E’ considerato il dipinto che segna la prima maturità artistica di David Hockney. Si tratta di Nichols Canyon, opera del 1980 che la casa d’aste Phillips ha rivelato essere tra i top lot della sua 20th Century & Contemporary Art Evening Sale del 7 dicembre a New York dove sarò presentata con una stima attorno ai 35.000.000 $.
Un’opera, quella in asta da Phillps, che segna una transizione fondamentale nell’opera di David Hockney, dalle piscine degli anni ’60 ai più vari paesaggi panoramici californiani. E Nichols Canyon è una vera e propria esplorazione della ricchezza e della bellezza del colore della California.
L’opera sarà in mostra nella sede londinese di Phillips dal 26 ottobre al 1° novembre, per poi volare a Hong Kong e New York.
Partendo dalla sua precedente esplorazione delle piscine e dell’architettura modernista, Nichols Canyon segna l’inizio dei suoi paesaggi panoramici degli anni ’80.
Arrivato per la prima volta in California nel 1963, Hockney acquistò una casa in cima alle colline di Hollywood nel 1978, poco prima di realizzare quest’opera che raffigura le colline come viste dall’alto, ossia dal nuovo punto di vista dell’artista.
Hockney ha creato una composizione fauvista dove ogni tonalità rimane abbastanza isolata in precise campiture, riflettendo la scena vivida che il pittore vede sia davanti a sé che con gli occhi della mente, creando un ambiente caldo e accogliente.
Il Nichols Canyon si trova nella contea di Los Angeles, in California, nelle Hollywood Hills: inizia dall’Hollywood Blvd. all’estremità sud e serpeggia a nord verso i pendii sotto Mulholland Drive.
L’opera, come rivela Angelica Villa dalle collonne di Art Market Monitor, arriva sul mercato per la prima volta e proviene direttamente dalla collezione del suo unico proprietario che l’ha conservato per quasi 40 anni. Ossia dal 1982.
Stando a quanto racconta la Villa, Hockney avrebbe scambiato quest’opera, assieme al doppio ritratto chiamato The Conversation (1980), con un Picasso da 135.000 dollari di proprietà del mercante newyorchese André Emmerich.
Nichols Canyon è stato successivamente incluso in entrambe le retrospettive di Hockney: quella del 1988 al LACMA e la successiva, itinerante, del 2017-18, alla Tate London, al Centre Pompidou di Parigi e al Metropolitan Museum of Art di New York.
Jean-Paul Engelen, vicepresidente e co-responsabile del settore 20th century and contemporary art di Phillps, ha dichiarato: «Nichols Canyon è, senza dubbio, il paesaggio più significativo di Hockney mai apparso all’asta».