Parte II
Dopo aver delineato, nella prima parte, l’evoluzione del mercato e del collezionismo legato al Web 3.0 nel triennio 2020-21-22, vediamo ora il sequel di questo sviluppo nel 2023 e nei primi mesi del 2024.
Nel 2023, il mercato degli NFT ha visto segni di vitalità. In particolare, è stato contrassegnato da un approccio più controllato, meno caotico rispetto all’eccitazione febbrile che ha segnato per gran parte il triennio precedente, e dall’adozione di una maggiore regolamentazione da parte di tutti gli attori coinvolti in questo sistema (aziende, creators, marketplaces, buyers).
In generale quindi si è passati da un’esuberanza iniziale, fomentata anche da acquirenti altamente speculativi attratti dalla liquidità e dalla facile accessibilità di questo mercato, ad una fase potenzialmente più stabilizzata e matura (basti pensare che il trading speculativo ha portato ad un’ascesa delle vendite da $605.000 nel 2019 a oltre $2,9 miliardi nel 2021).
Il volume delle transazioni ha subito un brusco calo a partire dalla fine del 2022, anche in seguito al crollo del prezzo di Ethereum, con un picco nel primo trimestre del 2023 seguito da un declino nel corso dei semestri successivi (NFTGo report).
Ad un andamento più lento del mercato, con una diminuzione della percentuale di acquirenti, si è contrapposta però, nel 2023, una maggiore stabilità e qualità nella produzione di contenuti, diverse attività illecite e speculatorie sono state denunciate, gli stessi compratori sono diventati più cauti nell’investire. Inoltre, grandi aziende ad alta capitalizzazione (per citarne alcune: Luis Vuitton, Sony e McDonald’s) hanno continuato ad orientarsi verso il mondo NFT, finanziando un mercato digitale parallelo a quello tradizionale.
Secondo il report di Art Basel e UBS, rispetto al 2022, si è verificato un calo nella popolarità delle piattaforme online, passando dall’essere la prima scelta per l’acquisto per il 17% dei collezionisti al solo 8% nel 2023. L’analisi delle vendite legate all’arte sulle piattaforme di NFT ha rivelato un’impennata dell’attività nel 2021 e il suo progressivo declino negli ultimi due anni.
Tuttavia, anche se i valori sono diminuiti, si è registrata comunque un’attività considerevole in questi mercati nel 2023, con progetti significativi che hanno caratterizzato l’inizio dell’anno.
Se si guarda ai due segmenti più rilevanti di arte e collectibles/oggetti digitali collezionabili (figurine numerate che raffigurano oggetti, personaggi o animali, solitamente realizzati in serie con migliaia di copie dello stesso soggetto declinato in molteplici varianti, così da rendere ogni pezzo diverso da un altro), gli NFT legati all’arte rappresentavano solo il 12% del valore di questi due segmenti nel 2019, ma entro il 2020 avevano raggiunto il 67%. Tuttavia, dal 2021, i collectibles hanno dominato e nel 2023 hanno raggiunto l’84% per valore rispetto al 16% per l’arte (NFT18.com).
A gennaio 2024, l’80% del volume delle transazioni, è derivato dai collectibles, gli altri segmenti NFT si spartiscono il restante 20%. L’arte rimane al secondo posto, con l’8% delle transazioni. Nonostante il mercato stia mostrando chiari segni di guarigione dalla febbre speculativa, ciò non avviene allo stesso modo per tutti i segmenti. L’arte e i collectibles sono i segmenti che si stanno riprendendo con maggiore visibilità.
Il mese di febbraio è iniziato con il botto per la vendita degli NFT (con un aumento del 25%), segnando una tendenza rialzista del mercato, in concomitanza alla riconquista della posizione leader di Ethereum nello spazio NFT. A febbraio le vendite sulla blockchain di Solana hanno superato la soglia di 5 miliardi di dollari (Medium.com). Collezionisti e investitori si sono riversati sui mercati basati su Ethereum per acquistare, vendere e scambiare asset digitali facendo aumentare la domanda e i prezzi in una vasta gamma di collezioni.
Per il 2024, secondo i report di analisi di mercato, si attente una tendenza verso un continuo e graduale incremento nei volumi di transazioni sia su piattaforme esistenti che su quelle emergenti. Alla crescente maturazione di questo mercato, si prevede una minore volatilità nell’attività.
Le piattaforme consolidate, sulla base delle traiettorie di crescita del 2023, stimano aumenti del 10-25% nei volumi delle transazioni con cifre che potrebbero crescere fino a 300.000 al giorno su base media (NFT Annual Report 2024). Non si attende un ritorno del boom generale e spropositato che ha caratterizzato il 2020-21, ma si aspetta più presumibilmente di vedere movimenti localizzati a determinati segmenti (come l’arte). Non ci sono garanzie che il mercato non subisca nuovi crolli in seguito a nuovi scandali o al fallimento di progetti.
Questo secondo ciclo di vita del mercato NFT probabilmente non ha nulla a che vedere con quello del 2021, ma richiederà tempo e sforzi per stabilizzarsi e nuove iniziative per affermarsi e superare i dubbi e le paure del pubblico in generale. Ci vorrà tempo perché la fiducia si ricostituisca.