La passione per l’arte non si ferma mai e ci segue in viaggio in tutto il mondo. Appunti, suggerimenti e tanto altro per una vacanza in nome dell’arte.
Per i "cacciatori" di contemporaneo nessuna distanza è troppo lunga da compiere. Se poi si tratta di appena due ore di macchina da Parigi, la cosa non può certo spaventare. Sì, perché il luogo dove vi guidiamo oggi è il Castello di Montsoreau nella stupenda Val de Loire e sede di uno dei musei d'arte contemporanea più interessanti d'Europa.
La mèta di oggi è Beacon, una cittadina raggiungibile comodamente da New York in un’ora e mezzo di treno con un bellissimo tragitto panoramico. Qui troviamo uno degli spazi museali della Dia Art Foundation, organizzazione nonprofit che supporta la creazione di opere, in particolare di grandi progetti site-specific, che non potrebbero altrimenti essere realizzati.
In pellegrinaggio artistico tra le strade di Midtown dove una volta sorgeva la casa di Mark Rothko e ancora esiste quella di Andy Warhol. Tra le sculture di Robert Indiana e il più grande dipinto di Roy Lichtenstein. Senza scordar le gallerie...
A passeggio tra SoHo (acronimo di “South of Houston Street”: quest’ultima è l’arteria che delimita la zona a nord), che è stata per decenni l’area privilegiata dell’arte contemporanea “di tendenza”, e Chelsea, una ventina di isolati a nord ovest, oltre il Greenwich Village.
A passeggio tra le strade di New York in compagnia di Sandro Naglia. Iniziamo oggi una serie di diari newyorkesi alla scoperta del panorama artistico contemporaneo della Grande Mela.
Quali sono i musei d'arte contemporanea più interessanti della Danimarca? Ma, soprattutto, quali sono gli artisti danesi contemporaneai più importanti? Andiamo alla scoperta della produzione artistica dello "Stato più felice del mondo".
In occasione di Manifesta, Palermo ospita in questi giorni la residenza d’artista itinerante Grand Tour en Italie, un progetto che coinvolge la città, gli artisti ed i visitatori all’interno di periodo di tempo molto concentrato, che va dal 6 al 16 settembre.
Ed eccoci all'ultima tappa della nostra visita a Manifesta 12. La terza sezione della Biennale, City On Stage, tocca essenzialmente il concetto di Palermo città cosmopolita, delle contaminazioni che ha avuto nei secoli e di quanto abbia però saputo ricreare da esse un suo unico e caratteristico costume
Lasciata la prima sezione, Garden Of Flows, dirigo verso le sedi della Out of Control Room, seconda tappa della mia visita a di Manifesta12. I progetti inclusi in questa sezione tendono, agli occhi degli organizzatori, a voler rendere ciò che è astratto accessibile e aperto al dibattito, restituendo tangibilità alle reti invisibili nel regime dei flussi digitali, con particolare riferimento all'evoluzione dell’amministrazione del potere.
In un periodo storico complesso come quello attuale, caratterizzato da forti spinte al ritorno delle sovranità nazionali, favorite da una crisi economico-culturale che da anni attanaglia e mina il progetto di una reale Europa dei popoli, si tiene a Palermo dal 15 giugno al 4 novembre la 12^ edizione di Manifesta la Biennale d’Arte europea. Questa è la prima puntata del diario della mia visita palermitana.
Una lettera di Raffaello (mai recapitata) a papa Leone X Medici, segna la rotta per la futura buona conservazione delle rovine antiche di Roma, inaugurando idealmente il secolo d'oro della città e ponendosi come nume della tutela moderna.