Movimenti interessanti nelle scuderie delle gallerie italiane d’arte moderna e contemporanea. Tra la fine del 2022 e gli inizi del 2023, infatti, sono diversi gli annunci relativi a nuove collaborazioni e rappresentanze. Il primo è arrivato da UNA Galleria, interessante realtà che si dedica al supporto degli artisti emergenti (nati negli anni ’80 e ’90), fondata nella primavera 2018 a Piacenza da Marta Barbieri e Paola Bonino.
UNA, da dicembre scorso, ha iniziato una nuova collaborazione con la francese Elvire Bonduelle, che presenterà a febbraio nel suo stand a Arco Madrid. Non accettando limiti in termini di media utilizzati – pittura, installazione, sculture fruibili, video e performance – e di categorizzazioni della sua pratica, Elvire s’ispira deliberatamente al movimento dell’Arts and Crafts e al design, dando vita a opere che, in modo molto personale, offrono soluzioni per la vita delle persone, con l’intento di renderla migliore. Nata nel 1981 a Parigi, dove vive e lavora, Bonduelle ha studiato a Beaux-Arts di Parigi con Richard Deacon, laureandosi nel 2005. Al suo attivo ha già un ampio curriculum espositivo internazionale.
Novità anche per la A+B Gallery che, il 5 gennaio scorso, ha annunciato la collaborazione con Jacopo Mazzonelli, artista che concentra la sua ricerca sull’interpretazione e la visualizzazione della dimensione sonora attraverso sculture, installazioni e performance che indagano la zona di confine tra arti visive e musica.
Classe 1983, Mazzonelli utilizza tecniche e metodologie mutuate da diverse discipline, che hanno sempre al centro una decostruzione (concettuale, linguistica o fisica) del complesso universo sonoro. Al centro del suo interesse c’è il “gesto musicale”, indagini sulla percezione del ritmo e sul divenire del tempo. Ha esposto in mostre personali in Italia e all’estero e sue opere sono già presenti in importanti collezioni italiane.
Nata a Brescia nel settembre 2011 da un progetto di Dario Bonetta, la galleria A+B è impegnata in un’azione di scoperta di artisti emergenti in ambito italiano e internazionale. Il focus del programma è sugli artisti nati negli anni ’80, che rappresentano una nuova generazione in grado di esprimere riflessioni concettuali ed estetiche sui modelli del nuovo millennio.
E’ di pochi giorni fa, infine, l’annuncio della milanese MASSIMODECARLO che dal 2023 rappresenta l’opera di Lily Stockman, la pittrice di Los Angeles nota per le sue astrazioni poetiche e geometriche. Le attività accademiche e l’interesse per il mondo naturale di Stockman la rendono una pittrice profondamente spirituale nel discorso contemporaneo. La rappresentazione e il lavoro della galleria per conto dell’artista saranno portati avanti in stretta collaborazione con Charles Moffett (New York).
Nata a Providence nel 1982, Lily Stockman attualmente vive e lavora a Los Angeles e Yucca Valley, CA. Dopo essersi concentrata nella pittura ad Harvard, dove ha anche studiato storia dell’arte con Yves-Alain Bois, Stockman ha continuato i suoi studi in due importanti apprendistati che hanno plasmato la sua ricerca dell’astrazione: la pittura buddista di thangka presso l’Unione degli artisti mongoli a Ulaanbaatar e, successivamente, la tradizionale pittura in miniatura Mughal a Jaipur. Da lì ha continuato a perseguire il suo MFA presso la New York University.
Il lavoro di Stockman è nelle collezioni permanenti dell’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington, DC, dell’Institute of Contemporary Art Miami e dell’Orange County Museum of Art, dove è attualmente inclusa nella California Biennial 2022: Pacific Gold . La prima mostra personale di Lily Stockman con la galleria si terrà a marzo 2023 al MASSIMODECARLO di Londra.