Prima di procedere, nel corso dei prossimi interventi, ad esaminare alcuni case studies di celebri trust istituti da artisti e collezionisti al fine di preservare e tramandare i propri patrimoni, proseguiamo la nostra disamina concernente la gestione proattiva del Trust.
Al fine di evitare la doppia tassazione su beni per i quali il rivenditore non ha potuto portare in detrazione l’IVA, è introdotto nel nostro sistema fiscale un regime speciale per gli oggetti d'arte acquistati presso privati, in Italia o in altro Stato membro.
Solo un diamante è per sempre, per lo meno secondo quella famosa pubblicità. Le opere d’arte, invece, anche le più resistenti (ad esempio le sculture), si deteriorano con il passare del tempo e possono essere oggetto di danneggiamenti e manomissioni.
Quando si acquista un’opera d’arte è sempre importante sapere quali possano essere i risvolti fiscali di tale operazione. E’ quello che dobbiamo fare, ad esempio, quando si acquista un’opera d’arte proveniente dall’estero e, in particolar modo, da paesi non rientranti nell’Unione Europea. Al momento di far entrare l’opera nel nostro Paese, infatti, si pone in essere un’importazione. Tale termine, dal punto di vista fiscale, ci pone di fronte a aspetti da dover valutare, tra cui quelli legati all’IVA e ai dazi doganali.
Investi nell’arte e scopri come pagare tasse. Ad una prima lettura sembra di trovarsi di fronte ad uno slogan pubblicitario, invece è il titolo contenuto nella pagina web del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turismo (MIBACT) per favorire le erogazioni liberali in ambito culturale.
L’opera d’arte è per sua natura oggetto di interessi contrapposti che appartengono a soggetti differenti. Non è da escludere, dunque, il verificarsi di situazioni dove l’esercizio di un diritto da parte del proprietario di un’opera possa costituire violazione dei diritti d’autore.
Dopo averne esaminato i vari aspetti giuridici e fiscali e dopo aver fornito una panoramica esemplificativa dei beni suscettibili di essere ivi conferiti, è giunto il momento di tracciare, con un taglio più operativo, il percorso che il collezionista deve ragionevolmente seguire per giungere all’istituzione del Trust.
Si chiama "The Money Laundering and Terrorist Financing (Amendment) Regulations 2019" ed è destinato a rendere molto più trasparente il mercato dell'arte inglese. Approvato dal Governo britannico il 20 dicembre scorso è entrato in vigore il 10 gennaio scorso.
Nell'articolo di oggi verranno analizzate le principali misure e gli stanziamenti stabiliti in ambito culturale ed artistico dalla Legge di Bilancio 2020 approvata il 27 dicembre scorso.
Uno dei primi è stato il Museo delle Antichità Egizie di Torino, che ha reso consultabile in digitale il proprio archivio storico sul sito dell’Archivio di Stato di Torino; ma la strada, seguita poi anche da altre istituzioni, è ormai tracciata, sia politicamente che legislativamente: la liberalizzazione delle immagini del patrimonio pubblico.