Come stabilisce il nuovo dpcm firmato, il 14 gennaio, dal presidente del consiglio Giuseppe Conte, sarà finalmente possibile tornare a visitare i musei, ma soltanto nelle zone gialle e nei giorni feriali.
Sono già moltissime le istutuzioni museali che hanno riaperto al pubblico, con nuove mostre e percorsi, nel rispetto delle norme anti Covid e con ingressi contingentati.
Una riapertura che arriva dopo le numerose richieste da parte delle istituzioni culturali e un accordo voluto fortemente dal Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che ne ha discusso con le Regioni.
La decisione, però, se da un lato ha risvegliato l’interesse degli amministratori locali e dei direttori degli spazi museali, dall’altro ha sollevato qualche polemica, con il presidente di Federculture, Andrea Cancellato, che si è rivolto al Ministro per chiedere di considerare l’apertura dei musei tutti i giorni e non solo durante quelli feriali.
Federculture ritiene, infatti, che le nuove modalità di apertura sia difficili da comprendere, per la variabilità e l’imprevedibilità dell’attribuzione dei colori alle regioni, legata all’indice Rt.
Inoltre ha richiesto un potenziamento dei trasporti urbani, anche nei giorni festivi, per non sovraccaricare il sistema dei trasporti e consentire ai visitatori di raggiungere i musei in sicurezza.
Le regioni che hanno potuto riaprire al pubblico le istituzioni culturali sono la Toscana, la Campania, il Molise, la Basilicata, la Sardegna e la provincia autonoma di Trento. Ecco quindi 6 mostre da non perdere, in zona gialla!
Henry Moore, Il disegno dello scultore – museo Novecento Firenze
Fino al 18 luglio sarà possibile visitare la personale di Henry Moore presso il museo del Novecento di Firenze, che ospiterà una grande selezione di disegni, grafiche e sculture dell’artista.
La mostra è stata preparata negli ultimi due anni con la collaborazione della direzione scientifica della Fondazione Moore.
Protagoniste dell’esposizione sono le forme naturali, le rocce, le mani dell’artista e i paesaggi nei quali ha lavorato, che propongono un approfondimento sul valore del disegno dell’artista, esaltando la sua pratica e il suo legame con la scultura.
L’obiettivo della mostra, attraverso i temi scelti, è indagare su un aspetto inedito dell’artista, nel quale si evidenzia la sua conoscenza e le forme del suo lavoro.
Il museo sarà visitabile dal Lunedì al venerdì dalle ore 11.00 alle ore 19.00. Il giovedì dalle ore 11.00 alle ore 14.00
Per maggiori informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi all’indirizzo email info@muse.comune.fi.it o visitare il sito ufficiale http://www.museonovecento.it/
Giovanni Boldini. Il piacere. – Mart Rovereto
Fino al 5 aprile, sarà possibile visitare, presso il Mart di Rovereto, la personale di Giovanni Boldini. Il Piacere.
La mostra presenta oltre 150 opere, provenienti da collezioni pubbliche e private, provenienti anche dallo stesso museo Boldini di Ferrara, chiuso al pubblico a causa del terremoto del 2012.
Protagonista dell’esposizione è il virtuosismo tecnico di Boldini, che riesce a coglione l’essenza di un ambiente sfolgorante che viene evidenziato, attraverso il percorso cronologico della sua carriera.
La personale volge lo sguardo alle raffigurazioni dei ritratti della società di Boldini che, analizzando i suoi rapporti relazionali con pittori e poeti del tempo, riescono a descrivere lo stile e le tendenze della sua contemporaneità.
Il museo sarà visitabile dal lunedì al giovedì, dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Venerdì dalle ore 10.00 alle ore 21.00.
Per maggiori informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi all’indirizzo email info@mart.trento.it o visitare il sito ufficiale http://www.mart.trento.it/default.jsp
Protext! Quando il tessuto si fa manifesto – Centro Pecci Prato
Fino al 14 marzo sarà possibile visitare la mostra collettiva Protext! Quando il tessuto si fa manifesto, presso il Centro Pecci di Prato.
I protagonisti della mostra sono Pia Camil, Otobong Nkanga, Vladislav Shapovalov, Tschabalala Self, Marinella Senatore, Serapis Maritime and Güneş Terkol.
Attraverso le loro opere sarà possibile conoscere il ruolo del tessuto, indagando sui dibattiti critici su lavoro, sull’identità e sul cambiamento ambientale.
In occasione della riapertura sarà disponibile la pubblicazione di Nero Editions, catalogo della mostra in due volumi.
Tornerà visibile anche il progetto Litosfera, prorogato fino al 18 aprile e fino al 30 gennaio anche la personale del fotografo ligure Jacopo Benassi. Vuoto.
L’ingresso sarà gratuito fino al 31 gennaio, per tutte le mostre, ad esclusione di Protext! Quando il tessuto si fa manifesto, che sarà a prezzo ridotto.
Il museo sarà visitabile dal mercoledì al venerdì dalle ore 12.00 alle ore 20.00.
Per maggiori informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi all’indirizzo email info@centropecci.it o visitare il sito ufficiale https://centropecci.it/it/home
Mathilde Rosier, le massacre du printemps – Madre di Napoli
Fino al 1 febbraio sarà possibile visitare la video-installazione dell’artista francese Mathilde Rosier, che entra a far parte della collezione del Madre.
L’installazione è una reinterpretazione de Le sacre du printemps, balletto su musiche di Igor Stravinsky, creato da Vaslav Nijinsky per i Ballets Russes nel 1913.
L’opera si interroga sul rapporto tra l’essere umano e l’ambiente, connettendo l’atto dell’adorazione della terra a quello del suo successivo sfruttamento.
I danzatori disegnano coreografie aeree, sullo sfondo di tre diversi luoghi del territorio campano: le serre dell’area vesuviana, il porto della città di Napoli e l’ex sito industriale della piana di Bagnoli.
Essi si trasformano da contadini in spighe di grano, per sottolineare il legame tra il destino dell’umanità e quello di tutta la natura.
Inoltre fino al 5 aprile sarà possibile visitare anche il percorso espositivo “Alessandro Mendini piccole fantasie quotidiane”, e il playground-installazione di Temitayo Ogunbiyi “Giocherai nel quotidiano, correndo”.
Il costo del biglietto per l’ingresso sarà di 4 euro, tariffa unica, con una promozione per le famiglie che prevede ingresso gratuito per i bambini e i ragazzi fino ai 18 anni.
Il museo sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 19.30.
Per maggiori informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi all’indirizzo email info@madrenapoli.it o visitare il sito ufficiale https://www.madrenapoli.it/
Intervento conservativo – Museo nazionale di Matera
Il museo ha riaperto al pubblico con un nuovo allestimento delle prime sale, della sede espositiva del “Ridola”, nel quale i visitatori troveranno le novità maggiori ed il nuovo accesso che avverrà dal portone principale, con un percorso che ripercorre la storia del museo.
Sarà possibile vedere le tre seicentesche sculture lignee di Giacomo Colombo ed assistere ad un intervento conservativo di uno dei pannelli del telero Lucania ’61 di Carlo Levi, presso il palazzo Lanfranchi.
Il Palazzo, in primavera sarà oggetto di un progetto di intervento di riqualificazione, presenterà l’offerta tradizionale incentrata al pianterreno dal telero di Carlo Levi “Lucania ’61”, da mostre fotografiche antropologiche, e ai piani superiori dalla corposa collezione delle sezioni Arte Sacra.
Sarà possibile visitare entrambe le sedi espositive con un solo biglietto ridotto al costo di 2 euro.
Il museo sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle ore 19.30.
Per maggiori informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi all’indirizzo email info@museimatera.it o visitare il sito ufficiale www.museimatera.it
Steve McCurry – Musei civici di Cagliari
Fino al 31 Marzo sarà possibile visitare la personale di Steve McCurry, presso i musei civici di Cagliari, inaugurata immediatamente dopo la fine del primo lockdown e prorogata fino a Marzo.
La mostra, per la prima volta in Sardegna, presenta 100 scatti del fotografo americano, che raccolgono una selezione della sua produzione.
Protagoniste dell’esposizione sono le immagini, diventate vere e proprie icone della fotografia e conosciute dal pubblico del mondo intero, simbolo delle esperienze ed emozioni, che caratterizzano il lavoro di McCurry.
All’interno del percorso, si potranno ammirare gli unici scatti in bianco e nero, realizzati tra il 1979 e il 1980 nel suo primo reportage in Afghanistan, dove era entrato insieme ai mujaheddin che combattevano contro l’invasione sovietica.
Il museo sarà visitabile dal martedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.00.
Per maggiori informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi all’indirizzo email infoeprenotazioni@museicivicicagliari.it o visitare il sito ufficiale https://sistemamuseale.museicivicicagliari.it/