Con la recente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 novembre 2021, è possibile analizzare in maniera più puntale la disciplina agevolativa per le piccole e medie imprese creative.
In particolare, il decreto ha individuato la ripartizione della dotazione finanziaria del Fondo di 40 milioni, le tipologie di interventi nonché le modalità e i criteri per la concessione delle agevolazioni.
I soggetti beneficiari possono essere sia le micro, piccole e medie imprese operanti nel settore creativo, già costituite alla data di presentazione della domanda di agevolazione che le persone fisiche che intendono costituire una impresa creativa, purché la costituzione avvenga entro 60 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
Per la definizione dei soggetti rientranti nella disciplina è possibile indicare la società che svolgono attività dirette allo sviluppo, alla creazione, alla produzione, alla diffusione e alla conservazione dei beni e servizi che costituiscono espressioni culturali, artistiche o altre espressioni creative.
Più in dettaglio possono far riferimento le attività relative all’architettura, agli archivi, alle biblioteche, ai musei, all’artigianato artistico, all’audiovisivo, compresi il cinema, la televisione e i contenuti multimediali, al software, ai videogiochi, al patrimonio culturale materiale e immateriale, al design, ai festival, alla musica, alla letteratura, alle arti dello spettacolo, all’editoria, alla radio, alle arti visive, alla comunicazione e alla pubblicità.
Le tipologie di aiuti e le spese ammissibili
Per quanto concerne le tipologie di agevolazioni, è possibile far riferimento a due grandi capitoli di intervento:
– da un lato agevolazioni dirette, sotto forma di contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero, per promuovere la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle PMI dei settori della cultura e dell’arte, della musica e dell’audiovisivo.
– dall’altro contributi indiretti, tramite voucher a favore di imprese di altri settori produttivi per l’acquisizione di servizi specialistici erogati da imprese creative.
Le agevolazioni coprono fino all’80% delle spese ammissibili fino ad un massimo di 500 mila euro, nella misura del 40% sotto forma di contributo a fondo perduto e della restante quota del 40% sotto forma di finanziamento a tasso zero, della durata massima di 10 anni.
Con riferimento alle spese agevolabili è possibile impiegarle in impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa, acquisto di brevetti o di relative licenze d’uso.
Ripartizione delle risorse finanziarie e modalità di presentazione della domanda
Per quanto concerne la dotazione finanziaria disponibile ammonta a 40 milioni di euro, il decreto ministeriale ha previsto la seguente destinazione:
– 28 milioni per la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese creative;
– 10 milioni per la promozione della collaborazione tra imprese creative e soggetti operanti in altri settori;
– 2 milioni per ulteriori misure di sostegno al sistema imprenditoriale del settore creativo.
La gestione dell’intervento agevolativo è affidata a Invitalia, che curerà gli adempimenti amministrativi e tecnici relativi agli interventi.
Per poter presentare la domanda sarà necessario però attendere un successivo decreto direttoriale con la definizione dei termini e le modalità di presentazione. Sul punto è già possibile evidenziare come le stesse dovranno essere compilate esclusivamente per via telematica, utilizzando la procedura informatica che sarà messa a disposizione in un’apposita sezione del sito internet di Invitalia.