Analisi approfondite sulle principali tendenze di mercato relative ad artisti o movimenti artistici e report dull’andamento del mercato dell’arte moderna e contemporanea.
Il business model delle gallerie d'arte sembra essere ad un passo dal fallimento. Fatturati bassi e redditi al minimo stanno infatti soffocando un settore che scommette sempre di più su un arte contemporanea che solo in rari casi genera realmente ricchezza. E come se non bastasse anche il pubblico delle gallerie non sembra essere più quello giusto. A dirlo è il Global Art Gallery Report 2016 di Magnus Resch,
Il mercato dell'artista nigeriana Njideka Akunyili Crosby sembra essere in ebollizione. Ma a differenza di fenomeni analoghi registrati in passato, in questo caso non si può ancora parlare di bolla speculativa, bensì di casi isolati ad opera di privati che cercano di sfruttare il momento d'oro di Akunyili Crosby e dell'arte africana.
Mentre i fatturati delle aste internazionali calano, crescono quelli di galleristi e mercanti e il mercato, nel 2016, si chiude con un +1.7%. Sempre più diffuse le vendite tramite private sale. Questo quanto emerge dal TEFAF Art Market Report 2017 che sarà presentato a Maastricht venerdì prossimo.
La contrazione del mercato mondiale dell'arte moderna e contemporanea sta finendo, ma l'incertezza politica mette a rischio la ripresa per il 2017. In Europa attese le performance peggiori, mentre Africa, Asia meridionale, Regno Unito, Stati Uniti e America Latina dovrebbero far registrare gli andamenti migliori.
Quelli relativi ad Alberto Burri e Carol Rama sono stati tra gli andamenti migliori per l'arte italiana andata in asta nel 2016. Ma con loro, nelle sale room non solo italiane, hanno brillato anche Fabio Mauri, Gianfranco Baruchello, Ettore Spalletti e Bruno Munari.
Il 2016 è stato l'anno della Pop Art che oltre a veder consolidato il mercato di Rotella e Schifano, ha fatto registrare exploit eccezionali per Giosetta Fioroni, Tanto Festa e Franco Angeli. In crescita anche l'arte Ottico-Cinetica, mentre più lenta appare l'emersione della Pittura Analitica.
Dopo 4 anni di costante crescita, il mercato della fotografia è crollato, nel 2015, del -46%. Un trend negativo che secondo molti esperti proseguirà anche nel 2016. In attesa delle principali aste autunnali, vediamo come sono andate le vendite del primo semestre a Londra e New York.
Archiviate le aste di Post-war & Contemporary Art e di arte italiana del secondo semestre dell'anno è giunto il momento di analizzare quanto accaduto nelle sale room londinesi di Phillips, Christie's e Sotheby's per capire quale sia lo stato di salute del mercato dell'arte dopo i fatturati record degli anni passati.
La poca presenza di capolavori rallenta le aste newyorchesi e londinesi, con la Cina che supera nuovamente gli Stati Uniti. Ma in questa lotta tra Big sono i mercati locali a dimostrarsi i più vivaci. Tra questi l'Italia che cresce e oggi rappresenta l'1.6% del mercato globale: nel primo semestre 2015 la sua quota era inferiore all'1%.
Dopo un 2015 estremamente positivo per le aste italiane di arte moderna e contemporanea, anche i risultati del primo semestre 2016 confermano il trend di crescita del nostro mercato con le principali case d'asta italiane che riescono a tamponare il calo delle due major internazionali Christie's e Sotheby's.