Martedì 11 Aprile alle ore 15.00 prenderà avvio la prima asta fotografica targata Bolaffi completamente on-line. A distanza di due anni dalla scesa in campo della casa d’aste torinese nel settore fotografico ci troviamo a parlare di una nuova piccola rivoluzione: sempre più spazio ai nuovi media che da qualche tempo risultano uno dei canali prediletti degli acquirenti. Non più confini fisici, o banditori in carne ed ossa, tutto sarà a portata di un click. Il catalogo proposto dalla responsabile di dipartimento Silvia Berselli è ampio e curato e mette all’incanto 221 lotti. Sfogliando le pagine si nota una particolare predilezione per quelle che sono le stampe vintage, il bianco e nero, tanti autori italiani e ben selezionati stranieri, come nel caso del lotto 68 della statunitense Berenice Abbot e la sua stampa New York Under the El risalente al 1936 (€ 3.000) o di Robert Doisneau e Les amoureaux de l’Opéra (lotto 29, € 3.000).
Stima unica, fattore che ha caratterizzato sin dal 2015 le aste fotografiche Bolaffi, giusta e, anzi, si potrebbe dire abbordabile anche per chi compie i primi passi in questo settore, ma questo non significa ovviamente una svalutazione delle opere. Tra le opere con le valutazioni più elevate troviamo nel catalogo il dagherrotipo attribuito a Joseph Philibert Girault de Prangey: Veduta di Genova dal campanile della chiesa delle Vigne del 1842 (lotto 29, € 9.000). La lastra è facilmente riconducibile al fotografo francese che si trovava in città nel 1842 durante il suo viaggio in Italia e Medio Oriente. Autore celebre, i cui lavori rappresentano, per paesi come la Turchia, Grecia ed Egitto, le più antiche immagini stampate a nostra disposizione.
Le opere raccolte dal dipartimento di fotografia di Bolaffi danno maggiore spazio agli autori storicizzati che a quelli contemporanei, offrendo interessanti spunti per un’importante riflessione tutta italiana sulla riscoperta di artisti del passato fino ad ora dimenticati. È il caso di Luigi Sacchi, al quale viene dedicata una piccola sezione di 6 lotti tutti provenienti dal fondo del figlio Archimede: un raro nucleo di carte salate. Sacchi ebbe un ruolo determinante nella fotografia dell’Italia preunitaria con stretti contatti con il mondo francese, all’epoca all’avanguardia in quel settore. Realizzò la prima raccolta di fotografie mai allestita in Italia nel 1852. Presente in asta al lotto 23 una veduta del Duomo di Milano del 1850 circa valutato €1.200.
In questa prima sezione del catalogo troviamo anche tre stampe vintage al carbone dei Fori imperiali di James I.A. Anderson (lotto 3, Large photographic view of the Forum, Rome, 1870 circa, base d’asta 2.500 euro). Un raro panorama di grande formato.
Arricchiscono il catalogo due collezioni tematiche: un insieme di scatti di nudo di Irina Ionesco (lotto 108, Modella con piume, € 1.000), Lucien Clergue (lotto101, Nude, €800), Jan Saudek (lotto 102, Model #293, €1.000) o Jean-François Jonvelle (lotto 103, Nu à la radio, €400) e una raccolta di immagini legate al tema del treno, confluite in un volume curato da Piero Berengo Gardin. Stazioni e ferrovie, luoghi di incontro e di vita quotidiana, negli obiettivi di Henri Cartier-Bresson e degli italiani Mimmo Jodice, Franco Fontana, Nino Migliori.
Vi sono poi i sempre verdi Luigi Ghirri e Mario Giacomelli, che suscitano l’interesse del pubblico. Di Ghirri al lotto 150 è presentata una delle sue fotografie più note e poetiche, stampata in grande formato e con una rara qualità cromatica, Alpe di Siusi da Iconografia Topografia valutato per €9.500. Con 22 lotti Mario Giacomelli si attesta il fotografo più presente in asta: interessate la scelta di portare all’incanto immagini a colori dell’autore, sicuramente meno note ma di forte impatto visivo, come la Natura morta con uva del 1971 (lotto 171, valutata €2.500). Presenti dello stesso autore anche due immagini tratte dalle serie I pretini, di pregio ma forse più scontate come scelta iconografica.
Sono davvero tante le opere di artisti italiani interessanti come la splendida e unica fotografia vintage di Luigi Veronesi proposta in un grande formato 69×49 cm (lotto 205, Colore 1, €1.500) o come l’immagine del paesaggista Guigo Guidi al lotto 210 (base d’asta €1.800).
Nel complesso Bolaffi è stata in grado di radunare opere diverse tra loro, puntando per lo più su autori per lo più noti ai collezionisti; sicuramente poca scelta per gli estimatori del contemporaneo.
SFOGLIA IL CATALOGO COMPLETO -> ASTA BOLAFFI – FOTOGRAFIA