Analisi approfondite sulle principali tendenze di mercato relative ad artisti o movimenti artistici e report dull’andamento del mercato dell’arte moderna e contemporanea.
Nonostante la sua grandezza artistica, prosegue il periodo difficile per il mercato di Giacomo Manzù che ieri è stato tra i "protagonista" della day sale di Impressionist & Modern Art di Sotheby's a New York con la scultura Grande Cardinale in Piedi (1956) venduta a 300.000 $ segnano, a 13 dall'ultimo passaggio in asta, una perdita di valore del -19%.
Pubblicata The Art Market 2018, la seconda edizione del rapporto curato da Claire McAndrew di Arts Economics per UBS e Art Basel. Il mercato globale dell'arte e dell'antiquariato è cresciuto del +12% nel 2017 con le gallerie che detengono il 53% della piazza a fronte di grandissime difficoltà economiche. Tanto che il 2017 ha fatto registrare una bilancia demografica negativa nel rapporto aperture/chiusure.
Il 2017 è stato un anno decisamente positivo per il mercato globale delle aste di arte moderna e contemporanea. E questo fa salire la fiducia per un 2018 che già si prospetta come un anno top. Ma guardando i dati, gli analisti iniziano a chiedersi se il mercato stia facendo abbastanza per attrarre nuovi clienti. Ossia per costruire il suo futuro.
Per il terzo semestre consecutivo il mercato globale della fotografia continua a crescere e il 2017 ci riporta ai livelli record del 2014. Ma in Italia nessuno sembra voler scommettere seriamente su questo medium. Nessuno... tranne Finarte: l'unica casa d'aste che, nel secondo semestre di quest'anno, ha battuto un catalogo dedicato cavalcando i trend internazionali e facendo crescere il nostro mercato del +22.8% rispetto al 2016.
Dopo quattro anni positivi e un primo semestre in forte crescita, il mercato italiano delle aste di arte moderna e contemporanea registra un rallentamento durante il secondo semestre che fa chiudere il 2017 con un timido +0.5%. Tra i principali imputati: un calendario autunnale troppo ricco di appuntamenti che mette in difficoltà sia i collezionisti che le stesse case d'asta.
Il dato emerge dall'ultimo report di Eurostat sul commercio di Beni Culturali nell'UE e dove l'Italia si colloca al 7° posto per quanto riguarda l'Export e al 6° posto nell'Import. Il commercio internazionale dei beni culturali è uno degli indicatori che permettono di misurare l'impatto relativo alla cultura nell'economia, oltre a consentire una valutazione del peso e del contributo dei beni culturali nel commercio estero totale.
Una volta oggetto del desiderio e dell'ammirazione di grandi conoscitori, il disegno sta vivendo un momento di grande slancio sul mercato globale dell'arte. Dalle fiere di settore alle grandi aste internazionali, infatti, i fatturati sono in costante ascesa e i prezzi aumentano, pur rimando un segmento molto interessante per chi sta valutando di iniziare a collezionare.
L'Italia delle aste d'arte porta a casa un ottimo risultato che conferma un trend positivo iniziato ormai nel 2013. I primi sei mesi del 2017 si sono chiusi con un ottimo +11% nel fatturato delle vendite di arte moderna e contemporanea battute nel nostro paese per un totale di 75.725.841 euro. In aumento anche prezzi di aggiudicazione e tassi di vendita. Cala, invece, il numero delle aste.
Il 31 maggio scorso Dorotheum ha incoronato Emilio Vedova che, con il nuovo record mondiale realizzato con Tenzione (1959), ha guadagnato anche il ruolo di artista astratto italiano della seconda metà del Novecento più caro del momento. Ma ecco da dove arriva il nuovo primato.
L'arte africana contemporanea sta conquistando il collezionismo e il pubblico internazionale e il suo mercato è costante crescita. Ma come nasce questo successo? Cerchiamo di spiegarvelo in questo articolo con il contributo di Marco Scotini, curatore della mostra "Il Cacciatore Bianco. Memorie e rappresentazioni africane" di Milano.