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VDA Award 2025

del

L’arte digitale protagonista del presente e del futuro

Torna per la sua seconda edizione il Var Digital Art Award (VDA Award), il premio biennale promosso da Var Digital Art by Var Group, che per primo intende raccontare le tendenze dell’arte digitale in Italia. Non si tratta di un semplice concorso ma di un vero e proprio osservatorio che vuole individuare, valorizzare e far conoscere le molteplici connessioni tra arte, digitale e nuove tecnologie in ambito nazionale e internazionale.

In un’epoca in cui intelligenza artificiale, realtà aumentata, ambienti immersivi e blockchain stanno trasformando profondamente la nostra quotidianità, l’arte digitale non è più un linguaggio di nicchia: è diventata una delle chiavi interpretative più efficaci del presente e uno strumento potente per immaginare il futuro. È proprio in questo contesto che si inserisce il VDA Award 2025, con l’obiettivo di esplorare i nuovi linguaggi visivi del nostro millennio, mappando tendenze, sfide e visioni attraverso il lavoro di dodici artisti scelti per l’originalità e il valore delle loro ricerche. 

La selezione è curata da un comitato scientifico di chiara fama e competenza, coordinato dal direttore artistico Davide Sarchioni. Accanto a lui, Cesare Biasini Selvaggi, curatore e direttore editoriale di Exibart; Ivan Quaroni, critico d’arte esperto di Pop Surrealism e Crypto Art; Gemma Fantacci, giovane curatrice attiva nel campo del gaming e della user experience e Serena Tabacchi, fondatrice del MoCDA e figura di riferimento dell’arte phygital in Italia. Insieme, questi esperti hanno tracciato un percorso selezionando dodici voci tra le più significative della scena digitale contemporanea.

Tra gli artisti in gara emergono Auriea Harvey, pioniera della Net Art; Daniele Di Donato, sperimentatore del 3D; Giovanni Motta, con la sua estetica neopop e onirica; Matteo Mauro, artista siciliano di base a Londra, che ibrida incisione classica e algoritmi generativi, dando vita a opere che reinterpretano la tradizione con strumenti contemporanei, sperimentando anche con la blockchain; Martina Menegon, nota per le sue installazioni glitchate e ambienti digitali immersivi e Fabio Giampietro, considerato uno dei precursori dell’arte immersiva, grazie alle sue installazioni che fondono tradizione pittorica e realtà virtuale. Accanto a loro, nuovi talenti come Pascal Greco, regista e fotografo, che esplora l’intersezione tra fotografia, estetica dei videogiochi e sperimentazione digitale, Manuel Gardina, che integra l’arte visiva tradizionale con le tecnologie digitali, la programmazione e gli effetti speciali; Niro Perrone che attinge alla propria quotidianità e alla cronaca per costruire narrazioni surreali e dissacranti e Lorenza Liguori, visual designer e 3D artist. Il duo concettuale The Cool Couple che riflette sulle interconnessioni tra le attività legate alla tecnologia e la crisi climatica con un approccio multidisciplinare e critico; e il duo romano Quiet Ensemble, fondato da Fabio Di Salvo e Bernardo Vercelli, che indagano il dialogo tra natura e tecnologia.

Ciascuno di loro presenterà un’opera screen-based, già edita o concepita appositamente per l’occasione. Si tratta di vere e proprie finestre aperte su un panorama artistico in fermento, dove si intrecciano temi cruciali come identità fluide, relazioni uomo-macchina, ecologie artificiali e memorie sintetiche. 

Le opere saranno visibili online a partire dal 9 luglio, ma l’evento clou sarà il 23 e 24 ottobre al Palacongressi di Rimini, durante l’evento Z!ng – Zone of Innovation and Growth, l’appuntamento annuale di Var Group dedicato alla trasformazione digitale. In questa occasione, quattro dei dodici artisti finalisti presenteranno le loro opere in un’area immersiva dedicata, dove il pubblico e la giuria avranno la possibilità di votare l’opera vincitrice della seconda edizione del premio. 

Z!ng, d’altronde, non vuole essere un soltanto un evento ma un laboratorio attivo, una piattaforma dove impresa, arte e tecnologia si contaminano per generare valore condiviso. Attraverso keynote, sessioni interattive e confronti tra esperti, Z!ng rappresenta oggi un punto di riferimento per chi desidera essere protagonista del cambiamento. È un’occasione per esplorare il potenziale dell’intelligenza umana, artificiale e collettiva, in un’ottica di crescita condivisa.

In questo contesto, il VDA Award 2025 assume un ruolo chiave: non solo valorizza i talenti più visionari, ma fornisce una lettura critica e ispirata del nostro tempo, mettendo l’arte digitale al centro di un discorso culturale, sociale ed economico sempre più rilevante. Secondo le più recenti stime di mercato di ArtTactic, il comparto dell’arte digitale – NFT compresi – ha infatti registrato una crescita che ha superato il miliardo e mezzo di dollari nel 2022 e un’espansione prevista oltre il 10% annuo, l’arte digitale si impone anche come asset strategico per l’innovazione d’impresa e lo sviluppo sostenibile. Al di là dei numeri, l’impatto dell’arte digitale si misura anche nell’ambito dell’innovazione d’impresa e della trasformazione culturale: aziende che integrano progetti artistici nei propri processi registrano una crescita misurabile in termini di innovazione, reputazione e attrattività. 

Var Group dimostra così una visione lungimirante, capace di immaginare un ecosistema in cui arte, business e tecnologia non siano compartimenti stagni ma forze convergenti. VDA Award, con la sua capacità di catalizzare talenti, riflessioni sul presente e sul futuro, si conferma un termometro creativo del nostro tempo capace di ispirare e trasformare.

Alice Telesco
Alice Telesco
Laureata in Archeologia e Storia dell’Arte con una tesi magistrale dal titolo “Arte 3.0: Crypto Art, Blockchain, NFT” è stata ammessa, durante l’ultimo anno di laurea, al Corso di Alta Formazione “Art Market Professionals. Competenze e carriere per il mercato dell’arte” cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo. Al termine degli studi ha svolto un tirocinio presso Cinello S.r.l, società specializzata in arte digitale, impegnata nella promozione e nella valorizzazione del patrimonio artistico, su scala nazionale e internazionale. Attualmente lavora nell’area marketing, vendite ed eventi del Teatro Manzoni di Milano.

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