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Cosa succede ad un’opera d’arte quando entra in una casa d’asta?

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Si sa, il sistema dell’arte non è certo famoso per essere trasparente e di facile comprensione, soprattutto agli occhi di un neofita. In questo articolo si cercherà di fare luce sul lavoro svolto da uno dei maggiori players operanti nel mercato secondario, le case d’asta, e di raccontare come “scorre la vita” di un’opera una volta deciso di consegnarla per la vendita.

 

In principio era l’immagine

 

”Prima viene l’immagine, poi le parole, poi i numeri”, diceva Gino De Dominicis spiegando in un’intervista l’opera titolata “In principio era l’immagine”, dipinto nella collezione del MoMA di NY. L’artista marchigiano già allora elevava il contenuto visivo ad elemento di primaria importanza nel contesto di una comunicazione sempre più basata sulla fruizione di immagini.

Forse l’ho presa un po’ alla lontana, ma vorrei partire da questa citazione per descrivere il rapporto tra proprietario dell’opera e casa d’aste, che trova la sua genesi solitamente attraverso l’invio delle immagini di una o più opere, spedite tramite e-mail o compilando l’apposito modulo online. Sulla base delle foto inviate, l’esperto effettua una prima scrematura selezionando le opere in linea con le prossime aste; se gli oggetti sono ritenuti interessanti si contatterà il proprietario (parole) per richiedere ulteriori informazioni necessarie a compilare un foglio di valutazione (numeri).

E’ necessario precisare che i lotti che compariranno in asta non sono solo quelli proposti su iniziativa dei proprietari. L’azienda si impegna attivamente nella ricerca di oggetti da presentare alle prossime vendite, la cosiddetta raccolta opere, rivolgendosi al proprio bacino di clienti e attingendo al proprio network di conoscenze.

 

La valutazione

 

Come dicevamo, una valutazione provvisoria può essere effettuata sulla base di materiale fotografico. Queste foto dovranno documentare fronte e retro dell’opera, firma ed eventuali timbri, sigle ed etichette apposte sul retro, corredate di tutte le informazioni riguardanti l’oggetto (dimensioni, tecnica, anno, stato di conservazione, provenienza) ed eventuale documentazione in possesso degli interessati come autentiche, mostre e pubblicazioni. La valutazione è fatta presumendo che l’opera sia autentica ed in perfette condizioni. La stima potrà essere rivista dopo aver analizzato l’opera ed i documenti dal vivo.
Alternativamente, e solitamente previo appuntamento, l’interessato potrà portare l’opera presso la sede della casa d’aste o concordare una presa di visione dell`oggetto presso il domicilio del proprietario, nel caso l’azienda lo ritenga opportuno. Alcune case d’asta hanno istituito dei giorni in cui valutano gratuitamente gli oggetti proposti in sede.

Questa valutazione si compone di due parti: una stima minima e stima massima dell’opera, cioè una previsione del prezzo che potrà raggiungere l’opera in vendita, e da un prezzo di riserva, la cifra minima, strettamente confidenziale, sotto la quale il lotto non potrà essere venduto. La riserva potrà essere inferiore, uguale o superiore alla stima riportata in catalogo e sarà tutelata dal battitore in sede d’asta mediante appositi rilanci.
In relazione al valore assegnato all’opera saranno decise le commissioni d’asta a carico del venditore, che a seconda della casa d’aste può andare generalmente dal 10 al 25% del prezzo di martello. La percentuale applicata è inversamente proporzionale al valore dell’opera, per cui godranno di un trattamento di favore i clienti importanti e/o quelli in possesso di opere di particolare valore.

 

La consegna

 

Raggiunto un accordo su stima, riserva e commissioni d’asta, al momento della consegna dei lotti verrà rilasciata al proprietario una ricevuta di deposito, documento che attesta la consegna dell’oggetto e la presa in carico da parte della casa d’aste. All’interno del documento sono elencate le descrizioni delle opere, stato di conservazione al momento della consegna e le riserve pattuite. Nel caso il proprietario non potesse consegnare l’opera di persona il trasporto verrà affidato a trasportatori specializzati dopo aver preparato un delega per effettuare il ritiro. Una volta ricevuti, i beni saranno riposti in un caveau o negli appositi spazi della galleria, dopo essere stati registrati all’interno del sistema di gestione della casa d’aste con le informazioni sull’opera e i dati del proprietario.

Successivamente verrà richiesta la firma del mandato di vendita, documento che formalizza gli accordi precedenti e regola le responsabilità delle controparti. In questo vengono riportate le condizioni contrattuali, i prezzi di riserva, le commissioni d’asta, i numeri di lotto ed eventuali spese aggiuntive a carico del cliente.

 

La ricerca e l’analisi dell’opera

 

Conclusa la raccolta opere gli specialisti dei rispettivi dipartimenti inizieranno un’analisi più approfondita degli oggetti consegnati con lo scopo di verificarne l’effettiva autenticità. Si andranno quindi ad indagare le informazioni riportate sull’opera (tecnica, data, firma, timbri, etichette) e le informazioni contenute nei documenti che l’accompagnano (autentiche e certificati), confrontandoli con le pubblicazioni disponibili e interfacciandosi con artisti ed archivi di riferimento. Non sempre le opere proposte sono provviste di un’autentica ma è prassi ormai diffusa fra le case d’asta contattare le fondazioni, gli archivi, gli artisti e farsi rilasciare almeno un parere scritto o verbale.

L’altro scopo è quello di ricostruire la storia dell’opera riportando alla luce tutte le informazioni disponibili, magari andate perse con i passaggi di proprietà. La riscoperta di un’importante provenienza o l’esposizione ad una mostra prestigiosa potrebbe infatti accendere l’interesse dei collezionisti più attenti e ottenere un miglior risultato in sala. Come è possibile immaginare, la qualità della ricerca svolta sarà direttamente proporzionale al tempo a disposizione prima della vendita.

Analisi di un dipinto. Image courtesy Auckland Art Gallery , Nuova Zelanda
Analisi di un dipinto. Image courtesy Auckland Art Gallery , Nuova Zelanda

L’ attività di ricerca passa anche attraverso un approccio più pratico, lo smontaggio dell’opera dalla sua cornice. Non sempre infatti tutta la superficie dell’opera è visibile, pensiamo alla superficie coperta da un passe-partout, o dalla carta usata per coprire il retro della cornice. In questi casi sarà necessario “liberare” l’opera dalla propria cornice per rivelare informazioni che potrebbero essere nascoste.

Altre informazioni all’apparenza nascoste e non facilmente visibili dall’occhio umano sono rivelate solo attraverso la consultazione di un Condition Report, ovvero un documento che “fotografa” lo stato attuale di conservazione di un’opera d’arte. L’analisi fisica dell’oggetto è condotta utilizzando strumenti come la lampada di wood, torcia, metro e lente d’ingrandimento per individuare la presenza e l’entità di restauri, ritocchi, muffe, graffi ed altri difetti. La redazione di un condition report per tutte le opere proposte in asta è diventata ormai prassi per le maggiori case d’aste internazionali.

 

Catalogo ed allestimento

 

Siamo alle fasi finali, quelle che creano un contesto agli oggetti proposti in asta e che potremmo definire “di presentazione”: la realizzazione del catalogo e l’allestimento della mostra. Si procederà quindi col fotografare professionalmente le opere, con o senza vetro e cornice a seconda dell’esigenza, che finiranno sul catalogo cartaceo e digitale corredate dalle informazioni disponibili e dalla stima. I lotti più importanti saranno accompagnati da testi critici o da cenni tratti dalla bibliografia dell’autore per enfatizzarne l’importanza all’interno della pubblicazione. Dopo essere state pulite e rimontate della loro cornice le opere verranno disposte negli spazi della galleria accompagnate da un cartellino riportante le informazioni principali. Una copia del catalogo cartaceo verrà inviato ai clienti fidelizzati, si utilizzerà invece una comunicazione via e-mail per informare le gallerie dei lotti che potrebbero essere di loro interesse.

Una volta che i potenziali acquirenti si saranno registrati e conclusosi il periodo di mostra le opere saranno battute all’asta e pronte per cambiare casa!

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