A distanza di 11 anni Giorgio De Chirico potrebbe realizzare un nuovo record in occasione dell’asta di Impressionist and Modern Art in programma mercoledì 28 ottobre da Sotheby’s New York, quando sarà battuta la tela Il Pomeriggio di Arianna, realizzata nel 1913 e presentata in catalogo con una stima di 10-15.000.000 di dollari.
Dipinta in un anno chiave per il riconosciumento internazionale di De Chirico, l’opera appartiene ad un ciclo di otto opere dedicato al tema di Arianna che l’artista sviluppa tra il 1912-1913 e che segna un suo netto allontanamento dalla scuola dominante del cubismo a cui aderivano i suoi contemporanei e una rivoluzione nella storia dell’arte che avrebbe alterato radicalmente l’identità modernista.
«È stata Torino – ricorda in merito lo stesso De Chirico – ad ispirarmi tutta la serie di quadri che ho dipinto dal 1912 al 1915. Confesso, in verità, che essi devono molto a Federico Nietzsche, di cui ero allora un appassionato lettore. Il suo Ecce Homo scritto a Torino poco prima di precipitare nella follia, mi ha molto aiutato a capire la bellezza così particolare di questa città».
Il ciclo di Arianna, creando un mondo di enigma e incertezza, al limite tra sogno e realtà, apre alla stagione metafisica di de Chirico che avrà un’enorme influenza sullo sviluppo delle teorie e dell’estetica surrealiste. Il Pomeriggio di Arianna fu riprodotto, peraltro, nel numero del 1926 de La Révolution Surréaliste insieme al testo di Paul Éluard.
«Credo che si stia creando una vera mitologia moderna – dichiarerà André Breton – È compito di Giorgio de Chirico stabilire in modo permanente la sua memoria» .
Come ricordano Matias Julian Nativo e Alessia Prati in un loro articolo dedicato al ciclo di Arianna uscito sulla rivista Engramma lo scorso anno, L’après-midi d’Ariane, è una delle uniche due opere «della serie a citare espressamente nel titolo Arianna».
Il Pomeriggio di Arianna, peraltro, si distingue dalle altre del gruppo per il suo sorprendente formato verticale su larga scala, oltre ad essere l’unica a raffigurare l’emblematica nave del mito di Arianna, Teseo, in partenza dall’isola di Naxos.
Delle otto tele che compondono il ciclo di Arianna, cinque sono conservate in collezioni museali, dal Metropolitan Museum of Art di New York al Philadelphia Museum of Art, mentre tre, compreso il lavoro in asta da Sotheby’s, appartengono a collezioni private.
L’attuale record d’asta di De Chirico è stato stabilito nel 2009 da Il ritornante (1919 circa), proveniente dalla collezione di Yves Saint Laurent e Pierre Berge e venduto da Christie’s per 14,1 milioni di dollari.