In mostra presso la Fabbrica del Vapore di Milano dal 23 novembre.
Qualche settimana fa abbiamo parlato del premio MUSE Digital Art Award in collaborazione con PPDS. In quell’occasione, abbiamo intervistato la curatrice del premio, Julia Rajacic, che ci ha raccontato della mission e degli obiettivi sostenibili del progetto.
Il 9 novembre sono stati finalmente svelati i 20 finalisti, le cui opere, visibili sui display tableaux di PPDS, saranno esposte in una mostra presso la Fabbrica del Vapore di Milano a partire dal 23 novembre, in collaborazione con MNAD, il museo nazionale arte digitale. I finalisti includono 17 artisti professionisti e 3 studenti di scuole d’arte italiane, selezionati tra oltre 200 artisti nazionali di 44 paesi che hanno partecipato al premio.
Come già raccontato, la mission di questo progetto è rispondere in modo deciso e tempestivo alle sfide dettate dalla crisi ecologica e climatica, cercando nuove modalità di pensare ed agire. Gli artisti sono stati invitati a immaginare “Un’energia per il futuro” che diventasse “un’ispirazione per il nostro viaggio di trasformazione come individui, organizzazioni e società”.
L’inaugurazione della mostra avverrà giovedì 23 novembre con la premiazione dei vincitori. Un artista professionista riceverà un premio di 3000€, e verrà assegnata una menzione speciale a uno degli studenti finalisti. Entrambi i vincitori riceveranno inoltre un display Philips tableaux.
Gli artisti professionisti finalisti sono:
- Lauren Moffatt (Germania)
- Alexandra Crouwers (Belgio)
- Yuri Negrebetsky (Inghilterra / Russia)
- Chao Wang (Inghilterra / Cina)
- Rodolfo Canete (Filippine, Hong Kong)
- Bianca Carague ( Filippine, Olanda)
- Kailum Graves (Australia)
- EKOANGGE (Indonesia, Italia)
- Yu Chunju (Shanghai )
- C-LAB (Inghilterra)
- Leonard Maassen (Inghilterra)
- Doug Tolman (USA)
- Muhammad Amdad Hossain (Bangladesh)
- Elena Aya Bundurakis (Creta, Giappone)
- Marcela Magno ( Argentina)
- Paolo Treni (Italia)
- JaZon Frings (USA, Francia)
I tre studenti finalisti sono:
- Luca Carlevarino
- M.
- Giacomo Erba
Tra gli artisti finalisti, vorrei approfondire C-Lab, un Bio Art Collective con sede a Londra. Si tratta di un collettivo transdisciplinare che utilizza materiali non convenzionali e tecnologie emergenti per creare esperienze d’arte uniche, come istallazioni che combinano l’utilizzo di software, hardware e biotecnologie. Tra gli artisti principali all’interno di C-Lab troviamo il dottor Howard Boland e la dottoressa Laura Cinti. Il loro obiettivo è modificare la materia biologica per creare opere d’arte “viventi”, esplorando il campo emergente e incerto della bioarte, dove l’arte incontra la biotecnologia.
Alexandra Crouwers è una visual artista e ricercatrice artistica nel settore dell’arte digitale, regista sperimentale ed esploratrice di arte mediatica. Attualmente, sta esplorando l’eco-ansia in relazione alle nuove mitologie e alle “ciarlatanerie virtuali”. I temi indagati da Alexandra includono il tempo, l’ecologia e la tecnologia, focalizzandosi sui media digitali.
Leonard Maassen è un produttore musicale, artista e compositore impegnato nella consapevolezza ecologica nel contesto del cambiamento climatico, attraverso il coinvolgimento e l’immersione nell’ambiente.
Infine, tra gli artisti finalisti che affrontano più da vicino la crisi climatica ed ecologica, troviamo Doug Tolman, un artista interdisciplinare che lavora principalmente nei bacini idrici del Great Salt Lake in Colorado. Crede che l’indagine, il senso del luogo e il dialogo orientato alla soluzione siano gli strumenti più forti per risolvere i problemi socio-ecologici.
La mostra sarà aperta dal 23 novembre al 12 dicembre, e i visitatori saranno invitati a diventare giudici, selezionando l’opera che li ha colpiti di più e che si avvicina al tema “Un’energia per il futuro”. Durante l’apertura della mostra presso la Fabbrica del Vapore, un team di mediatori offrirà visite guidate alle 11.00, 12.00, 14.00 e 15.00.