Dopo quello della milanese Il Ponte, tocca alla casa d’aste Cambi di Genova fare il suo debutto sul mercato della fotografia portando così a tre le case d’asta impegnate in questo secondo semestre – la terza è Finarte – su un segmento di mercato da sempre “minoritario” in Italia, ma che nell’ultimo anno sembra essersi strutturato a tal punto da meritare sempre più attenzione.
Abitualmente inserita come appendice della aste di arte moderna e contemporanea, nonostante abbia un collezionismo spesso con peculiarità tutte sue, la fotografia sta raggiungendo, infatti, anche da noi, una rinnovata dignità di mercato. E a fine anno sarà interessante analizzare i trend in atto di un segmento a cui, via via, si sono affacciati vari operatori italiani del campo delle aste senza però aver mai dato a questi “esperimenti” la dovuta continuità. Il caso Bolaffi, in questo, è certamente esemplare. Ma anche Boetto sembra retrocedere un po’ in questo settore ed è un peccato vista la qualità del suo dipartimento.
Premesse a parte, come avrete capito, la lettura catalogo di questo mercoledì è tutta dedicata alle tre aste di dicembre dedicate alla Fotografia: Finarte (04/12); Cambi (04/12) e Il Ponte (17/12). Iniziamo, allora, a sfogliare insieme rapidamente i loro cataloghi.
Finarte apre le danze del mercato
296 lotti e due tornate pomeridiane, la prima alle ore 16.00 (lotti 1-197) e la seconda alle 19.00 (lotti 198-296). Sono questi i numeri e gli orari dell’asta di Fotografia di Finarte, in calendario per il 4 dicembre a Milano, presso i Frigoriferi Milanesi in via G.B. Piranesi 10. Il tutto per un catalogo nato dalla collaborazione tra il dipartimento della casa di Via Brera e quello della “sorella” romana Minerva Auction e che presenta una ricca selezione di autori nazionali ed internazionali che spaziano dalle opere contemporanee a una serie di lavori storici, con qualche presenza di inizio Novecento.

Il catalogo si apre con una prima sezione dedicata al fotografo italiano Mario Giacomelli, dai tradizionali “Pretini” (lotto 1, stima € 4.000 – 6.000) alla ricercata Caroline Branson, Omaggio a Spoon River (lotto 11, stima € 1.100 – 1.600). Accanto al maestro di Senigallia presenti nella prima tornata altri grandi nomi del ‘900 italiano, da Gabriele Basilico a Franco Fontana, da Gianni Berengo Gardin a Ugo Mulas, passando per Mario Cresci.

Interessante la corposa sezione dedicata al nudo, con autori tra cui Nobuyoshi Araki, Jan Saudek, Jean-Loup Sief e soprattutto il pittore e fotografo francese Pierre Moliner con una sensuale stampa vintage degli anni ’50 La fleur du Paradis (lotto 32, stima € 2.500 – 3.500).

Nella seconda tornata, tra le opere selezionate per rilevanza, bellezza e valore, spicca subito il tris di lavori di Natalia LL e in particolare l’opera Senza titolo, dalla serie “consumer art” che dà la copertina al catalogo (lotto 198, stima € 9.000 -12.000). Prosegue la presenza di icone del nudo con fotografie di Richard Prince dalla serie “Cowboys & girlfriends” (lotti 201 e 202, stima € 4.000-6.000 cad.), di Mert Alas & Marcus Piggott (lotto 273, stima € 2.000 – 3.000) e la provocante Evi as a cop di Helmut Newton (lotto 272, stima € 6.000 – 8.000).

Il catalogo, impreziosito già da opere di artisti internazionali del calibro di Robert Mapplethorpe con il dittico dei collezionisti Dannheiser (lotti 267 e 268), Andy Warhol, Harry Callahan, Nan Goldin, si “nobilita” presentando una rara stampa vintage di Manuel Alvarez Bravo, Mexico, anni 1930 (lotto 255), top lot dell’asta con una stima di € 20.000 – 25.000. Proposti anche in questa tornata bei lavori dei grandi fotografi del nostro paese: oltre a Fontana a Giacomelli, troviamo Nino Migliori con l’iconico Tuffatore (lotto 246, stima € 2.500-3.00) e Luigi Ghirri. Suoi i lotti dal 237 al 242: quest’ultimo si tratta del Portfolio Castelli, lavoro composto da 6 stampe vintage (stima € 6.000 – 7.000).

Singolare la parte dal lotto 208 al 217 dedicata ad artisti solitamente battuti nelle aste di arte contemporanea ma che hanno utilizzato il medium fotografico per la loro ricerca: da Nitsch a Christo, da Nam June Paik a Orlan, passando per Mario Schifano. Dopo il record italiano stabilito in asta lo scorso maggio vengono proposti due nuovi lavori di grandi dimensioni di Anton Corbjin: accanto a Mel Gibson e Beck Hansen (lotti 269 e 270) il bel ritratto in banco e nero di Bryan Ferry (lotto 271, stima d’asta € 6.500 – 9.500 ciascuna).
La prima volta di Cambi
Mese ricco di novità per la casa d’aste Cambi che questo dicembre vedrà debuttare sul mercato ben tre cataloghi inediti: maestri del fumetto e dell’illustarzione, ceramiche di artisti italiani e del ‘900 e Fotografia. Ed è su quest’ultimo, naturalmente, che appunteremo la nostra attenzione. 210 i lotti messi insieme dal nuovo dipartimento guidato da Chico Schoen per il prossimo 5 dicembre a Milano e che si presenta alla prova del mercato con una catalogo ricco di sorprese a partire dalla presenza di due esponenti della scuola di Düsseldorf, come Candida Höfer (lotti 70-71) e Andreas Gursky, di cui al lotto 72 abbiamo Taipei, una fotografia del 1999 stimata 35.000-45.000 euro e che si è guadagnata anche la copertina del catalogo.

Importante anche una coppia di fotografie dell’artista concettuale americano Richard Prince, dalla serie Cowboy and Girlfriend (lotti 73-74), stimate ciascuna 20.000-25.000 euro.

ed. 1/2 STIMA: EUR 12.000,00 – 14.000,00.
Tra i lotti più interessanti in catalogo vi sono alcune opere del musicista e artista visivo David Byrne (lotti 75-77), noto per essere stato il leader del Gruppo americano dei Talking Heads. In asta anche una stupenda fotografia della serie Rain di Abbias Kiarostami (lotto 93, stima: 12.000-14.000 euro) più noto come raffinato autore cinematografico.

La grande scuola della fotografia italiana è rappresentata fra gli altri da opere di Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Olivo Barbieri, Mario De Biasi, Walter Niedermayr. Da segnalare tra le altre anche una rara fotografia dell’artista concettuale Bob Watts e opere di Tomas Saraceno, Nobuyoshi Araki, Giuseppe Gabellone. Oltre ad una copipa di lavori di Michele Zaza (lotti 58-59).
Gran finale con Il Ponte
La stagione italiana delle aste di Fotografia si chiude con l’appuntamento di Via del Pontaccio a Milano dove, il 17 dicembre prossimo la casa d’aste Il Ponte batterà 131 lotti dove incontriamo lavori di importanti autori italiani da Mimmo Jodice a Nino Migliori – bellissima la sua Astrazione del 1973 che troviamo al lotto 454 con una stima di 1.200/1.400 euro -, passando da Ugo Mulas, Franco Fontana, Gabriele Basilico o Luigi Ghirri che, tra i vari lotti in catalogo, è presente in chiusura con due preziosi scatti provenienti dalle serie Still Life – Modena (1978), lotto 527, stima: 3.500-4.500) – e Tophographie: Roma (1982) lotto 528, stima: 3.000-4.000 euro.

Per non parlare di Mario Giacomelli presente con una ampia selezione che lo vede (finalmente!) smarcarsi dai soliti Pretini per essere proposto con alcuni dei suoi scatti più belli da quelli dedicati al Paesaggio ai lavori più sperimentali come Astrazione del 1970 (lotto 491, stima: 700-1.100).

E non mancano all’appello neanche i grandi maestri della fotografia internazionale come Robert Doisneau, Henri Cartier-Bresson, Nan Goldin o Helmut Newton di cui troviamo, al lotto 518 For Beautiful Lotta del 1997 (stima: 4000-6000 euro).

Ma tra i lotti più preziosi messi insieme da Silvia Berselli per la terza asta di fotografia del suo giovane dipartimento sono, senza dubbio, quelli a firma di artisti contemporanea che usano anche il mezzo fotografico come strumento espressivo nella loro ricerca. E’ il caso di Paola Pivi, di cui abbiamo al lotto 514 Alicudi del 2001 (stima: 4500-5000) o di Carsten Holler con Pistoia Cars and Carrouselle 2007 (lotto 523, stima: 3.200-3800 euro).