Tutto pronto per le aste autunnali di arte contemporanea in quel di New York. Dopo l’andamento non brillantissimo nelle sale room di Londra, l’arte italiana torna protagonista del mercato con alcuni gioielli a firma dei nostri maggiori artisti del Novecento inseriti nei cataloghi della prossima settimana. Un test importante su un mercato non sempre molto generoso nei confronti dell’arte italiana che in questa sessione è guidata dal capolavoro di Alberto Burri che sarà battuto il 15 novembre prossimo da Phillips e a cui abbiamo dedicato un articolo tempo fa. Ma vediamo quali sono i top lot, italiani e non, che andranno sotto il martello a metà novembre.
Da Sotheby’s l’oro di Fontana è bello come il sole
Si comincia il 14 novembre con Sotheby’s che aprirà i giochi della sua Contemporary Art Evening Sale con una selezione di capolavori provenienti dalla collezione di David Teiger, per passare poi ad una serie di lavori iconici a firma di Gerhard Richter, del quale viene proposto un monumentale Abstraktes Bild valutato attorno ai 30 milioni di dollari e che appare in pubblico per la prima volta in 30 anni; di Jean-Michel Basquiat, tra i quali spicca Untitled (Pollo Fritto) del 1984 presentato con una stima in eccesso di 25 milioni. E poi Jasper Johns, Christopher Wool, David Hockney e una serie di lavori di Georgia O’Keeffe, i primi ad essere offerti in un’asta serale di arte contemporanea.
65 lotti preziosissimi dove, per l’Italia, abbiamo un Concetto Spaziale eseguito in metallo dorato appartenente alla serie degli Olii di Lucio Fontana. Un’opera che incarna alla perfezione l’essenza stessa del lavoro del padre dello Spazialismo che dietro, come di consueto, ha posto una delle sue iscrizioni: l’oro è bello come il sole. Proveniente dalla collezione di Judith E. Neiesser, che l’aveva acquistata nel 2004 dal dealer newyorchese Anthony Grant, questo Concetto Spaziale è datato 1964 ed è presentato in catalogo al lotto 12 con una stima di 1.5-2 milioni di dollari. In passato è stato esposto, tra le altre occasioni, anche nella retrospettiva che il Centre Georges Pompidou dedicò a Fontana tra il 1987-1989.
A far compagnia a questo lavoro, un Untitled di Rudolf Stingel datato 2012 e presentato al lotto 53 con una valutazione di 1.2-1.8 milioni di dollari. E opere italiane non mancano neanche nella Day Sale del 15 novembre, dove troviamo un rilievo su carta di Enrico Castellani del 1965 (lotto 123, stima: 30-40.000 $), una Sfera di Arnaldo Pomodoro (lotto 279, stima: 120-180.000 $), Rudolf Stinge (lotto 488, stima: 40-60.000 $).
Alberto Burri è l’Italiano di Christie’s
Tocca ad Alberto Burri tenere alta la bandiera dell’arte italiana nella Grande Mela all’interno della catalogo della Post-War & Contemporary Art Evening Sale di Christie’s del 15 novembre che presenta un’eccezionale selezione di opere di alcuni dei nomi più importanti dell’arte del XX secolo, accanto a dipinti di alcuni dei più ecclamati artisti contemporanei di oggi. A partire dall’iconico ‘pool painting’ di David Hockney al lotto 9C – Portrait of an Artist (Pool with Two Figures) del 1972 – che la casa d’aste si attende di vendere per una cifra attorno agli 80 milioni di dollari e che potrebbe stabilire il nuovo record d’asta per l’artista inglese, attualmente a quota 28 milioni $.
Ma tra i top lot, oltre a questo lavoro che secondo indiscrezioni proverrebbe dalla collezione del miliardario Joe Lewis, troviamo il sontuoso Untitled (Rust, Blacks on Plum) di Mark Rothko (lotto 18C 35-45.000.000 $) e il capolavoro di Francis Bacon, Study of Henrietta Moraes Laughing (lotto 6C, stima: 14-18.000.000 $). Esposti accanto a dipinti monumentali di Helen Frankenthaler. Fino alle opere provenienti dalle collezioni di François e Susan de Menil e quella di Harry W. e Mary Margaret Anderson che completano questa attesissima asta composta da 50 lotti.
E’ questo, in estrema sintesi, il contesto prezioso in cui si presenta sul mercato Bianco Plastica M1 del 1962, esempio fondamentale dei primi esperimenti di Alberto Burri con la fusione e la plasmatura della plastica per creare composizioni che andavano oltre la pittura in un periodo in cui questo medium godeva di uno dei suoi periodi di massimo splendore. Acquista dall’attuale proprietario alla Dominique Lévy Gallery – che lavora stabilmente con l’opera di Burri – questo lavoro è presentato al lotto 23C con una stima di 4-6.000.000 $. Qualche italiano anche nelle sessioni del giorno dopo (16 novembre), da Arnaldo Pomodoro, di cui la mattina, al lotto 661, troviamo Disco III, Maquette con una stima di 300-500.000 $. Mentre nella sessione pomeridiana abbiamo uno specchiante di Michelangelo Pistoletto del 1973: Uomo dal cappello giallo e verde (lotto 831, stima: 400-600.000 $)e due lavori di Rudolf Stingel.
Occhi puntati su Phillips per il nuovo record di Burri
Come avevamo già scritto a settembre, la star italiana delle aste newyorchesi della prossima settimana sarà Grande legno e rosso, il capolavoro di Alberto Burri che potrebbe infrangere il precedente record dell’artista di Città di Castello e inserito nel catalogo della prossima Evening Sale di 20th Century & Contemporary Art di Phillips che si terrà il 15 novembre. Esposta per la seconda volta in pubblico in occasione della grande retrospettiva che ormai tre anni fa il Guggenheim dedicò a Burri ed eseguita nel 1957-1959, l’opera è rimasta nella stessa collezione privata per oltre cinquant’anni, ossia da quando fu comprata dalla famosa Galleria La Tartaruga di Roma, poco dopo la sua prima esposizione nel 1957.
Valutato tra i 10 e 15 milioni di $ il capolavoro è adesso pronto a battere il record d’asta di Burri attualmente fissato a 11.549.600 $ (13.150.663 $ compreso il Buyer’s Premium). Fu realizzato con l’opera Sacco e Rosso del 1959 in occasione della Contemporary Art Evening Auction di Sotheby’s del 10 febbraio 2016 a Londra. Un risultato storico per il nostro artista; l’unica volta in cui ha superato quota 10 milioni. Monumentale e coinvolgente per le dimensioni, il Grande legno e rosso di Alberto Burri si estende per 2.5 metri di larghezza ed è uno dei primi lavori in cui Burri introduce la combinazione di legno e fuoco, ponendolo quindi all’avanguardia nella sua produzione.
Accanto a questo favoloso lavoro di Burri, anche Giorgio Morandi, presente nel catalogo della Evening Sale al lotto 31 con una Natura morta del 1930 valutata 600-900.000 $. Ma il giorno prima, durante la day session di 20th Century & Contemporary Art incontriamo anche un lavoro di Carol Rama del 1970: La guerra è astratta (lotto 175, stima: 70-100.000 $).