Arte moderna e contemporanea all’asta a Milano da Il Ponte
Il 26 novembre 2024, Milano si prepara a ospitare l’attesissima asta di arte moderna e contemporanea organizzata da Il Ponte, un evento imperdibile per collezionisti e appassionati. In questa straordinaria occasione, saranno presentate opere di altissima qualità che attraversano i movimenti artistici più significativi del XX e XXI secolo. Tra i protagonisti, spiccano i nomi di grandi maestri italiani e internazionali, con una sezione dedicata alle avanguardie storiche e all’arte contemporanea.
Uno dei protagonisti della sezione dedicata al Novecento italiano è Cagnaccio di San Pietro, con il dipinto Giovani in barca (1918). Stimato tra €15.000 e €20.000, questo lavoro è stato esposto alla storica Galleria del Levante nel 1971 ed è un esempio raffinato della pittura figurativa dell’epoca. Nato in una famiglia di pescatori, Cagnaccio è cresciuto tra laguna e mare, sviluppando un legame spirituale con la natura che permea la sua opera. La tela riflette il suo amore per la rappresentazione verista, unito a una straordinaria capacità narrativa.
Un capolavoro scultoreo di Adolfo Wildt, Mater purissima o Maria (1928), cattura l’attenzione degli appassionati con una stima tra €40.000 e €60.000. Questo marmo straordinario, realizzato per l’ottantesimo compleanno di Giovanni Battista Pirelli, rappresenta un dettaglio della Vergine tratto dall’altorilievo Maria dà luce ai pargoli cristiani. L’intensità cromatica e la patinatura rara di questa versione la rendono un’opera unica, emblema della raffinatezza tecnica e della visione spirituale di Wildt.
Tra le opere di maggior rilievo troviamo Villa Borghese dal balcone (1907), un olio di Giacomo Balla stimato tra €110.000 e €150.000. Questo dipinto rappresenta una fase cruciale della carriera dell’artista, caratterizzata dalla transizione dal realismo fotografico al divisionismo ottico. La scena, osservata dalla sua abitazione romana, riflette l’influenza impressionista nell’uso della luce e del colore, con una composizione che unisce natura e sperimentazione visiva.
L’Annunciazione (1932) di Fillìa, stimata tra €20.000 e €30.000, è un’opera iconica dell’aeropittura e dell’arte sacra futurista. Presentata al Salon d’Automne di Lione nel 1935, questa tela esplora un’iconografia religiosa attraverso una prospettiva moderna e futurista. La Vergine è rappresentata in un paesaggio visionario, simbolo di rigenerazione culturale e spirituale. Questo capolavoro offre uno spaccato sull’evoluzione dell’arte futurista negli anni Trenta, che cercava di coniugare simbolismo e modernità.
Nella sezione dedicata ai lavori su carta emergono due disegni di Fortunato Depero: Grandi marche, studio per manifesto (1934), stimato tra €15.000 e €25.000, e Rissa del 3000 (€5.000-€7.000). A questi si affianca un disegno di Alberto Savinio, Senza titolo (Centauri in una stanza) (1930, €15.000-€25.000), e due raffinati acquerelli di Giorgio De Chirico: Filosofo e Dioscuri in riva al mare e Guerrieri di ritorno da Troia (€5.000-€7.000 ciascuno).
Lucio Fontana: il fascino rivoluzionario di Concetto spaziale, Attese
Tra i lotti più preziosi e attesi dell’asta, spicca Concetto spaziale, Attese (1966) di Lucio Fontana, stimato tra €300.000 e €500.000. Proveniente dalla Collezione Garibaldo Marussi, celebre critico e poeta, l’opera torna sul mercato dopo cinquant’anni, confermando la sua rarità e l’interesse crescente per la produzione di uno degli artisti più influenti del Novecento.
Fontana rivoluziona il concetto stesso di pittura trasformando la tela in un portale verso una dimensione ulteriore. I suoi celebri tagli non sono semplici gesti fisici ma veri e propri atti concettuali. In questo lavoro del 1966, il bianco candido del fondo diventa un elemento cruciale, amplificando il senso di profondità e di purezza che il taglio suggerisce. Ogni fenditura è un’esplosione di energia e significato: non una ferita, ma un’apertura che trasforma la tela da superficie chiusa a spazio illimitato.
Fontana concepisce il gesto del taglio come un simbolo dell’infinito, un invito a superare i confini fisici e mentali della percezione. La tela non è più un supporto bidimensionale: diventa una soglia verso l’invisibile, verso una dimensione che esiste oltre la materia. Come l’artista stesso sosteneva, “il gesto del taglio rappresenta l’inizio di una nuova era” – quella dello Spazialismo, che integra arte, scienza e tecnologia in una visione futuristica.
Questa opera non è solo un punto culminante del percorso artistico di Fontana, ma anche una testimonianza della sua capacità di anticipare l’era spaziale e di esplorare l’ignoto attraverso l’arte. Ogni taglio diventa un invito a riflettere sulla natura stessa dello spazio: fluido, indefinito, capace di espandersi oltre ogni confine conosciuto.
Con Concetto spaziale, Attese, Fontana non solo ci spinge a guardare oltre la superficie delle cose, ma ridefinisce il significato stesso dell’arte, rendendola un’esperienza emotiva e intellettuale. Quest’opera è il fulcro dell’asta di Milano e una straordinaria opportunità per i collezionisti di entrare in contatto con un capolavoro che incarna la modernità e la trascendenza.
Still Life with Carafe (1918) di Alexander Archipenko, stimato tra €25.000 e €35.000, è un’opera che incarna la ricerca dell’artista per ridefinire la scultura, combinando spazio e materia. Archipenko rifiuta la solidità della forma tradizionale, introducendo nuove tecniche che esplorano il colore, la frammentazione e le relazioni tra concavo e convesso.
L’arte povera è ben rappresentata con opere come Studio per cariatide e Aria (Teatro delle visioni) di Giulio Paolini (€8.000-€12.000 ciascuna) e un sale e piombo di Pier Paolo Calzolari (€40.000-€60.000). Completa questa sezione un’opera concettuale di Fabio Mauri (1972, €25.000-€35.000), che riflette sul rapporto tra linguaggio e immagine.
L’asta de Il Ponte è un’occasione unica per immergersi in un viaggio tra i capolavori dell’arte moderna e contemporanea. Per scoprire di più su questi straordinari lotti, visita il sito ufficiale de Il Ponte.