Chiusi in isolamento sociale nelle proprie abitazioni come (quasi) tutti a causa del coronavirus, 9 artisti da tutto il mondo si uniscono e fanno, grazie alla rete e ai social network, quello che fino a qualche tempo fa era semplicemente impossibile solo immaginare: un’opera d’arte collettiva che consiste nell’aprirsi agli altri e nel donare. Aprire i propri studi agli occhi di un pubblico senza confini mentre eseguono un’opera d’arte che poi doneranno per un’asta in live streaming.
Gli oggetti in asta saranno 9, ma l’azione in sé, l’idea, lo sforzo collettivo, sarà la vera e propria opera d’arte. C’è da augurarsi che queste nove opere possano essere acquisite da un museo o da un collezionista e mantenute insieme per il futuro in un luogo a memento di quanto sta succedendo, della fragilità del nostro sistema e della forza dell’amore che ci unisce.
Art4Breath, questo il nome dato all’iniziativa, si concluderà in un’asta (sul canale di online di Artprice) il cui ricavato andrà totalmente destinato all’acquisto di dispositivi respiratori per 4 ospedali nel mondo in prima linea nella lotta contro il coronavirus (in Europa, negli Stati Uniti, in India e in Africa), mantenendo come punto di forza l’ideale di una sola nazione umana, senza frontiere.
Art4Breath è stata ideata ed è curata da Marco Guglielmi Reimmortal e 11HellHeaven Gallery (con sedi a Roma e Miami) con due testimonial d’eccezione, il Prof. Antonio Giordano, patologo e genetista, presidente della Sbarro Health Research Organization, conosciuto per la scoperta del gene Rb2/p130, un soppressore tumorale e Mario Boselli, Presidente Onorario della Camera Nazionale della Moda Italiana.
Gli artisti, che in live streaming dai propri studi in America, Asia e Europa, permetteranno la visualizzazione in diretta della creazione della loro opera d’arte che andrà in asta, uniti in questo sforzo collettivo sono: Marco Guglielmi Reimmortal, Herman Normoid, Bansri Chavda, Malena Mazza, Romanho, Pietro Campagnoli, Antonio Sammartano, Luca Lionello e Carlo D’Orta.
Il live streaming sarà trasmesso (e pubblicato) sul canale Art4Breath su Youtube.com (https://www.youtube.com/channel/UCh1mUkIHDguVkPUp6qHzMOA ) e su Instagram @Art4breath.
L’asta si terrà l’11 maggio, fino al 13, online sulla piattaforma di Artprice.com.
Il sito internet dedicato all’evento, in cui è già da ora possibile trovare tutte le informazioni si trova all’indirizzo https://art4breath.org
ARTISTI
Marco Guglielmi (Reimmortal) è artista visivo e performer, videomaker e sound designer. Ha oltre trentacinque anni di esperienza nel campo della ricerca sperimentale sui suoni. Marco inizia a lavorare nel montaggio/registrazione digitale/analogico a metà degli anni ’80, essendo un pioniere in Italia. Nell’ultimo decennio, si concentra sulle arti performative e visive, creando sculture e installazioni di arte informale segnate dalla confluenza di tutti i media e da un forte atteggiamento sperimentale. Ora ha un ruolo da protagonista nella scena delle avanguardie italiane.
Herman Normoid inizia a dipingere nella sua piena maturità, raggiungendo immediatamente alti livelli, specialmente nella pittura informale e neo-espressionista. Nel 2007 ha fondato la corrente artistica del Volumismo e ne ha curato il Manifesto. Essendo riservato, ha scelto di presentarsi solo attraverso un logo e un motto – “Orgoglioso di essere obsoleto” – che denuncia il suo spirito ironico e il grande rispetto per l’arte dei maestri del passato.
Bansri Chavda è una pittrice indiana che vive e lavora a Mumbai. Vede se stessa come “una narratrice del mondo che parla di noi”, sollevando le domande rilevanti sulla vita, l’anima e la consapevolezza. L’arte – come la meditazione – è un mezzo per immergersi in se stessi. “La mia arte è come un mantra dato dal mio maestro – ama, vivi, ridi, dona!”.
Malena Mazza è fotografa di moda a New York, London, Paris, Madrid and Milan. Collabora con giornali e riviste quali Amica, Anna, Biba, Casa Amica, Case da Abitare, Centurion, Citizen K,Cosmopolitan, D di Repubblica, Departure, Elle, Glamour, Harpers Bazaar America, Interni, Io Donna, Kidswear, Label, Marie Claire, Max, New Woman, Nest, Pap Magazine, Playboy Italia, SimplyCity, Sportweek, Spoon, Surface, Sport&Street, Style,Tell, Urban,Vogue Gioiello,Vogue Pelle,Vogue Sposa,Vogue Bambino,Vogue Italia.
Romanho nasce a Santiago del Cile, e oggi risiede a Dallas. La sua arte ha una forte influenza africana di cui è molto orgoglioso. La sua tecnica è una procedura unica su carta di giornale trattata con corteccia, radici e fiori che combinano il cubismo bidimensionale con il ritratto fotografico tridimensionale.
Pietro Campagnoli ha la sindrome di Asperger, una forma di autismo che gli ha dato un alto QI. ma pessime capacità relazionali. Al liceo ha sempre avuto problemi a comprendere i pensieri dei suoi compagni di classe e come relazionarsi con loro. Con le sue sculture crea calchi con coperte, bagnate di gesso, posizionandole su corpi viventi e aspettando che si solidifichino. In questi calchi cerca di riprodurre la forma dell’essere umano, come una fotografia dei corpi. Le sue opere non hanno mai volti definiti, perché gli è impossibile capire le emozioni delle persone, a causa della sua sindrome. Sono sempre vuoti, perché il corpo interno si è evoluto ed è scomparso e la “busta” rimane, come una crisalide.
Antonio Sammartano è un artista multidisciplinare che lavora con pittura, installazioni e fotografia. Ha studiato architettura a Firenze e arte a Milano presso l’Accademia di Brera. È il fondatore della Biennale di Arte Contemporanea di Trapani in Sicilia e della Galleria Magazzini dell’Arte di Trapani, del MagnetikZone Contemporary Art Project, dell’International Association Art Process (Roma – Dublino). Vive e lavora a Milano e in Sicilia, dove ha insegnato arte all’Accademia di Belle Arti di Trapani.
Il talento di Luca Lionello non può essere ristretto in un solo territorio. È musicista, compositore di recital e opere teatrali, illustratore di anatomia professionale e fotografo. Nella sua carriera da freelance per il prestigioso Condé Nast (Uomo Vogue, Maison et Jardin, Vogue Italia, Casa Vogue) ha fotografato praticamente tutto: ritratti, cibo, interior design, architettura, gioielli. Nel 2015 ha iniziato a lavorare sulla “sincronicità”: intaglio a mano di mosaici fotografici 3d, basato su memorie fotografiche di famiglia e sulle foto di città e paesaggi. Ora si dedicato a “Pavimenti”, una ricerca sul cemento, sull’asfalto e sui marciapiedi della strada con l’obiettivo di “codificare l’interminabile genoma della nostra esistenza, scritto sulla terra su cui camminiamo”.
Carlo d’Orta, fotografo da oltre 40 anni, si è evoluto da un approccio documentaristico iniziale a scatti di ispirazione astratta o metafisica/surrealista. Si concentra sulle forme essenziali e sulle combinazioni geometriche prodotte dalle strutture architettoniche intrecciate nelle nostre città (serie “Biocities”) o dai riflessi sulle finestre dei grattacieli (serie “Vibrations”).