Dal 31 marzo al 2 aprile, Capitolium Art apre le porte all’esposizione di una selezione di opere che saranno battute all’asta il 3 aprile, in due sessioni, alle 15:00 e alle 18:00.
Un catalogo di Arte moderna e contemporanea selected con 104 lotti che attraversano l’arte del XX e XXI secolo, dal Futurismo alla Pop Art, fino alle ricerche più sperimentali, offrendo l’opportunità di acquisire opere di artisti di grande rilievo.
Tra le opere più attese spicca A la Balla di Mario Schifano, lotto 75, con una stima tra i 40.000 e i 60.000 euro. Realizzata nel 1965 con smalti su carta, questa opera è un tributo alla dinamicità futurista di Giacomo Balla, reinterpretata attraverso il linguaggio pop e gestuale di Schifano. È presente sul retro il timbro della galleria Odyssia di New York e un etichetta della galleria De’ Foscherari di Bologna che testimoniano il prestigioso percorso dell’opera. Il certificato dell’Archivio Mario Schifano ne attesta l’autenticità.

Di grande importanza anche Rosetta che cuce (1919-1954) di Fortunato Depero, lotto 5, olio su compensato stimato tra 30.000 e 40.000 euro. Depero, maestro del Futurismo, sperimenta qui il movimento e la sintesi formale che caratterizzano la sua ricerca artistica.
Tra le opere con una forte carica espressiva, Senza titolo (1962) di Gaston Chaissac, lotto 13, si distingue per il suo guazzo su carta montata su pannello in legno (stima 20.000-30.000 euro). Artista vicino all’Art Brut, Chaissac utilizza colori vivaci e forme astratte per rompere con le convenzioni accademiche.
Nello stesso range di stima, Phenomena di Paul Jenkins (lotto 49) esplora il colore attraverso stratificazioni e trasparenze, mentre Volume (1959) di Dadamaino (lotto 66) si inserisce nel percorso di ricerca spaziale inaugurato da Lucio Fontana. Le tele monocrome con aperture ellittiche o circolari creano un dialogo tra il vuoto e il pieno, riformulando la pittura in chiave concettuale.

Un altro momento forte dell’asta è rappresentato da Hermann Nitsch con Schüttbild (1980), lotto 50, olio su tela di juta (stima 16.000-20.000 euro). Questo “dipinto versato” è una testimonianza della dimensione performativa dell’Azionismo Viennese, in cui l’atto pittorico diventa rituale. Nitsch non si limita a dipingere, ma versa il colore in modo drammatico, evocando l’intensità emotiva del sacrificio e della catarsi.

Dal gesto istintivo alla poesia plastica, Spaventapasseri innamorato di Arturo Martini, lotto 7, è una scultura in terracotta stimata tra 15.000 e 20.000 euro. Martini, tra i più grandi scultori italiani del Novecento, utilizza la terracotta per raccontare storie di umanità e mito. Qui, la figura dello spaventapasseri si trasforma in una metafora struggente dell’amore impossibile, con una narrazione intensa e malinconica che trova eco nella tradizione favolistica e arcaica.

Nel lotto 29, William Congdon presenta un Senza titolo (1967), olio su tela stimato tra 12.000 e 16.000 euro, mentre nel lotto 92 Beverly Pepper propone una scultura Senza titolo in cemento Colacem con anima in polistirolo e base in legno (stima 8.000-12.000 euro). Artista pioniera della scultura pubblica, Pepper esplora il dialogo tra materia e spazio in una sintesi tra monumentalità e leggerezza.

Chiude la selezione Bruno Munari, con Negativo-positivo, lotto 63, un lavoro a tempera su tavola stimato tra 6.000 e 8.000 euro. Munari gioca con la percezione visiva e l’interazione tra figure e sfondo, anticipando le ricerche dell’arte cinetica e programmata. Il rapporto tra forma e colore è studiato in modo da creare una tensione visiva che invita l’osservatore a un’esperienza attiva dell’opera.

L’asta di Capitolium Art offre un’occasione preziosa per acquisire opere di grande valore storico e artistico. Ogni lotto racconta una storia, ogni opera è un tassello di un linguaggio artistico in continua evoluzione. Scopri tutti i lotti e partecipa all’asta cliccando sul link!