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Mostre: gli appuntamenti di ottobre da mettere in agenda

del

Con un po’ di ritardo rispetto al solito, ecco la nostra selezione di mostre da mettere in agenda. Ottobre è un mese intenso, con il mercato dell’arte che riparte a pieno ritmo, a cominciare dalla prima fiera importante del nostro Paese: ArtVerona, che si terrà dal 13 al 15. Ma questa è un’altra storia. Il nostro sguarda oggi è puntato, infatti, verso le gallerie d’arte moderna e contemporanea che in queste settimane hanno inaugurato la loro nuova stagione espositiva. Iniziamo, quindi, la nostra rassegna da Milano e dalla Galleria Raffella Cortese.

Gli spazi di via Stradella ospitano, fino al 4 novembre, Experienced Territories, seconda personale di Edi Hila in galleria. In mostra una nuova serie di lavori che nasce dall’osservazione quotidiana degli spazi pubblici in cui si è trovato a trascorrere il tempo negli ultimi anni. E, con loro, degli individui che le abitano: entrambi sono intesi come la cartina di tornasole dell’attuale periodo storico, così emblematico e difficile, a causa della guerra, della crisi climatica e delle sfide economiche.

Edi Hila – In the middle of the road, olio su tela, 123 × 178 cm, 2023.

Hila intraprende quindi un viaggio con la pittura, costruendo una mappa in cui individuare i vari centri della civiltà umana. Nella sua opera non c’è alcuna presunzione di possedere la verità, piuttosto, l’intenzione di decifrare stati d’animo, urgenze e introspezioni, per aiutarci a comprendere noi stessi e gli altri.

Sempre a Milano, Glenda Cinquegrana Art Consulting ha da poco inaugurato Sarenco è Vivo: Viva L’Avanguardia!, dedicata ad una delle figure di spicco della Poesia Visiva. La mostra presenta venti opere del maestro bresciano, con l’obiettivo di rappresentare Sarenco come un artista totale, cioè un poeta, uno scrittore, un editore e un regista allo stesso tempo. L’esposizione ripercorre la produzione di Sarenco attraverso un nucleo di opere degli anni Sessanta e Settanta, affiancato da un ulteriore gruppo di opere degli anni Ottanta, Novanta e Duemila. 

Sarenco, The most ingenious way of becoming foolish is by a system…, 1971, emulsified and colored canvas, cm 90 x 115, Unique, ©Fondazione Sarenco : Courtesy Glenda Cinquegrana Art Consulting

Chiude la nostra “selezione meneghina”, la nuova personale di Sophie Ko da Renata Fabbri: Prima che la notte cada. Il progetto presenta una serie di inedite Geografie Temporali, opere scultoree e lavori fotografici che si confrontano con il tempo nella sua relazione con la materia – caducità e forza di resistenza – tematiche da sempre al centro dell’opera dell’artista.

Realizzate con stratificazioni di pigmenti e ceneri contenute all’interno di grandi cornici geometriche, le Geografie temporali di Sophie Ko si presentano come disegni del tempo che si insediano in un luogo, immagini spaziali del rapporto dialettico che intratteniamo con il tempo. Fondamentale, in questa serie di lavori, è l’agire della forza di gravità che, attraverso impercettibili crolli e smottamenti della materia, muta incessantemente la composizione del quadro, segnando in superficie il trascorrere inesorabile del tempo.

Sophie Ko, Prima che la notte cada, 2023, stampa Giclée inchiostri base pigmento su carta puro cotone montato su Dibond (dettaglio). Courtesy l’artista e Renata Fabbri, Milano.

UNA Galleria di Piacenza presenta Lighea, mostra collettiva che riunisce i lavori di Elisa Giardina Papa (1979 Sant’Ignazio, Messina, IT), Carla Grunauer (1982 Tucumán, AR) e Andreia Santana (1991 Lisbona, PT). Conturbante scritto di Tomasi di Lampedusa, nella sua “trasposizione” in galleria, Lighea diventa un luogo ideale dove un certo tipo di tradizione, quella legata a miti e credenze popolari, riti e incantesimi in bilico tra paganesimo e religione, cultura e vissuto personale, si afferma come parte integrante di pratiche artistiche caratterizzate da una commistione tra contemporaneità e un passato lontano, ma quanto mai vivo e presente. 

Carla Grunauer, Angel, 2022, anilina, cloro, acrilico, inchiostro e mordente per legno su tessuto in polietilene,
cm 130 x 100

A Torino, la galleria Weber&Weber ospita, fino a fine mese, Per altre vie, personale di Federico Guerri che presenta una serie di paesaggi che si origina in luoghi naturali dove sentieri, staccionate, recinti e confini rappresentano un microcosmo geografico che forma la visione del suo paesaggio. L’idea di lavorare sul paesaggio e la natura non è nuova per Guerri, ma ha trovato un nuovo vigore circa tre anni fa con il lavoro intitolato Jack London perché in quel periodo lo stava leggendo e perché alcune sue visioni rappresentavano una matrice per uno scenario selvaggio. Alcuni di questi paesaggi sono stati realizzati a cavallo di maggio, il mese dell’alluvione nella città dove l’artista vive (Cesena) e contengono questa lotta implacabile tra l’ordine e la natura.

Federico Guerri, Jack London, 2020, grafite e pastello su tela, 170×220 cm

A Venezia, Marignana Arte ha da poco inaugurato la mostra Viridis di Silvia Infranco, proseguendo una stretta collaborazione iniziata con l’artista nel 2018. Con questo nuovo progetto Marignana intende proporre gli esiti più recenti del lavoro artistico di
Silvia Infranco, che – per usare un’espressione di Marina Dacci, curatrice della mostra – “è un atto d’amore verso la vita, la ricerca di una dimensione armonico-evolutiva del mondo”. I nuclei portanti della mostra si identificano nel rapporto tempo e memoria, nella relazione tra arte e scienza e nella stretta connessione tra indagine oggettiva sul mondo naturale e riflessione ontologica di forte impronta spirituale.

Silvia Infranco, Viridis, Installation view

La stagione di Cardelli&Fontana, a Sarzana, riparte invece dalla doppia personale di Andrea Barzaghi e Michele Lombardelli. La ricerca trasversale dell’artista multidisciplinare Michele Lombardelli (Cremona, 1968) entra in un dialogo parallelo con l’ultima serie di opere inedite del giovane pittore Andrea Barzaghi (Monza, 1988). Le cromie piene e brillanti delle composizioni geometriche di Lombardelli – che si “affrancano dalle questioni legate all’astrazione storica modernista e avanguardista sono le protagoniste di quell’universo sull’irrisolto e sull’indefinito di sguardo beckettiano che ha origine dall’attitudine analitica dell’artista.

Gli ultimi dipinti di Barzaghi, invece, sono una implosione intimista di una pittura nuova. Le cornici diventano vetrate e al contempo delle griglie: si creano dei livelli altri tra l’osservatore e il quadro che fanno sì che l’ultima visione sia quasi voyeuristica. La pittura si manifesta nei frammenti isolati dai confini della cornice e si rivela solo attraverso l’allontanamento e la presa visione dell’insieme. La mostra è realizzata in collaborazione con A+B Gallery di Brescia e Société Interludio di Torino.

Una vista della mostra in corso da Cardelli&Fontana di Sarzana

Spostandoci a Bologna, CAR Gallery ospita il tutto per non traballare troppo, la prima personale in galleria di Alessandro Roma (Milano, 1977) che presenta per l’occasione grandi tele dipinte su tessuto, alcune opere in ceramica e un wall painting site-specific. La selezione di opere in mostra evidenzia l’approccio integrato dell’artista ai diversi media, ciascuno dei quali, esplorato a fondo nelle sue specificità, risulta complementare agli altri nel farsi portavoce di una ricerca che parte dal segno per diventare costruzione tridimensionale in una potenziale infinita espansione su scala ambientale.

Una vita della personale di Alessandro Roma da CAR Gallery

Con la mostra Persone e Palazzi di Paolo Fabiani e Marco Neri, inaugurata il 1° ottobre, la galleria ME Vannucci di Pistoia, ha iniziato una serie di dialoghi/incontri dal titolo A due fra artisti della galleria ed altri scelti da loro direttamente o individuati per affinità elettive. Il progetto ha lo scopo di realizzare un ponte fra realtà diverse attraverso la ricerca artistica, un modo per riflettere sul presente osservandolo da varie angolazioni.

Fabiani e Neri, amici da tempo, sono autori profondamente diversi per la scelta dei medium, dei materiali, per lo stile, per il rapporto intrecciato con l’opera e dall’opera con lo spettatore. Proprio in questa profonda distanza estetica risiede il fascino della mostra che prende forma come un allestimento sontuoso, tra il set cinematografico di un film neorealista e una scena di genere.

Veduta della mostra in corso da ME Vannucci. Ph. Ernesto Mangone

A Roma, la Galleria Anna Marra presenta The Visitors, a cura di Alessandro Romanini, prima personale italiana di Adegboyega Adesina (Lagos, 1998), artista nigeriano che, nonostante la giovane età, ha sviluppato un’ammirabile capacità di mettere in sinergia elementi diversi e spesso eterogenei e ha dato vita a una modalità espressiva perfettamente in linea con un’attitudine postmediale, che gli permette di lavorare senza soluzione di continuità con le diverse tecniche.

Le opere esposte, una decina di dipinti su tela, dimostrano la sua capacità di fondere in maniera sincretica la dimensione personale, autobiografica con una riflessione allargata allo zeitgeist del suo paese e dell’esistente, facendo ascendere la prima a una valenza di carattere universale.

Adegboyega Adesina, The Seeker, 2023, acrilico su tela, 100 x 120 cm

Con la mostra inedita Napoli / Anders Petersen la Spot home gallery di Napoli presenta dal 21 ottobre 2023 al 31 gennaio 2024 la personale di uno dei più importanti e influenti fotografi contemporanei.  Il corpus di circa sessanta fotografie in bianco e nero, di medie e grandi dimensioni, esposto in mostra è stato realizzato dall’artista svedese nel 2022 durante un periodo di residenza a Napoli a cura della stessa galleria, tra maggio, ottobre e novembre.

Anders Petersen, Napoli 2022

Con uno sguardo sensibile e innocente, privo di pregiudizi e sovrastrutture, Petersen (1944, vive e lavora a Stoccolma) si è immerso nella città partenopea, catturandone la vita: persone al lavoro, in vacanza, in festa, per strada, felici e tristi, giovani e anziane, forti e fragili.  Ne emerge un ritratto personale di una Napoli molto fisica, carnale, sensuale, a tratti tenera e fragile, a tratti più dura e primitiva, ma sempre trasudante una forte energia vitale.

Una vista della Double Eye Trouble alla RizzutoGallery

Infine, arriviamo in Sicilia, a Palermo, dove RizzutoGallery ha inaugurato la stagione autunnale con Double Eye Trouble, doppia personale di Katharina Maderthaner, scultrice di Düsseldorf che dal 2016 è tra gli artisti rappresentati dalla Galleria, e Jochen Mühlenbrink, pittore di fama internazionale che vive tra la Germania e i Paesi Bassi, che inaugurerà in questa occasione la sua prima mostra personale in Italia. Ad accomunare i due artisti è il loro lavoro sull’ambiguità della realtà, capace di creare una tensione tra percezione e aspettativa, e stravolgendo la concezione di oggettività.

Nicola Maggi
Nicola Maggi
Giornalista professionista e storico della critica d'arte, Nicola Maggi (n. 1975) è l'ideatore e fondatore di Collezione da Tiffany il primo blog italiano dedicato al mercato e al collezionismo d’arte contemporanea. In passato ha collaborato con varie testate di settore per le quali si è occupato di mercato dell'arte e di economia della cultura. Nel 2019 e 2020 ha collaborato al Report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private. Autore di vari saggi su arte e critica in Italia tra Ottocento e Novecento, ha recentemente pubblicato la guida “Comprare arte” dedicata a chi vuole iniziare a collezionare.

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