10.1 C
Pesaro

dal 2012 il primo blog dedicato al collezionismo d'arte.

Fotografia: tra gli stand di MIA Fair per salpare verso nuovi orizzonti

del

Tutte le immagini scompariranno ci aveva avvertito la scrittrice francese Annie Ernaux nell’incipit del romanzo Gli Anni, in cui ripercorre  la sua storia e quella della Francia, in parallelo, utilizzando anche le fotografie come scintille capaci di accendere i ricordi. Ho pensato e ripensato a queste parole proprio mentre passeggiavo tra gli stand dei quasi 100 espositori che si sono dati appuntamento all’11a edizione del MIA – Milan Image Art Fair dal 28 aprile al 1 Maggio a Milano.

Tra centinaia e centinaia di immagini, opere d’arte fotografiche, e non solo, che si mostrano ai visitatori non tutte scompariranno. O almeno non tutte nello stesso momento e nello stesso modo. Molte si salveranno perché queste immagini, come opere d’arte, sono in attesa che i collezionisti le portino via nelle loro case o qualche appassionato, fotografandole, le salverà nella memoria del proprio smartphone. Entrambi le condivideranno, in privato o sui social, dando loro una nuova dimensione.

Una vista dell’11a edizione di MIA Fair

Camminando da una Galleria ad un’altra mi domandavo quali saranno mai quelle immagini che resteranno e che non scomparirano? Quali quelle che andranno a costruire una memoria condivisa? E ho cominciato ad ipotizzare…

Saranno quelle che hanno la forza di rievocare, con solennità, anni sanguinosi come le foto di Letizia Battaglia portate dalla Galleria Alberto Damian o quelle di Piero Gemelli che nel suo trittico di scatti per Vogue ironicamente ci mette in rapporto con l’arte e la storia?  

Lo stand della Galleria Damian con i lavori di Letizia Battaglia

O forse saranno le opere di Aldo Salucci che immagina una natura che si appropria di alcuni spazi abbandonati dall’uomo, spazi che le erano stati tolti, ma lo fa in maniera armonica senza tragedie? Oppure saranno i dettagli dei nudi di Anan Lelouch che nella serie Venere presentata dalla Fine Art Images di Chieri si presentano come una poetica sineddoche del corpo femminile.  

Oppure resteranno gli esperimenti premiati con il “New Post Photography”, curato da Gigliola Foschi e nato con l’obiettivo di promuovere le tendenze innovative? Tra i vari progetti segnalo l’installazione di Francesca De Pieri che ha unito delle tessere di carta velina con un sensore di movimento che le fa vibrare quando l’osservatore si avvicina con un effetto interattivo.

L’installazione di Francesca De Pieri esposto nello stand che ha vinto il premio New Post Photography

E che dire delle gallerie nella sezione MIDA con le opere che uniscono fotografia e design, fotografia e gioielli firmati da artisti storicizzati e contemporanei come Dalì, Anish Kapoor, Consagra, Riccardo Gusmaroli, Chiara Dynys tutti esposti dalla BABS Art Gallery?

Molto interessanti sono i dialoghi tra fotografia e opere di pittura, scultura e particolari installazioni nella sezione curata da Domenico de Chirico che ha coinvolto 8 gallerie per Beyond Photography – Dialogue.  D’impatto, a tal proposito, sono le fotografie satellitari di Max Serradifalco in dialogo con le opere di Alan Borguet.

Il MIA si conferma essere un momento importante e utile per fermarsi a leggere le mappe dell’ideale viaggio alla scoperta di linguaggi artistici e per monitorare punti di approdo o utili soste per salpare verso nuovi orizzonti. 

Uno degli scatti di Laetitia Ky esposti nello stand della Galleria LIS10

Come le opere presenti da LIS10 della giovanissima Laetitia Ky, rappresentante della Costa d’Avorio alla Biennale di Venezia, che con il suo corpo e i suoi capelli in particolari ci porta nel continente primordiale a riflettere sul colonialismo, sulle pratiche delle mutilazione genitale e sull’attivismo femminista con un tocco ironico.

Salvare qualcosa del tempo in cui non saremo mai più conclude Annie Ernaux nel romanzo cui accennavo all’inizio. È quello che a volte chiediamo all’arte in generale  e alla fotografia in particolare. Cui abbiamo dato il compito di immortalare.

Salvatore Ditaranto
Salvatore Ditaranto
Salvatore Ditaranto si occupa di marketing, contenuti e palinsesti televisivi in Rcs. È appassionato di arte, di editoria e di Milano.

Collezione da Tiffany è gratuito, senza contenuti a pagamento, senza nessuna pubblicità e sarà sempre così.

Se apprezzi il nostro lavoro e vuoi approfondire ancora di più il mercato dell'arte puoi sostenerci abbonandoti al nostro servizio di rassegna stampa internazionale the artUpdate.

Abbonati ora!

Condividi
Tags

recenti

Incontriamo gli artisti da collezionare. Gli studio visit di R&P e CdT

A partire dal nuovo anno, Collezione da Tiffany arricchirà il suo palinsesto con una nuova rubrica: studio visit, offrendo così ai collezionisti una differente...

Il trattamento fiscale della vendita di opere d’arte. 

Brevi considerazioni sulle ultime decisioni. Il trattamento fiscale della vendita di opere d'arte rappresenta un tema che, negli ultimi anni, ha acquisito sempre maggiore attenzione, e...

Novembre 2024: il mercato dell’arte

C’è un momento nel calendario di ogni collezionista che brilla come una promessa: novembre. Il mese appena trascorso si è rivelato una sinfonia per...

Articoli correlati

Iscriviti alla nostra newsletter e scarica gratuitamente il Report Mercato Arte 2023!

Iscriviti subito alle news di Collezione da Tiffany e riceverai, ogni settimana contenuti esclusivi dedicati al mercato dell'arte e al collezionismo d’arte. 

Completa il form e potrei scaricare subito gratuitamente il nuovo Report Mercato Arte 2023!

Sono un collezionista

Grazie la tua iscrizione è andata a buon fine!