Dopo aver visto quali sono i cinque artisti giovani più importanti per fatturato d’asta, che confermano trend come gli NFT, il mercato asiatico e l’apprezzamento della Black Art, proseguiamo con l’analisi dei successivi cinque in classifica.
Con un fatturato di 11 milioni di dollari, Avery Singer (1987) vede il suo mercato subire una brusca impennata nel 2021, con la vendita di 21 lotti e lo 0% di invenduto. La giovane artista digitale, che già era in asta dal 2018, conferma l’apprezzamento per le sue opere create con software digitali e aerografia controllata dal computer. Infatti, l’1 Dicembre Christie’s firma il suo top lot di carriera con la vendita di Untitled (Tuesday) (2017) a 3,7 milioni di dollari a Hong Kong, esportando la giovane artista in Asia.
Salman Toor (1983) è un artista americano di origini pakistane che porta nell’arte il mondo queer, creando opere figurative di grande potenza immaginativa abitata da diversi uomini ignari di essere ritratti in ambientazioni che richiamano New York e l’Asia meridionale. Toor chiude il 2021 con un fatturato di 9,5 milioni di dollari con 28 opere vendute e il top lot Girl with Driver (2017), battuto a 708.785 $ dall’asta combinata di Phillips e Poly a Giugno.
Mr. Doodle (1994), un artista giovanissimo che sembra un ibrido tra Haring e la Kusama, passa dal successo dei social alle aste. Le sue opere caleidoscoipe, realizzate con una precisione quasi ossessiva, hanno conquistato i collezionisti. Con un fatturato annuo di 8,1 milioni di dollari, Mr. Doodle ha venduto ben 299 lotti solo nel 2021. Il suo top lot, Tokyo Doodle (2018), dove lo skyline della capitale giapponese è caratterizzata da minuscoli personaggi e figure che non si incontrano mai, come in un horror vacui, è stato battuto da Sotheby’s a 4 milioni di dollari di Hong Kong. Ed è proprio il Giappone la nazione che ama più di tutti questo artista che sa stuzzicare il gusto fumettistico tradizionale dei suoi collezionisti.
L’americana Loie Hollowell (1983) entra a gamba tesa nel mercato delle aste ottenendo un fatturato nel 2021 di 5,2 milioni di dollari. Le sue opere biomorfe, dalla grande spiritualità e sessualità, hanno conquistato il mercato molto recentemente, specialmente quello americano e inglese. Opere pulite, efficaci, quasi dei sogni psichedelici che richiamano oggetti e organi fantasmi, sono state lanciate nell’ art market con grande forza. Sotheby’s ha battuto il suo top lot di carriera Linked Lingams (yellow, green, blue, purple, pink) (2018) a 1,8 milioni di dollari a Hong Kong. L’artista è però apprezzatissima nella sua nazione natale, gli USA.
Chiudiamo la classifica con un altro crypto-artista, Mad Dog Jones (1985). Le sue illustrazioni grafiche rimandano a mondi futuristici, a panorami cyberpunk e personaggi quasi robotici. L’artista ha fatto discutere dopo la grande vendita di Phillips di Replicator (2021) a 3,4 milioni di dollari. Un’opera intangibile non solo per il fatto di essere NFT, ma proprio per la sua natura di opera che crea a sua volta opere NFT.
Il futuro delle aste è caratterizzato da opere immateriali, da arte che si inserisce nei dibattiti contemporanei di Black Lives Matter e della comunità LGBTQ+, che sa far discutere e dialogare, ma soprattutto riflettere il complesso mondo in cui viviamo.