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dal 2012 il primo blog dedicato al collezionismo d'arte.

Scegliere e acquistare un’opera: alcuni consigli di base

del

De gustibus non est disputandum dicevano i latini e per questo motivo nei post di Collezione da Tiffany non troverete mai consigli per gli acquisti, ma solo consigli per acquistare arte nel pieno rispetto del motto che ho scelto per questo blog: Come collezionare arte contemporanea e vivere felici. Il collezionismo, ad di là di tutte le regole, deve essere un’esperienza personale in cui a guidarci è il nostro Io più intimo, opportunamente educato e allenato. Ognuno, poi, ha il suo gusto personale e in base a quello creerà la sua collezione. Sono fermamente convinto, infatti, che il rischio maggiore che debba correre un collezionista, o anche un acquirente saltuario, sia sostanzialmente quello di mettersi in casa una cosa che gli piace.  Perché il vostro acquisto d’arte sia un’esperienza piacevole è necessario, però, che prendiate alcune precauzioni. Ecco quindi un breve vademecum che speriamo possa aiutarvi nei vostri primi passi nel mondo del collezionismo.

#1 Frequentate il mondo dell’arte: può sembrare banale, ma è una cosa fondamentale. Prima di iniziare a pensare all’acquisto di un’opera iniziate a frequentare le fiere d’arte, le gallerie (magari durante i vernissage, quando è un po’ meno imbarazzante) e valutate anche di entrare a far parte di qualche gruppo di giovani collezionisti. Insomma cercate di prendere confidenza con il mercato, con la sua offerta d’arte e dei prezzi degli artisti storicizzati e dei giovani, così da farvi un’idea. E visto che ci siete date un’occhiata anche ai cataloghi  delle case d’asta: le stime vi possono dare dei parametri utili per valutare se il prezzo di un lavoro è in linea con il mercato o esagerato.

#1 Siate realistici:  Comprare un’opera d’arte, per quanto economica possa essere, è sempre un’acquisto importante. E se non siete Paperon de’ Paperoni è bene stabilire, fin dall’inizio, quanto ci si può permettere di spendere, così da capire cosa possiamo acquistare ed evitare brutte delusioni. E ricordatevi, comunque, che le opere d’arte, come ogni cosa, si possono comprare anche a rate!

#2 Attenti alle mode: «There ain’t no guru who can see through your eyes», cantava John Lennon nel lontano 1970. Una frase che vi consiglio di tenere bene a mente: fatene la vostra regola sia che vogliate comprare arte in modo saltuario sia che, nel tempo, decidiate di creare una collezione, grande o piccola che sia. L’opera da acquistare è sempre quella che vi fa innamorare di sé e non quella che va di “moda” in una determinata stagione. Seguire le mode, nella  maggior parte dei casi, porta a pagare di più quello che in altri momenti si poteva avere a prezzi decisamente più ragionevoli: questo sia che si parli di artisti storicizzati che di emergenti sulla cresta dell’onda. Cercate di sviluppare un vostro gusto e ogni volta che trovate l’opera che vi piace domandatevi se siete disposti a pagare quella determinata cifra o se vi sembra troppo.

#3 comprate arte e non “brand”: questo terzo consiglio è strettamente legato al precedente. Oggi va molto di moda parlare di arte come di un ottimo investimento, ma comprare arte per soldi è la cosa più sbagliata che potreste fare. In primo luogo perché, nella maggior parte dei casi, il vero investimento è la collezione; secondariamente perché le opere non sono come le azioni di un’azienda e ogni lavoro di un arista ha una storia a sé. Comprare un Fontana tanto per avere un Fontana non ha molto senso. Attenti a chi vi propone affari! Meglio acquistare un ottimo lavoro di un artista storicizzato meno noto (ma che ha comunque un suo posto nella storia dell’arte quanto meno nazionale) che la crosta di una star: il primo ha qualche speranza di rivalutazione e comunque è una bella opera, l’altra rimarrà sempre una crosta. La qualità è la cosa fondamentale, quella che dovete sempre ricercare anche nell’opera del giovane più sconosciuto. E questa è forse la parte più difficile del “mestiere” collezionista. Un “mestiere” che si impara col tempo, con lo studio, la dedizione e anche con qualche errore.

#4 Fidatevi di voi stessi:  se siete in una galleria e vedete un’opera che vi colpisce al cuore non vi lasciate vincere dall’imbarazzo e cercate di saperne di più, di conoscerla e di conoscere chi l’ha creata, ma ricordatevi sempre una cosa: per quante domande potrete fare al gallerista le risposte fondamentali, quelle che vi condurranno o meno all’acquisto, solo voi potete darvele. Qui di seguito trovate alcune semplici domande che dovete porvi per capire il perché di questo improvviso colpo di fulmine:

  • Come mi fa sentire quest’opera?
  • Perché mi piace così tanto? Per i colori, la forma, il soggetto?
  • Oppure è solo il desiderio di comprarla che mi eccita?
  • Mi fa guardare al mondo da una prospettiva differente?
  • Ho già in mente un posto dove collocarla?

#5 Fate le vostre ricerche: se la pancia è il barometro delle vostre emozioni, la testa (il cervello) è lo strumento che deve difendervi da acquisti imprudenti. Come detto al punto #4, fate domande e approfondite la vostra conoscenza dell’artista che ha creato il lavoro – in particolare se si tratta di un artista emergente -, così da capire se quell’opera è un lavoro importante all’interno della produzione del suo autore o uno dei tanti; che tipo di carriera artistica ha (o sta avendo) il suo creatore. Alcune cose ve le dirà il gallerista altre le potrete scoprire cercando un po’ nel web. Insomma, fate le vostre ricerche così da essere consapevoli di cosa state comprando e del suo valore (prezzo). Proprio come si fa quando si acquista una casa: magari avete visto decine di appartamenti tutti simili, ma solo uno vi conquista, per una serie di motivi che, molto spesso, è difficile spiegare. Ma poi, prima di procedere all’acquisto finale, si prende un po’ di tempo, si controlla in modo più “razionale” tutto e si fanno tutte le valutazioni del caso, così da non avere brutte sorprese quando è troppo tardi.

#6 Valutate la possibilità di altri supporti: al di là di tutte le valutazioni può capitare che l’incontro con l’artista del vostro cuore avvenga in modo imprevisto e che l’opera che avete sott’occhio non rientri nel vostro budget:non disperate! Oggi gli artisti lavorano su una pluralità di medium, con fasce di prezzo ben diverse tra di loro, e questo vi può aprire possibilità non valutate inizialmente. Ad esempio l’acquisto di una sua opera grafica o di un disegno invece che di un dipinto. L’importante è chiedere: se il gallerista sa fare il suo mestiere vi risponderà.

#7 Attenti ai documenti dell’opera: autenticità e provenienza sono oggi due requisiti fondamentali perché un’opera possa essere rivenduta. E anche se questo vi può sembrare prematuro (siete al primo acquisto) ricordatevi che la legge dice che colui che vende arte, cito alla lettera, «ha l’obbligo di consegnare all’acquirente la documentazione che ne attesti l’autenticità o almeno la probabile attribuzione e la provenienza delle opere medesime». Questo per quanto riguarda l’autenticità. Sul fronte provenienza, invece, basta farsi fare una ricevuta che attesti che l’opera è vostra. Inutile dire che tutti questi documenti (autentica, ricevute ecc.) dovranno essere conservate e seguire le opere in caso di rivendita. Si tratta di un tema tanto complesso quanto importate, me ne rendo conto. Per il momento prendetelo così, come regola, poi ci torneremo sopra per approfondirlo.

Queste, capire bene, sono solo alcune prime avvertenze. Nei prossimi articoli di questa sezione (Istruzioni per l’uso) approfondiremo questo tema. Ma adesso mi premeva darvi qualche dritta di base per iniziare subito con il piede giusto!

 

Nicola Maggi
Nicola Maggi
Giornalista professionista e storico della critica d'arte, Nicola Maggi (n. 1975) è l'ideatore e fondatore di Collezione da Tiffany il primo blog italiano dedicato al mercato e al collezionismo d’arte contemporanea. In passato ha collaborato con varie testate di settore per le quali si è occupato di mercato dell'arte e di economia della cultura. Nel 2019 e 2020 ha collaborato al Report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private. Autore di vari saggi su arte e critica in Italia tra Ottocento e Novecento, ha recentemente pubblicato la guida “Comprare arte” dedicata a chi vuole iniziare a collezionare.

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