Appuntamento con l’arte ultra-contemporanea per Art-Rite che il 14 aprile torna a battere la sua 4-U New, il format d’asta di maggior successo della casa milanese dedicato alla ricerca artistica più recente e ai suoi protagonisti.
73 i lotti che compongono il catalogo messo insieme per questa primavera. Tra questi alcuni lavori giovanili di Maurizio Cattelan come i suoi quattro Marcire non marciare che aprono l’asta (lotti 1-4, stima: 200-400 €). Importanti espressioni del suoi periodo giovanile e che creano un link con le opere esposte, proprio in questi giorni, a Milano, tra le quali l’intensa Lullaby (1994) allestita nel Tempio Crematorio del Cimitero Monumentale.
Porta sempre il nome di Cattelan, peraltro, il top lot della serata: Grammatica Quotidiana (lotto 60, stima: 1.000 – 2.000 €) che fa emergere un lato più riflessivo e intimo della sua personalità irriverente, focalizzandosi sul tema del trascorrere del tempo.
Accanto a lui, Cristiano Pintaldi – presente con un Senza titolo del 2004 (lotto 33, stima: 2.000 – 4.000 €) che si è conquistato anche la copertina del catalogo – e Pietro Roccasalva, del quale viene proposto il celebre L’animale povero di mondo (2006): un catino di 490 cm di diametro che trae ispirazione dal celebre libro per bambini di Heinrich Hoffmann “Der Struwwelpeter” (tradotto come “Pierino Porcospino”), in cui si narrano le vicende di un ragazzo ribelle. L’installazione ha ospitato al suo interno un performer nelle vesti dell’irrequieto protagonista proposto come simbolo di incontrollabile forza entropica.
Rimanendo sempre nell’ambito delle opere installative, di particolare interesse è Glutton (with flourishes), 2006 (lotto 45, stima: 5.000 – 10.000 €) di Shnique Amie Smith, assemblage di dimensioni ambientali composto da vestiti, legno, velluto e da una bambola, che vuole indagare il sistema di attribuzione del valore agli oggetti da parte dell’odierna società dei consumi.
Dalle grandi installazioni alle sezione dedicata alle opere video dove spicca RBY di Rosa Barba (lotto 15, stima: 5.000 – 10.000 €) – al suo debutto in asta – riconosciuta a livello internazionale per una ricerca fortemente improntata all’impiego del medium scultoreo e cinematografico.
A conferma dell’approccio interdisciplinare che sempre caratterizza l’asta 4-U New, va sicuramente citato Jiang Zhi presente in catalogo con Rainbow 1,2,3,4,5,6 (da Rainbow Series) (lotto 70, stima: 4.000 – 8.000 €), serie di 6 stampe digitali che ben rappresenta il suo lavoro multimediale tra fotografia, video e installazioni e la sua riflessione lirica e sociologica attorno alle più attuali tematiche culturali e sociali della Cina di oggi.
Tra gli artisti sempre più presenti sulla scena contemporanea, in asta troviamo infine Salvatore Garau con Fotogramma viola con verde che detta ordine (lotto 56, stima: 5.000 – 7.000 €). La tela fa parte di una serie che dal 2009, anno della personale al museo d’Arte Moderna di Saint-Etienne “Photogrammes avec horizon”, viene dedicata al cinema, momento a partire dal quale Garau dedica a questo tema a lui molto caro alcune tele di piccole dimensioni.
Se questi sono certamente i lotti più interessanti, scorrendo il catalogo di Art-Rite non si può non segnalare la presenza di lavori di Patrick Tuttofuoco – tra i quali Scooter (lotto 19) -, di alcune imponenti tecniche miste di Ian Tweedy (lotto 63) o di una serie di intime cartoline di Flavio Favelli (lotto 64) nonché delle stampe dal taglio quasi metafisico e surreale di Paolo Chiasera (lotto 66), Luigi Presicce (lotto 67), Loris Cecchini (lotto 69).
Chiude la selezione di Art-Rite, Francis Alÿs con Sometimes making something leads to nothing (lotto 74, stima: 4.000 – 6.000 €), tecnica mista su videoframe, rappresentante un momento della performance che l’artista ha realizzato nel 1997 a Città del Messico, durante la quale ha trasportato lungo le strade un blocco di ghiaccio fino al suo completo scioglimento.
Un gesto assurdo ma volto a intercettare e reinventare i codici linguistici e culturali del contesto con cui l’artista si è confrontato. Nello specifico le difficoltà e il senso di frustrazione costantemente affrontati dagli abitanti del luogo nel tentativo di raggiungere un miglioramento delle loro precarie condizioni di vita.