Sotheby’s chiude con un totale di 391.164.375 $ e l’88% dei lotti venduti, la prima serata di aste della Marquee Week di novembre a New York. Protagonista assoluto di questa nuova pagina di mercato, Piet Mondrian con l’opera Composition No. II del 1930, venduta ad un collezionista asiatico per un prezzo di martello di 48.000.000 $.
Cifra che sale a 51 milioni di dollari con il buyer’s premium e segna un nuovo record per il co-fondatore del Neoplasticismo a più di sette anni dal precedente primato, che era stato realizzato da Christie’s New York il 14 maggio 2015 con l’opera Composition No. III, with Red, Blue, Yellow, and Black (1929), venduta all’epoca per un hammer price di 45.000.000 $ (50.565.000 $ buyer’s premium incluso). Ma procediamo con ordine.
La serata di Sotheby’s si è aperta con l’eccezionale catalogo dell’asta The David M. Solinger Collection che compredeva 23 lotti appartenuti al potente avvocato newyorkese ed ex presidente del consiglio del Whitney Museum of American Art, scomparso il 29 ottobre 1996. Un insieme di capolavori andato letteralmente a ruba, per una vendita “white glove” del valore complessivo di 137.863.700 $ che conferma, ancora una volta, l’indiscutibile fascino di queste aste single owner.
Un risultato eccellente che supera ampiamente le aspettative (stima pre-asta 86.7-118 milioni di dollari) e raggiunto con il 61% delle opere venduto oltre la stima massima. Tra i risultati più importanti, quelli realizzati da Trois hommes qui marchent di Alberto Giacometti – che David M. Solinger vide per la prima volta durante una visita allo studio dell’artista nel 1951 -, venduto a un acquirente in sala per 30.2 milioni di dollari dopo sette minuti di competizione.
E’ passato di mano per 33.6 milioni di dollari, invece, il Collage del 1950 di Willem de Kooning, completo di puntine da disegno e pezzi di carta strappata che illustrano il processo creativo dell’artista, proposto al lotto 10. Mentre Femme, étoiles di Joan Miró – dipinto nel giorno che segnò la fine della seconda guerra mondiale – è stato venduto per 17.8 milioni di dollari.
Da citare, poi, l’eccellente performace di Sixteen Black with a Loop di Alexander Calder, per il quale si sono confrontati accesamente ben otto offerenti e che è stato venduto ad un collezionista asiatico per 8.5 milioni di dollari, cifra che doppia la stima massima in catalogo.
Subito dopo l’asta dedicata alla collezione di David M. Solinger, è andata poi in scena la già citata Modern Evening Auction guidata, come detto, da Composition No. II (1930) di Piet Mondrian e dai lavori provenienti dalla William S. Paley Collection che hanno totalizzato più di 47 milioni di dollari, contribuendo in modo significatico al totale finale dell’asta che si è conclusa con un fatturato di 253.300.675 $.
Tra le aggiudicazioni più importanti, oltre al record di Mondrian, sono da segnalare i 37.1 milioni di dollari realizzati da Guitare sur une table (1919) di Pablo Picasso – divenuta una delle opere cubiste dell’artista andaluso più prezione mai passate sul mercato – e i 14.1 milioni raggiunti dal Portrait de Romana de la Salle di Tamara de Lempicka del 1928, seconda miglior aggiudicazione di sempre per l’artista polacca. Record, infine, per Elaine de Kooning, al secolo Elaine Marie Catherine Fried, che ha visto il suo Charge del 1960 passare di mano per 1.071.000 $.
Stasera il calendario della Marquee Week di New York prosegue con la 20th Century & Contemporary Art Evening Sale di Phillips che nella sua sede al 432 di Park Avenue metterà all’incanto 46 lotti per quello che è il catalogo più prezioso di tutta la sua storia e dal quale ci si aspetta di realizzare un fatturato superiore ai 118 milioni di dollari. A guidare la vendita: Untitled dalla suite di dipinti Bacchus eseguiti tra il 2003 e il 2008 da Cy Twombly (lotto 8, stima: 35-45.000.000 $).