Inizio brillante per il mercato della fotografia moderna e contemporanea che nella prima settimana di aprile ha visto, a New York, battere all’asta 583 opere per un valore complessivo di 30.7 milioni di dollari e un tasso di vendita dell’81%, più alto del 10% rispetto allo stesso periodo del 2012. Protagonisti indiscussi delle sessioni di aprile: Hirushi Sugimoto che, con la stampa ai sali d’argento Joe, totalizza 170mila dollari da Phillips de Pury il aprile, e Robert Frank che con Trolley-New Orleans realizza non solo il prezzo più alto nell’asta di due giorni dopo da Christie’s ma anche il record assoluto, ossia 664mila dollari. Ancora Frank, sempre con un esemplare della serie Trolley-New Orleans, fa registrare la performance migliore per l’appuntamento con la fotografia del 6 aprile da Sotheby’s: 293mila dollari.
Record a parte, commentano gli esperti di Nomisma-LUM-Sole24Ore nel loro ultimo MonitorAste, «i valori medi nascondono una variabilità d’esiti fra le case d’asta. I risultati veramente inattesi si concentrano nella sala d’aste newyorkese di Christie’s che segna la più alta performance di vendita con più dell’84% di venduto». «Sempre buoni, seppur leggermente inferiori, – proseguono – sono i risultati di Phillips. Molto meno sentita dai collezionisti è invece l’asta di Sotheby’s, che presentava il catalogo con il più elevato numero di lotti». Anche se meno sentita, rassicurano gli analisti di MonitorAste, «le performance di questa asta rimangono sostanzialmente positive, senza avvicinarsi a nessun livello di criticità».
Entrando più nei dettagli, Phillips de Pury in due giorni ha presentato al pubblico in sala ben 306 fotografie di cui 165 provenienti da una collezione privata che è stata oggetto delle due sessioni dell’asta single owner del 2 e del 3 aprile con performance di vendita dell’80% il primo giorno e dell’86% il secondo. Nel pomeriggio del 3 aprile, invece, la casa d’aste del gruppo Mercury ha messo in vendita un catalogo di 141 opere con un tasso di vendita sempre molto elevato: 84%. Protagonista di questa asta generalista, come detto, Hirushi Sugimoto con Joe (170mila dollari), seguito da Irving Penn con Poppy: Showgirl (134mila dollari) e Woman in Palace, Marrakech (122mila). La stampa al platino-palladio di Edward Steichen, Diagram of Doom, pur totalizzando 122mila dollari, raggiunge invece solo il livello minimo della stima pre-asta.
Il 4 aprile è la volta di Christie’s che, con l’asta The Delighted Eye, presenta al mercato 71 opere appartenenti ad un’unica collezione privata che totalizza 7.6 milioni di dollari. Il tasso di vendita è decisamente più basso di quello realizzato da Phillips, 76%, ma il giorno successivo le cose vanno meglio e la casa d’aste di François Pinault, come detto, realizza la performance migliore: 204 lotti con un tasso di vendita dell’86% e un totale di 7.2 milioni. Un successo guidato dalla stampa ai sali d’argento di Robert Frank, Trolley-New Orleans (664mila dollari), seguita da Woman in Moroccan Palace di Irvin Penn (460mila dollari) e da Aspens, Northern New Mexico di Ansel Adams che raggiunge il prezzo inatteso di 424mila dollari.
Infine Sotheby’s: la single owner auction del 5 aprile, The Modern Image, mette in vendita 59 opere e realizza l’83% di venduto. Una partenza buona che però si infrange, il giorno successivo, su una platea abbastanza freddina che accoglie i 238 lotti in catalogo senza grande coinvolgimento. I risultati migliori sono, ancora una volta, quella di una Trolley-New Orleans di Robert Frank (293mila dollari) e, sempre dello stesso artista, di S.C. (Barber Shop through screen door, McCleanville), battuta per 185mila dollari. La doppia sessione si chiude però con il tasso di vendita più basso tra le tre aste generaliste: 76%.
L’ottima partenza del mercato, non poteva che riflettersi sulla fiducia di operatori e collezionisti che cresce del 1.3% in sei mesi arrivando a 70 punti in una scala – spiegano da ArtTactic, che ha appena pubblicato il suo report sul mercato delle fotografie moderne contemporanee – dove il 50 è già indice di una grande fiducia. Ancora una volta è il segmento contemporaneo a mostrare i segnali migliori con un indice di fiducia cresciuto nell’ultimo semestre del 10.2% arrivando a toccare i 72 punti, contro i 65 di novembre. Il mercato della fotografia moderna, invece, fa registrare una leggera flessione del 2.2% pur rimanendo su livelli eccellenti: 86 punti.
Sul fronte delle aspettative, i dati raccolti dalla società di Anders Patterson mostrano una certa cautela, da parte degli operatori, per il settore moderno: solo il 57% si aspetta una crescita rispetto al 2012 contro il 92% del novembre scorso. Invariato, invece, l’outlook per il contemporaneo con il 33% degli esperti che si attende una crescita e il 67% che è più propenso per una situazione di stabilità. Complessivamente, dunque, il 2013 della fotografia moderna e contemporanea dovrebbe essere un anno estremamente positivo anche se gli operatori intravedono un margine di rischio lievemente maggiore rispetto allo scorso anno: 3.4 per il moderno (era 3.3 a novembre) e 5.8 per il contemporaneo (+2.4% più alto di novembre). In generale, comunque, si tratta di punteggi che situano il mercato della fotografia su livelli di rischio medio-bassi anche se la fotografia contemporanea è ritenuta più rischiosa del 70% di quella moderna.
Anche nel mercato delle fotografie non manca, però, chi ha fatto del rischio il suo mestiere: gli speculatori. Nella terza indagine condotta da ArtTactic, il tasso di speculazione del segmento moderno è cresciuto in sei mesi del 10% e del 4.4% per il contemporaneo. Entrambi i settori, comunque, rimangono su livelli “sostenibili”: su una scala da 1 a 10, dove 1 è il tasso più basso e 10 il più alto, il barometro della speculazione segna 4.4 per la fotografia moderna e 6.1 per quella contemporanea.
Chiudiamo con gli artisti che ispirano la maggior fiducia degli esperti. La Top5 di breve periodo del moderno è composta da. William Eggleston, Edward Weston, Diane Arbus, Richard Avedon e Irvin Penn. Nella fotografia contemporanea, i 5 nomi d’oro sono invece: Edward Burtynsky, Stephen Shore, Hiroshi Sugimoto, Richard Misrash e Sebastiao Salgado. Una classifica che in un anno ha visto Shore passare dal 15° al 2° posto e Sugimoto dal 17° al 3°. Burtynsky, invece, guida la classifica del 2011. Nel lungo periodo gli artisti contemporanei che riscuotono la fiducia degli esperti sono Cindy Sherman, Andreas Gursky, Jeff Wall e Richard Prince. Non ci resta che seguirli per vedere quale sarà la loro performance in questo 2013 che, sul fronte dell’economia globale, si prospetta un po’ meno roseo di quanto non faccia il mercato della fotografia.