Lasciata la Frieze Week e la capitale britannica, è tempo di trasferirsi in Francia, in una Parigi che, sempre di più, in questo post-brexit, sembra posizionarsi come “nuova” capitale europea del mercato dell’arte.
E’ qui, infatti, che dopo Londra si terranno alcune delle aste più importanti del secondo semestre, concentrate nei giorni della Paris+ Week. La settimana dell’arte organizza in occasione di Paris+ par Art Basel (20-23 ottobre), la nuova fiera d’arte organizzata nella capitale francese da Art Basel e che, di fatto, ha rimpiazzato, dopo 48 anni, la storica FIAC – Foire Internationale d’Art Contemporain al Gran Palais.
Ad aprire le danze, sarà Christie’s con le aste AVANT-GARDE(S) Including Thinking Italian (20 ottobre) e Art Moderne (21 ottobre). A guidare il primo appuntamento sarà uno spettacolare dipinto di Joan Mitchell, Sans titre (lotto 14, stima: 4-6 milioni di euro), che è rimasto nella stessa collezione privata per 30 anni. Ma il catalogo di questa asta presenta opere a firma di tutti i grandi dell’avanguardia europea, da Pablo Picasso a Jean Dubuffet, da Theo van Doesburg – presente con Composition XXI (lotto 18, stima: 1.4-2 milioni di euro) a Pierre Soulages, oltre a François-Xavier Lalanne, Jean Arp – di cui viene proposta la scultura Déméter (lotto 33, stima: 1.8-2.5 milioni di sterline) – o Yves Klein.
Di particolare interesse l’inserimento, nell’asta Avant-Garde(s), per la prima volta, di una sezione intitolata Thinking Italian, dedicata ai capolavori dell’arte italiana del XX secolo.Arte italiana che di fatto, sia per quantità che per qualità della proposta, è la vera protagonista delle aste parigine di questo mese. Una scelta, quella di creare questa sezione, che pare sottolineare un lento, ma insorabile slittamento dell’asse del mercato dell’arte europeo da Londra a Parigi.
Composta da pregiati lavori di Alberto Burri, presente al lotto 19 con un Cretto (stima: 3.5-4.5 milioni di euro); Alighiero Boetti con la stupenda biro Ononimo del 1973 (lotto 9, stima: 1.5-2 milioni di euro) e una Mappa del 1979-80 (lotto 7, stima: 2-3 milioni di euro); Piero Manzoni del quale troviamo un Achrome del 1962 (lotto 32, stima: 700.000-1.000.000 euro) o Mario Schifano con La Danza dei Disegni (lotto 21, stima: 800.000-1.000.000 euro) – tanto per citare gli autori principali in catalogo – la sezione di arte italiana dell’asta parigina è guidata da un Concetto spaziale in argento di Lucio Fontana (lotto 13, stima su richiesta), proposto per la prima volta all’asta.
Il 21 ottobre, sempre in casa Christie’s, sarà poi la volta, dell’asta Art Moderne, che vede in catalogo, tra le altre cose, un dipinto emblematico di Marc Chagall – Célébration du nu vert (lotto 129, stima: 600-900.000 euro) -, una composizione ricercata di Fernand Léger dal titolo Un Oiseau devant les troncs d’arbres (lotto 124, stima: 500-700.000 euro) e splendidi oli di Kees van Dongen e Édouard Vuillard. Tutti provenienti da prestigiose collezioni private così come i bellissimi lavori di Joan Miró proposti in asta e uno squisito olio di André Lhote: Bagneuses (lotto 113, stima: 120-180.000 euro)
Sotheby’s ha scelto, invece, di battere le sue aste subito dopo la fiera: il 24 ottobre si terrà infatti l’asta Inside the World of Francis Bacon: Works from the Collection of Majid Boustany che, a trent’anni dalla morte dell’artista, presenta 20 opere che coprono cinquant’anni di carriera di Bacon e tra le quali compaiono lavori rari come Figure Crouching del 1949 – in catalogo con una stima di 3.5-5 milioni di euro -, oggetti storici, lavori di amici dell’artista come Graham Sutherland, Louis Le Brocquy e Roy de Maistre, oltre a ritratti dell’artista realizzati da fotografi come Cecil Beaton, Don McCullin e Peter Beard.
Il 25 e il 26 ottobre, invece, è in programma l’asta Collection Waller, l’Art en mouvements (parte I e parte II), dedicata alla collezione Waller e che riunisce lavori dei vari movimenti d’avanguardia che hanno animato la scena artistica in Francia e nell’Europa del dopoguerra.
Tra le opere di questa preziosa raccolta, lavori dei pittori della nuova scuola parigina, tra cui Hans Hartung, Pierre Soulages e Olivier Debré, dei pionieri dell’astrazione lirica come Georges Mathieu e Jean Degottex, e persino grandi figure dell’arte informale con capolavori di Antoni Tàpies, Jean Dubuffet o Manolo Millares. Oltre a comprendere opere storiche di artisti come César, Arman o Jean Tinguely, orgogliosi rappresentanti del Nuovo Realismo, e altri lavori di eccezionale qualità a firma di artisti come Jean Messagier e René Duvillier del movimento Nuagisme.
Clou di questa incredibile collezione, un’opera impressionante di Andy Warhol della serie “American Indian”, datata 1977: The American Indian (Russell Means) presentata al lotto 104 con una stima di 1.2-1.8 milioni di euro.
Infine, il 25 ottobre sarà la volta di Modernités che, tra i suoi protagonisti, ha una scultura a grandezza naturale di Rodin, L’Âge d’airain, proposta in catalogo con una stima di 5.5-8.5 milini di euro, accanto a capolavori di Pierre Soulages, come Peinture 162×130 cm, 2 mai 1963 (lotto 8, stima: 5-7 milioni di euro); Pablo Picasso, presente in catalogo con Tete de femme (lotto 12, stima: 2-3 milioni di euro) o Marc Chagall con Les fleurs des champs (lotto 40, stima: 1.3-1.8 milioni di euro).
Ma tra i protagonisti di Modernités non mancano, ancora una volta, importanti esponenti dell’arte italiana, a partire da Mario Schifano del quale, il catalogo Sotheby’s propone Tempo Moderno (lotto 6, stima: 800.000-1.200.000 euro), e Enrico Castellani presente con Superficie Bianca (lotto 7, stima: 600-800.000 euro).