Con catalogo ragionato si intende una pubblicazione che raccolga al suo interno una sintesi, il più completa possibile, relativa alla produzione di un artista. La sua pubblicazione è uno degli obiettivi che normalmente un archivio di artista si pone fin dal momento della sua fondazione, in quanto preziosa occasione di raccolta e consolidamento dei traguardi di ricerca raggiunti.
Esso ha però un approccio critico più marcato, e non onnicomprensivo come può essere invece quello di un catalogo generale più focalizzato sull’includere la quasi totalità delle informazioni tecniche e documentali, oltre che le prospettive storico artistiche aperte.
Molto più spesso accade infatti che le situazioni siano tanto complesse e stratificate da rendere necessaria piuttosto una pubblicazione intermedia, relativa solo a determinate questioni o cronologie, lasciando sempre lo spazio per riconsiderare i traguardi raggiunti alla luce di nuovi studi e occasioni di approfondimento.
Ma perché questo oggetto è così importante all’interno del sistema dell’arte?
Sempre in virtù di questo circolo virtuoso che ha collocato gli archivi in una posizione di autorevolezza, essendo il catalogo, nella maggioranza dei casi, prodotto dagli archivi che si occupano del lascito di un artista, esso è in grado più di altri strumenti, vista anche la più facile reperibilità, di attestare o meno l’autenticità di un’opera.
È, inoltre, anche attraverso la sua consultazione che case d’asta, gallerie o altri esperti del settore possono dimostrare di aver svolto delle ricerche e delle attività di due diligence prima di introdurre un’opera sul mercato.
Ma cosa fare se un catalogo non è ancora stato pubblicato o al momento non include l’opera in nostro possesso o quella che vorremmo acquistare?
La pubblicazione a catalogo è infatti un passaggio fondamentale di riconoscimento condiviso, in grado di innescare ovvi effetti sul valore di mercato di un’opera. È possibile, per questo motivo, entrare direttamente in contatto con gli archivi attraverso i siti ufficiali, per richiedere, qualora assenti, la verifica e la dichiarazione di autenticità, e la possibilità di inserimento di un’opera a catalogo, sebbene la sua pubblicazione sia frutto della libera espressione del pensiero, e non vi siano quindi leggi in grado di garantirla.
Nonostante possa essere scoraggiante imbattersi in un lavoro non pubblicato, questo non significa che esso non possa essere autentico. Infatti, contattare direttamente gli archivi può rivelarsi una preziosa opportunità di avanzamento storico artistico, e innescare nuovi processi di studio in grado di soddisfare e risolvere anche specifiche necessità di mercato o collezionistiche.