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L’impronta del restauratore. Racconto ai margini di una professione

 13,00

Questo libro pone molti quesiti e dà qualche risposta.
Una mappa “sentimentale” del restauro e della conservazione, che ci accompagna fra una serie di riflessioni disimpegnate, sebbene impegnative, su concetti chiave, materiali, personaggi e storie.

autore: Francesco Niboli
pagine: 160
formato: 15×23
ISBN: 978-88-32232-29-5
Edizione: con-fine
Prima Edizione

Descrizione

Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando il conte Secco Suardo scriveva che il perfetto
restauratore “debb’essere un uomo dotato di un numero non comune di cognizioni”.

Questo libro è una mappa sentimentale del restauro e della conservazione che lega riflessioni disimpegnate, sebbene impegnative, su concetti chiave, materiali, personaggi e storie.

Un racconto, come dice il sottotitolo, ai margini di una professione sia tecnica che
umanistica, che ha molto in comune con quella del medico.


Chi è l’autore?

Francesco Niboli
Francesco Niboli

Restauratore di dipinti antichi e moderni, sul tavolo di lavoro ha spesso qualche piccola icona ortodossa da ripulire.

Negli anni ha intrapreso un percorso di approfondimento del design grafico e dell’arte italiana del ‘900 collaborando con diverse realtà tra cui il Circuito lombardo Musei Design, contribuendo alla scrittura del catalogo “Milano, la città che disegna”.

Viaggiatore intraprendente e aspirante connoisseur.


Contenuto del Volume

INTRO

  •  Prologo: Impronta del restauratore
  1. La materia e il tempo
  • NON PUÒ DURARE – Opere d’arte nel tempo
  • MODERNITÀ ANTIMODERNA – Il Piccolo trattato di tecnica pittorica di De Chirico
  • AZZURRO AFGANO – Il lapislazzuli nella storia dell’arte
  • SATURNO PALLIDO – La biacca e i suoi derivati
  • LA PELLE DELLA PITTURA – Vernici, patine e velature
  • AUTUNNO DEL MEDIOEVO – La pittura ad olio di Jan Van Eyck
  • UN MANUALE DI PITTURA – La tecnica di Rembrandt
  • DI VAN GOGH E DELLA MATERIA – Contro il restauro
  • MAGNA E LIQUITEX – I colori che rivoluzionarono la pittura
  • QUELLO CHE GLI ARTISTI NON DICONO – Dei materiali e della committenza
  • COME LA PITTURA UCCISE IL FONDO ORO – Dallo spazio bizantino alla prospettiva geometrica

2. Lo studio e la tecnica

  • QUALE SCONTRO TRA CONSERVAZIONE E PROGRESSO?
  • MODERNO ANTICO – I restauri della Collezione Torlonia
  • ARTE IN REPLICA – Lo squalo “appassito” di Damien Hirst
  • SOGNANDO VERMEER – Come la diagnostica può aiutare a capire le opere d’arte
  • RESTAURO FUNAMBOLICO – Strappi e distacchi degli affreschi
  • COLMARE IL VUOTO – Il trattamento delle lacune come cuore del restauro
  • COLORI SCOMPARSI – L’alterazione cromatica dei pigmenti
  • UN’INGLESE A BOLOGNA – Lo studio delle tecniche antiche
  • PAROLA ALL’ARTISTA – L’intervista come strumento di conservazione

3. Le persone e i luoghi

  • A COSA SERVE UNA MOSTRA – Dalle origini al blockbuster
  • UN MUSEO IN CASA – Remo Brindisi a Lido di Spina
  • ITALIANI ALL’ASSALTO DELL’AMERICA – Da Zeri a Contini Bonacossi
  • PAESAGGIO ROMANO CON ROVINE – La lettera di Raffaello
  • NELLE TERRE DI PIERO – Appunti per un museo sparso
  • LA CASA DELLA VITA – Il collezionismo domestico di Mario Praz
  • CARLO SCARPA – L’ultima tentazione di Vitaliano Trevisan
  • CHE FINE HA FATTO LÁSLÓ TÓTHA? – Cinquant’anni dal restauro della Pietà
  • LE ICONE DELLA RUS’ – Un collezionismo particolare

Epilogo: IL TEMPO RITROVATO – Nota su Proust e il senso della pittura

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