, proprio perché noi siamo digitali, noi siamo il nostro device. L’arte non può assolutamente fare a meno della digitalizzazione, ecco perché io da anni credo che arte e digitale possono camminare di pari passo ma l’arte non può fare a meno del digitale”.

Fixing, Moena Val di Fassa della serie Sospesi di Jacopo di Cera

La galleria META.PROJECT coesiste sia nello spazio fisico che in quello digitale. “La mia missione” – afferma la curatrice Elena Rivautella – “è quella di traghettare l’artista tradizionale nel Web 3, c’è molta resistenza soprattutto negli artisti italiani. Con meta.project propongo dei corsi per gli artisti per insegnare loro come entrare nel mercato degli NFT e del Web 3, perché c’è bisogno di una alfabetizzazione. Contemporaneamente mi occupo anche di arte fisica, partecipiamo alle fiere e organizziamo mostre nel Web 3. In Italia la situazione del mercato digitale è piuttosto negativa, credo che la parte fisica rimarrà sempre, soprattutto per gli storicizzati, per gli artisti emergenti resto ad osservare. Occorre che il sistema produca un reddito per chi ci lavora, che l’artista trovi la sua collocazione e io spero di riuscire ad aiutarli a fare questo percorso. Serve una conoscenza della tecnologia, insegno loro ad entrare nel mercato NFT, a creare il loro NFT, dove metterlo in vendita, come incontrare i collezionisti, dove promuovere il loro lavoro. Finché il mercato Crypto tirava anche il mercato NFT tirava, adesso che siamo in via di ritracciamento le due cose vanno di pari passo, sono mercati volatili anche se questo è un buon momento per comprare. Staremo a vedere, noi siamo pionieri in questo mondo, non abbiamo una storia, tutto il mondo sta andando verso la digitalizzazione, perché l’arte non dovrebbe, la fotografia è digitale, con l’NFT do valore all’opera e la proteggo”.

meta.project: curatrice Elena Rivautella con l’artista Andrea Mori mentre dimostrano l’uso del VR per visitare la galleria virtuale

Meta.project espone il progetto fotografico dell’artista Andrea Mori: “Solid Dreams” in cui fotografia e architettura si fondono in un dialogo profondo. Le opere, frammenti di architettura decontestualizzata, esplorano la tensione tra ordine e caos, luce e ombra, rivelazione e mistero. Mori integra anche gli NFT, ampliando il dialogo tra fisico e digitale e immergendo il visitatore nei suoi spazi onirici. All’interno dello stand è inoltre presente un visore VR che permette di visitare lo spazio virtuale della galleria, creando ancora di più quel legame tra fisico e digitale.

Alice Telesco
Alice Telesco
Laureata in Archeologia e Storia dell’Arte con una tesi magistrale dal titolo “Arte 3.0: Crypto Art, Blockchain, NFT” è stata ammessa, durante l’ultimo anno di laurea, al Corso di Alta Formazione “Art Market Professionals. Competenze e carriere per il mercato dell’arte” cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo. Al termine degli studi ha svolto un tirocinio presso Cinello S.r.l, società specializzata in arte digitale, impegnata nella promozione e nella valorizzazione del patrimonio artistico, su scala nazionale e internazionale. Attualmente lavora nell’area marketing, vendite ed eventi del Teatro Manzoni di Milano.

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