E’ prevista per settembre l’uscita del Catalogo ragionato delle Sculture di Pietro Consagra, a cura di Luca Massimo Barbero con Gabriella Di Milia, edito da Skira. La più completa e avanzata pubblicazione esistente su questo fondamentale aspetto dell’opera di Pietro Consagra. Uno strumento essenziale e aggiornato di conoscenza dell’opera di questo grande maestro per studiosi, collezionisti, galleristi e operatori museali.
Curato da Luca Massimo Barbero, ordinato cronologicamente e suddiviso secondo le diversificate tipologie operative che si riscontrano entro l’amplissima attività creativa dell’artista, costituisce un nuovo punto di vista privilegiato per percorrere a tutto tondo l’intero sviluppo della sua carriera, da cui emerge non solo la straordinaria ricchezza delle opere che lo hanno reso internazionalmente famoso, ma anche la grande varietà dei differenti cicli che con continuità hanno costituito il suo procedere creativo.
Frutto del monumentale e capillare lavoro di catalogazione, archiviazione e documentazione di autenticità dell’Archivio Pietro Consagra, diretto da Gabriella Di Milia, il Catalogo ragionato è il primo percorso esaustivo del corpus della scultura dell’artista e presenta un ampio saggio di Luca Massimo Barbero e ulteriori approfondimenti storico-artistici di Gabriella Di Milia e Francesca Pola.
Completamente illustrato a colori, il Catalogo comprende oltre 1600 opere realizzate tra il 1937 e il 2004, accompagnate da schede che ne offrono una puntuale analisi bibliografica ed espositiva. Sono così documentate le opere degli anni della formazione, sino alle prime sculture eseguite a Roma nell’immediato dopoguerra, nel contesto delle avanguardie europee dell’epoca, dove si denota già il nascere di una ricerca astratta rigorosa, legata sia alla sintesi sia al colore.
Un’ampia sezione è poi dedicata alle opere degli anni Cinquanta, che documentano la nascita e definizione della scultura frontale, aspetto caratteristico e specifico dell’opera di Consagra, approfondendo anche le modalità tecniche e le tipologie esecutive che in quegli anni lo portarono a diventare un punto di riferimento della scultura internazionale.
Il percorso prosegue poi attraverso gli anni Sessanta e i decenni successivi, ricostruendo anche le collocazioni nei musei e nelle grandi collezioni, di cui per la prima volta si offre una mappatura precisa.