Quello del collezionista sembra essere proprio un “mestieraccio”. Costretti a studiare e a tenersi sempre aggiornati sulle nuove tendenze e su tutto ciò che di notabile accade nel mondo dell’arte. Ma quella del collezionista, d’altronde, è una “specie” votata al sacrificio e al rischio. Come se non bastasse la globalizzazione ha ampliato a dismisura l’Impero dell’Arte, “costringendo” i collezionisti ad una estenuante vita nomade attorno al globo. E se tutto ciò è vero, in primo luogo, per i Grandi Collezionisti, non dobbiamo dimenticare che vale anche per i Piccoli.
Per quanto uno decida di non lasciare l’Italia, infatti, almeno un paio di fiere internazionali devono, per forza di cose, essere inserite in agenda. Come anche la visita ad alcuni musei e mostre internazionali.
Collezionare comprende, dunque, uno sforzo intellettuale, economico e organizzativo non da poco ma… parafrasando Ezra Pound, chi l’ha detto che un collezionista debba “soffrire” dalla culla alla tomba? Fortunatamente nessuno! Ed ecco, infatti, che dalla terra di Dante arriva una delle idee più rivoluzionarie per gli amanti dell’arte contemporanea: Go Contemporary! (www.gocontemporary.it) Il primo tour operator italiano dedicato ai collezionisti (e non solo).
L’idea, fresca fresca, è nata dalla mente di una vecchia conoscenza del settore: Leonardo Bressan, giornalista e ex assistente del gallerista fiorentino Sergio Tossi. Un’esperienza, quella presso la Galleria Tossi, che ha permesso a Leonardo di conoscere intere generazioni di artisti contemporanei tra i più promettenti del panorama italiano ed europeo e che gli è valsa l’incarico di responsabile della segreteria organizzativa dell’Ex3, eccellente e sfortunato Centro per l’Arte Contemporanea di Firenze che ha chiuso i battenti nel 2012. Ed è proprio da qui che parte l’avventura di Go Contemporary!, come ha raccontato lo stesso Leonardo Bressan a Collezione da Tiffany…
Nicola Maggi: Dal mondo delle gallerie d’arte a quello del turismo… un bel salto…
Leonardo Bressan: «Beh, in realtà è un ritorno alle origini. La mia formazione di scuola superiore era incentrata proprio sul turismo e sulle lingue, ma poi la mia passione per l’arte contemporanea ha preso il sopravvento e ho accantonato momentaneamente il desiderio di intraprendere una carriera in ambito turistico. La parte più interessante di questa mia nuova esperienza lavorativa, è proprio il fatto di essere riuscito ad unire le due cose dando forma all’idea che “covavo” da tempo, in una formula del tutto nuova ed originale che mi sta dando moltissime soddisfazioni».
N.M. Come è nata l’idea di dar vita ad un Tour Operator dedicato agli amanti dell’arte contemporanea?
L.B.: «Il mercato del turismo, negli ultimi anni, si sta sempre più dirigendo verso alcuni settori di nicchia dove la propensione al viaggio non è dettata da generica curiosità ma da interessi specifici. L’arte contemporanea è sicuramente uno di questi settori, dove si raggruppa un elevato numero di appassionati motivati a viaggiare espressamente per coltivare il proprio interesse. Fondamentale, poi, per lo sviluppo di questo tipo di viaggi è il fatto che negli ultimi anni i luoghi di fruizione dell’arte contemporanea sono cresciuti enormemente, con Fondazioni e nuovi Musei progettati da Archistar che attirano visitatori da ogni parte del globo. Noi possiamo aiutare questi nuovi “nomadi contemporanei”, come amiamo chiamare i nostri viaggiatori, a districarsi nel complicato mondo del turismo culturale».
N.M.: Quello di Go Contemporary! è il primo caso del genere in Italia. Come è stato accolto?
L.B.: «Devo dire che subito dopo il lancio del sito, poche settimane fa, ho ricevuto moltissimi messaggi di stima e di interesse per il progetto, segno che un mercato per questo tipo di viaggi esiste in Italia. I nostri tour si rivolgono a collezionisti, galleristi, artisti o anche a semplici appassionati interessati ad approfondire la conoscenza dell’arte e dei luoghi dove viene creata ed esposta. Visite guidate alle mostre evento del momento, incontri con curatori e artisti locali, ingressi privilegiati alle più grandi fiere d’arte contemporanea, visite di studi d’artista e di collezioni private: i nostri viaggi coprono diversi aspetti tutti ricollegabili alla comprensione e all’approfondimento delle tematiche contemporanee».
N.M.: Quello del collezionista è un “mestieraccio”… sempre in giro per fiere ed inaugurazioni. Cosa proponete ai vostri clienti per rendere più piacevole il coltivare la loro passione per l’arte?
L.B.: «Go Contemporary! rappresenta la soluzione ideale per essere in prima fila ai maggiori eventi dell’arte contemporanea mondiale. Il tutto senza lo stress dell’organizzazione del viaggio: il nostro tour operator offre, infatti, pacchetti tutto incluso con volo, transfer aeroporto/città, sistemazione in hotel di design con prima colazione inclusa, visite guidate ed ingressi in tutti i luoghi visitati, oltre ad un comodo pass di trasporto urbano per poter godere appieno della libertà di spostarsi in città. I nostri tour vengono organizzati in piccoli gruppi di massimo 20 partecipanti, per riuscire a contenere i costi senza perdere di vista la qualità di un servizio personalizzato. E per quanto riguarda le fiere, particolarmente apprezzato dai collezionisti è il fatto che Go Contemporary! offre sempre ingressi Vip ai propri clienti, con tutti i benefit che ne conseguono, facilitando e rendendo sicuramente più gradevole l’ingresso e la visita dei padiglioni espositivi».
N.M.: L’anno è appena iniziato ma i primi appuntamenti importanti per chi segue il mondo dell’arte contemporanea sono già alle porte. A cosa stai lavorando in questo momento?
«Il 2013 di Go Contemporary! si apre con un viaggio a Madrid dal 15 al 17 febbraio in occasione della fiera Arco, grande appuntamento per capire i nuovi trend dell’anno, oltreché per scoprire una capitale spagnola diversa. Nel weekend della fiera infatti, si susseguono inaugurazioni, presentazioni, incontri con artisti in luoghi interessantissimi come il Matadero, centro culturale fiore all’occhiello della cultura contemporanea madrilena. Subito dopo viste le numerose richieste replicheremo il viaggio effettuato lo scorso novembre a Parigi, con la visita al Palais de Tokyo e alla Fondation Cartier. In seguito Berlino, con una bellissima mostra di Martin Honert alla Hamburger Banhof, e a maggio viaggio alla scoperta di Stoccolma, città a torto sconosciuta ai grandi flussi dell’arte contemporanea mondiale ma che ha molto da offrire al visitatore, con piccoli musei e centri d’arte di ricerca davvero interessanti».