Laureata in Storia dell'arte al Corso di Conservazione dei beni culturali dell'Università di Urbino, specializzata in didattica e divulgazione dei beni culturali, esperta in politiche culturali, lavora nel campo della valorizzazione.
Sulla dignità della diversità e sulla ricchezza dell’inclusione se ne parla spesso e mai abbastanza. Temi sociali ma anche temi che riguardano oggetti. Temi che mettono insieme persone e oggetti. Per raggiungere il nostro obbiettivo parleremo di diversità non disgiungendola dalla parola importanza.
Continuiamo il viaggio all’interno delle professioni del mondo dell’arte e dentro il ruolo del conservatore che come un direttore d’orchestra o come un sarto, deve saper mettere insieme, armonizzare e far uscire il meglio da molteplici elementi diversi.
Asia Ruffo di Calabria, viceresponsabile del dipartimento mostre e manifestazioni culturali, ci racconta il musée des Arts et Métiers di Parigi e il dietro le quinte di una professione che necessità sempre più di apertura e confronto.
Non solo la gestione delle collezioni e del loro mantenimento, oggi il conservatore e la conservatrice hanno nuove sfide che si aggiungono a quelle del passato.
Rendere accessibile il patrimonio, elaborare i contenuti, creare narrazioni a più livelli ed occuparsi della loro comunicazione a più registri, significa adattare il messaggio e creare partecipazione.
Il patrimonio culturale è tante narrazioni. Non importa l’angolatura e la prospettiva da cui si narra e si vede un’opera. Ogni molteplice spazio che intercorre tra le persone e l’opera, sono l’opera.
La partecipazione dei cittadini alla vita e alle attività culturali è un elemento imprescindibile per accrescere la consapevolezza del valore del patrimonio culturale
Il prossimo 22 maggio si terrà la seconda asta di arte contemporanea di DOrotheum. La terza asta della contemporary week che accenderà la città di Vienna.