Ancora una manciata di giorni e Londra diverrà, per una settimana, il palcoscenico più importante del mondo per il mercato internazionale dell’arte contemporanea. Dal 10 al 14 ottobre prossimi, infatti, la capitale inglese ospiterà l’edizione 2012 della fiera Frieze, le aste di arte italiana del XX secolo, e alcune delle più improntati Evening Sale del secondo semestre.
Dopo un 2011 da record, con 41.000 lotti venduti in tutto il mondo per un fatturato di oltre 1.3 miliardi di dollari contro gli 87.7 milioni del 2010, e un primo semestre 2012 che ha surclassato i risultati eccezionali del 2008, il mercato dell’arte contemporanea sta per vivere uno dei suoi momenti più eccitanti dell’anno. Cinque giorni da capogiro che Collezione da Tiffany seguirà per voi.
Ad aprire le danze, Phillips de Pury che il 10 ottobre ha in programma la prima Evening Sale d’autunno. Nella sede di Howick Place il pubblico potrà contendersi un catalogo di 37 opere d’arte dal valore complessivo stimato tra i 15 e i 22.3 milioni di sterline. Guida la serata: “Big Joy” di Jean-Michel Basquiat offerto con una stima che va dai 2.5 ai 3.5 milioni di sterline. Cifre che fanno il paio con l’altra opera di punta del 10 ottobre: un “Abstraktes Bild” di Gherard Richter datato 1977 e stimato, appunto, tra i 2.5 e i 3.5 milioni. Oltre a questi due lavori, solo altri due pezzi volano sopra il milione: “Watches” di Andy Warhol (1-2milioni) e “GE Short Line & Reading” realizzato in coppia dal fondatore della Factory e da Basquiat (1.2-1.8 milioni). (consulta il catalogo completo)
Nel giorno di inaugurazione di Frieze, 11 ottobre, Christie’s mette all’incanto un catalogo di 64 opere stimate, complessivamente, tra 22 e i 31.4 milioni di sterline. Annunciata come un evento senza precedenti, l’asta di King Street punta sui lavori di tre artisti alla loro prima apparizione in una Evening Sale: Idris Khan, Rebecca Warren e Jonathan Wateridge a cui, recentemente, sono state dedicate importanti esposizioni museali e che rappresentano una nuova generazione di pittori legati al lavoro di Martin Kippenberger – di cui andrà all’asta un importante gruppo di 12 autoritratti su carta, tra cui il lavoro seminale “Untitled (from the series Hand-Painted Pictures)”, e la scultura “Wand Beißen bei Susan” . In catalogo anche il capolavoro concettuale di Gerhard Richter: “5 Türen II” (1.5-2 milioni di sterline). (consulta il catalogo completo)
Il 12 ottobre il testimone passa a Sotheby’s, che mette sul piatto della sua Evening Sale 53 lavori per una stima totale tra i 28.1 e i 38.9 milioni di sterline. A guidare l’asta, ancora una volta, un “Abstraktes Bild” di Richter – datato 1994 e quotato tra i 9 e i 12 milioni – e “RE 9-I” (2-3 milioni) di Yives Klein che caratterizza, peraltro, la copertina del catalogo. Due capolavori a cui si affianca un gruppo di lavori di Andy Warhol provenienti da una importante collezione privata tra i quali spicca un iconico ritratto di Liza Minnelli all’asta con una stima tra l 400mila e le 500mila sterline. Ma i giorni di Frieze, per le due storiche rivali, sono resi ancor più incandescenti dalla concomitanza delle rispettive Evening Sale con i due appuntamenti dedicati all’arte italiana.
Subito prima dell’asta serale dell’11 ottobre, la sede di Christie’s celebrerà l’Arte Povera nella sua Italian Sale. Opera principale dell’appuntamento “Metrocubo d’Infinito” di Michelangelo Pistoletto, in catalogo con una stima tra le 400mila e le 600mila sterline. Uno tra i lavori pioneristici più importanti nati nell’ambito dell’arte povera e proveniente dalla collezione di Graziella Buontempo. Al suo fianco uno straordinario “Concetto Spaziale” di Lucio Fontana, offerto tra i 2.2 e i 2.8 milioni di sterline. L’appuntamento con l’arte italiana presso la casa d’aste di François Pinault vede in tutto 44 lavori messi in vendita per una aspettativa pre-asta che oscilla tra i 14.5 e i 21.2 milioni di sterline. (consulta il catalogo completo)
Sono 33, invece, le opere all’incanto nell’asta 20th Century Italian Art di Sotheby’s, il giorno successivo, con un aspettativa tra i 14.6 e i 19.6 milioni di sterline. Opere di punta: un “Achrome” di Piero Manzoni stimato tra i 2.2 e i 2.6 milioni; una Combustione Plastica di Alberto Burri e un “Concetto Spaziale” di Lucio Fontana, entrambe quotate tra 1.5 e 2 milioni. (consulta il catalogo completo)
Sullo sfondo, la decima edizione di Frieze (11-14 ottobre), una delle più acclamate e influenti kermesse internazionali dedicate all’arte contemporanea. Una fiera che offre la possibilità di conoscere e approfondire il lavoro di alcune delle gallerie più innovative di tutto il mondo, ospitate nella struttura temporanea che, anche quest’anno, è stata disegnata dagli architetti Carmody & Groarke.
Organizzata, come da tradizione, a Regent’s Park, la decima edizione di Frieze presenta, rispetto al passato, una nuova sezione, Focus, lanciata a maggio in occasione di Frieze New York e dedicata alle gallerie nate dopo il 2001 come, ad esempio: Algus Greenspon (New York), Casas Riegner (Bogotà), Jessica Bradley Art + Projects (Toronto), Chatterjee & Lal (Mumbai), Chert (Berlino), Dépendance (Bruxelles), One And J. Gallery (Seul) e RaebervonStenglin (Zurigo). Le gallerie presenti nella sezione Focus avranno la possibilità di esporre tre artisti. Altra novità di Frieze 2012: Frieze Masters, una nuova fiera che offre una prospettiva contemporanea sull’arte storica.
Di grande interesse anche Frame, la sezione della fiera dedicata alle gallerie nate meno di sei anni fa e selezionate sulla base dell’artista (uno solo) proposto per il proprio stand. Questi alcuni degli artisti che saranno presenti all’interno di Frame: Bani Abidi presso lo stand della galleria Experimenter (Kolkata); Xavier Antin da Galerie Crèvecoeur (Parigi); Carolina Caycedo da La Central (Bogotà); Lukas Jasansky & Martin Polak da SVIT (Praga); Mike Kuchar alla François Ghebaly Gallery (Los Angeles); István Csákány da Kisterem (Budapest) e Lucas Blalock da Ramiken Crucible, (New York). Su 21 gallerie che hanno ottenuto l’accesso alla sezione Frame, ben 16 sono alla loro prima partecipazione alla fiera di Londra che, complessivamente, ospiterà 175 espositori provenienti da 35 paesi diversi tra i quali: Argentina, Cina, Colombia, Ungheria, India, Korea e Sudafrica.
Completano l’offerta di Frieze: Frieze Projects , curata da Sarah McCrory, che quest’anno comprende cinque progetti per altrettante opere site-specific che saranno realizzate da Thomas Bayrle, Aslı Çavuşoğlu, DIS rivista, Grizedale Arte / Yangjiang Group e Joanna Rajkowska; nonché il Premio Emdash, che ogni anno permette ad un artista emergente che lavora al di fuori del Regno Unito di presentare un nuovo lavoro a Frieze. Frieze Film, curato sempre da Sarah McCrory, che vedrà cinque artisti realizzare cinque nuovi lavori appositamente commissionati per l’occasione: Bertrand Dezoteux, Patricia Esquivias, Jimmy Merris, John Smith and Wu Tsang & Nana Oforiatta-Ayim. Infine: il programma dei Frieze Talks.
La settimana londinese inaugura, ufficialmente, il secondo semestre del mercato dell’arte contemporanea, anticipato, come da tradizione, da due fuori stagione newyorkesi che, pur avendo passato il test, non hanno fatto registrare risultati eclatanti: l’asta First Open di Christie’s e Under the Influence di Phillips de Pury.
La First Open, andata in scena il 19 settembre scorso nella sale room di Rockfeller Plaza, presentava un catalogo di 244 opere provenienti, in larga parte, dalla collezione dell’inventrice del “bianchetto” Bette Graham e dalla raccolta del celebre avvocato, ormai in pensione, Alan Dershowitz. Un primo appuntamento che si è chiuso con un totale di 8.4 milioni di dollari e un tasso di vendita del 72% in lotti e dell’82.5% in valore. Il buon risultato ottenuto da Christie’s è stato guidato da Yayoi Kusama che, complice la retrospettiva in corso al Whitney Museum of American Art, ha visto il suo “Infinity Net” raddoppiare le stime pre-asta per attestarsi sul milione di dollari. Mentre la “Spider Home” di Louise Bourgeois è stata battuta per più di 566mila dollari. Ma, ancora una volta, l’artista che ha superato più di tutti le aspettative della casa d’aste è stato Jean-Michel Basquiat: in catalogo “Tyranasaurus Rex” un suo pastello del 1986 stimato tra i 60 e gli 80mila dollari e venduto per 278.5mila dollari. Un nuovo record d’artista che crea grandi aspettative per il dipinto che sarà messo all’incanto a novembre con una stima pre-asta di circa 20milioni di dollari.
Da Rockfeller Plaza a Park Avenue. Dopo il debutto di Christie’s è stato il turno di Phillips de Pury con la sua Under the Influence che ha realizzato circa 4.2 milioni di dollari, un totale ben lontano dai 7.2 milioni realizzati a marzo ma con ottimi tassi di vendita: 79% in lotti e 90%in valore. Vari i record d’asta tra cui quello realizzato da “Taffy Forrest “di Will Cotton, battuto per oltre 272mila dollari contro i 200 della stima iniziale, o quello di “Landslide” di Helliot Hundley venduto a 158mila dollari, ben tre volte la stima iniziale.