19.1 C
Pesaro

dal 2012 il primo magazine dedicato al collezionismo e al mercato dell'arte moderna e contemporanea.

Christie’s chiude il dipartimento di arte digitale sotto la nuova CEO Bonnie Brennan

del

Christie’s ha annunciato, agli inizi di settembre, la chiusura del proprio dipartimento di arte digitale, segnando la fine di una fase sperimentale e innovativa durata circa quattro anni. La decisione è parte di una più ampia ristrutturazione aziendale voluta dalla nuova CEO Bonnie Brennan, entrata in carica nel febbraio dello stesso anno. Il reparto, nato durante il boom degli NFT nel 2021, aveva avuto un ruolo chiave nel portare l’arte digitale all’attenzione delle istituzioni tradizionali e dei collezionisti di alto profilo, ma ora viene integrato all’interno delle categorie generali dell’arte del XX e XXI secolo.

La chiusura non comporta l’abbandono totale dell’arte digitale da parte di Christie’s, ma indica chiaramente un cambio di strategia: gli NFT non saranno più trattati come un settore autonomo, bensì come una sottosezione del più ampio mercato dell’arte contemporanea. In questo processo è stata licenziata Nicole Sales Giles, Vicepresidente del dipartimento e figura di riferimento per la promozione degli NFT all’interno della casa d’aste. Giles ha avuto un ruolo di primo piano nell’Art+Tech Summit organizzato da Christie’s a Hong Kong lo scorso anno, evento che si è svolto in parallelo alla Hong Kong Fintech Week. In quella sede, si era distinta come volto pubblico dell’espansione digitale della casa d’aste, sostenendo che Christie’s applicava agli NFT lo stesso rigore valutativo riservato a dipinti e sculture, ma con una differenza fondamentale:

“Ciò che rende unica l’arte digitale è il coinvolgimento diretto della comunità, un elemento che non ha precedenti nell’arte tradizionale”, aveva dichiarato.

Rimarrà in organico Sebastian Sanchez, specialista di arte digitale con sede a New York.

Il contesto in cui avviene questa riorganizzazione è quello di un forte declino del mercato NFT, che ha visto un crollo dei volumi di scambio e dei prezzi medi delle opere. Secondo i dati di DappRadar, nel trimestre precedente il volume di trading NFT è calato del 45%, raggiungendo gli 867 milioni di dollari, mentre il numero di transazioni è aumentato del 78%, toccando quota 12,5 milioni. Tuttavia, i prezzi base delle collezioni “blue chip” sono ben al di sotto dei picchi del 2021: i CryptoPunks vengono scambiati intorno ai 46,6 ETH (circa 210.000 dollari), i Bored Apes intorno ai 9,1 ETH (41.000 dollari) e i Moonbirds a 2,8 ETH (12.600 dollari). In rapporto, nello stesso periodo Ethereum è salito del 76%, superando i 4.500 dollari, evidenziando come il mercato NFT abbia perso terreno rispetto alla stessa criptovaluta su cui si basa.

Parallelamente, diverse piattaforme digitali come MakersPlace, KnownOrigin e Async Art hanno chiuso i battenti, confermando una crisi strutturale del settore.

Christie’s era stata pioniera in questo ambito: nel 2021 aveva venduto per 69,3 milioni di dollari l’opera “Everydays: The First 5000 Days” di Beeple, evento che aveva contribuito a legittimare gli NFT nel mercato dell’arte. A seguire, nel 2022 aveva lanciato Christie’s 3.0, una piattaforma su blockchain per aste digitali e si era distinta per il supporto a iniziative sperimentali come i Bitcoin Ordinals, organizzando la sua prima asta dedicata a questa nuova forma di collezionismo digitale nell’ottobre 2024. Queste iniziative testimoniavano l’impegno convinto di Christie’s nei confronti del collezionismo digitale, soprattutto nel momento di massimo entusiasmo del mercato NFT. La casa d’aste era stata anche protagonista di importanti esposizioni di arte digitale durante Art Basel Miami e Frieze Seoul.

Tuttavia, ora il futuro stesso della piattaforma Christie’s 3.0 appare incerto, in quanto non è chiaro se la casa d’aste continuerà a investire attivamente in questo tipo di tecnologia.

Questa incertezza si lega a un altro tema centrale: la difficoltà nel definire criteri di valutazione stabili e condivisi per l’arte digitale. Come ha dichiarato Angelle Siyang-Le, direttrice di Art Basel Hong Kong nel 2024:

“Al momento non credo che abbiamo una comprensione davvero standardizzata del valore dell’arte digitale. Per questo motivo abbiamo assistito a un’esplosione improvvisa di proposte che hanno generato molto entusiasmo e attenzione. Ma ora, nella fase successiva, dobbiamo chiederci: come possiamo stabilire standard di valore più solidi?”

A un anno di distanza, i dati di mercato confermano quanto fosse fragile quella fase iniziale. Alcuni osservatori, intervenuti sui social, sostengono che la decisione di Christie’s non sia una resa, ma una conseguenza logica dell’evoluzione del mercato: gli NFT stanno progressivamente perdendo il loro status di categoria a sé, venendo assorbiti all’interno delle normali aste di arte contemporanea, più che essere trattati come oggetti da collezione distinti.

La decisione di chiudere il dipartimento NFT non rappresenta dunque una completa rinuncia all’arte digitale, ma piuttosto un ridimensionamento strategico: una scelta che rispecchia le attuali incertezze del mercato, la mancanza di standard condivisi per la valutazione dell’arte digitale e l’intenzione di trattare queste opere con lo stesso rigore critico riservato all’arte fisica. In definitiva, la casa d’aste sembra optare per un approccio più cauto e integrato, segno che la fase più esplosiva e speculativa dell’arte digitale è ormai alle spalle.

Alice Telesco
Alice Telesco
Laureata in Archeologia e Storia dell’Arte con una tesi magistrale dal titolo “Arte 3.0: Crypto Art, Blockchain, NFT” è stata ammessa, durante l’ultimo anno di laurea, al Corso di Alta Formazione “Art Market Professionals. Competenze e carriere per il mercato dell’arte” cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo. Al termine degli studi ha svolto un tirocinio presso Cinello S.r.l, società specializzata in arte digitale, impegnata nella promozione e nella valorizzazione del patrimonio artistico, su scala nazionale e internazionale. Attualmente lavora nell’area marketing, vendite ed eventi del Teatro Manzoni di Milano.

Collezione da Tiffany è gratuito, senza contenuti a pagamento, senza nessuna pubblicità e sarà sempre così.

Se apprezzi il nostro lavoro e vuoi approfondire ancora di più il mercato dell'arte,
puoi sostenerci abbonandoti a

News Mercato Arte

Anticipazioni, trend, opportunità e segnali nascosti del mercato dell’arte

Ogni settimana, notizie, aste e analisi scelte per chi colleziona e investe con strategia.

 

Scopri di più!

Condividi
Tags

recenti

FLASH | Catawiki: risultati vincenti per l’asta di settembre

Scopri i top lot e i risultati dell’ultima asta di settembre 2025 su Catawiki, tra grandi maestri del moderno e contemporaneo.

Lucca Art Fair: i Talk tra mercato, diritto ed editoria.

Scopri i talk di Lucca Art Fair 2025: mercato, diritto, editoria e il nostro intervento con Andrea Savino moderato da Francesca Baboni.

La rivincita delle stampe d’arte: il nuovo trend del collezionismo

Le stampe d’arte conquistano il collezionismo contemporaneo: accessibili, resilienti e sempre più apprezzate da Millennials e Gen Z.

Articoli correlati

Iscriviti alla nostra newsletter e scarica gratuitamentelaGuida Mercato dell'Arte 2025!

Iscriviti subito alle news di Collezione da Tiffany e riceverai contenuti esclusivi selezionati per te riguardanti il mercato dell'arte. 

Completa il form e potrai scaricare subito gratuitamente la nuova Guida Mercato dell'Arte 2025!

Sono un collezionista

Grazie la tua iscrizione è andata a buon fine!