L’anno 1947 segnò un momento importante per la fotografia italiana del Novecento. In quell’anno due autori con stili molto differenti, ma con la stessa forte personalità, posero le basi per una nuova e divergente stagione fotografica.
In tre puntate Silvia Berselli esperta di fotografia e capo dipartimento presso Il Ponte Casa d'Aste, ci guida attraverso la fotografia italiana del Novecendo, facendocene scoprire la grande ricchezza di creatività.
In un’epoca storica come la nostra, in cui la fotografia è diventata ormai qualcosa di pervasivo e onnipresente, chiedersi "di cosa parliamo quando parliamo di fotografia?" e tutt'altro che un interrogativo ozioso. Cerchiamo allora una possibile risposta, partendo dalla "Piccola storia della fotografia" di Walter Benjamin.
Per il progetto Prospettive, curato da Giulia Tosetti, lo scorso 25 settembre si è svolto da Tosetti Value, a Torino, un incontro di approfondimento legato alla mostra personale di Mishka Henner. L’incontro ha visto coinvolte in un dialogo molto interessante e proficuo, personalità tra loro anche molto diverse.
Audrey Hepburn e Gregory Peck che provano la Bocca della Verità; l'arte di Luigi Ghirri e "A sudden gust of wind", lavoro del 1993 in cui Jeff Wall riprende Hokusai. Ma cos'è la verità in arte? Seguiteci nella seconda ed ultima puntata di questo nostro speciale su arte, fotografia e verità..
Nell'età delle verità modificate, la fotografia d'arte, nel suo essere, tarlvolta, messa in scena o finzione, riscopre il suo ruolo di mezzo per comprendere meglio il mondo nel suo essere, come il teatro di Eduardo, realtà più vera del vero.
E' il 1948 quando Robert Doisneau decide di sperimentare qualcosa intorno agli sguardi obliqui e, complice il suo amico antiquario, si nasconde con la sua Rolliflex dentro la Galerie Romi, nel bel mezzo di Parigi. Su un lato della vetrina espone un quadro, per l’epoca osè, dove si vede una donna nuda, di spalle. E Doisneau riprenderà i passanti e le loro reazioni di sorpresa, curiosità più o meno morbosa e persino scandalo di fronte all’opera. Nasce così una serie di famosissimi scatti ricordata con il titolo Le regard oblique.
Intervista doppia con Guido Bertero, uno dei maggiori collezionisti italiani di fotografia, e Chiara Massimello, Photographic Curator e Consultant di Christie's Italia. Insieme a loro abbiamo parlato di fotografia, collezionismo e mercato.
Il mercato delle aste di fotografia in Italia è in un momento di stallo. Per capire il perché di questa situazione ne abbiamo parlato con Maura Parodi, responsabile del dipartimento di fotografia della Casa d’Aste Boetto.
In Italia, a differenza di quanto avviene all'estero, non esiste ancora un vero e proprio collezionismo di fotolibri d’artista. Eppure, questa particolare tipologia di opere offre numerosi vantaggi a chi ama la fotografia e vorrebbe mettere insieme una collezione importante. Ne abbiamo parlato con Roberto Maggiori, curatore e fondatore della casa editrice Quinlan.
Torna per la sua seconda edizione il Var Digital Art Award (VDA Award), il premio biennale promosso da Var Digital Art by Var Group, che per primo intende raccontare le tendenze dell'arte digitale in Italia
L’ingresso della fotografia nel mercato dell’arte e nelle case d’asta è un fenomeno relativamente recente. Basti pensare che la prima vendita all’asta dedicata interamente alla fotografia si svolge in Svizzera nel 1961, grazie all’iniziativa del libraio e collezionista francese André Jammes. Fino ad allora, non esisteva un vero e proprio mercato dedicato a questo medium.
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