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Linee, forme e colore di Ellsworth Kelly

del

Nicola Del Roscio, presidente della omonima fondazione e presidente della fondazione Cy Twombly, Jack Shear, direttore della Fondazione Ellsworth Kelly e Peter Benson Miller, curatore dello spazio culturale in via Crispi: ovvero il gotha dell’arte contemporanea ha portato a Roma, nell’unica tappa italiana del tour organizzato dalla Ellsworth Kelly Studio di Spencertown di New York, il grande scultore statunitense che quest’anno avrebbe compiuto 100 anni. 

La mostra, dedicata al pioniere dell’astrazione Ellsworth Kelly, è stata inaugurata giovedì 13 aprile e sarà visitabile, fino all’11 luglio, presso la Fondazione Nicola Del Roscio a Roma.

Nel grande spazio espositivo, decisamente essenziale che rimanda ai loft industriali newyorkesi non ancora finiti, nulla è lasciato al caso.  Ad accogliere il visitatore, dapprima, la celebre collezione di disegni dedicati all’universo floreale, dove le linee, essenziali e pulite, si trasformano in qualcosa di magico e poetico. E poi le geometrie, in movimento, dei pannelli monocromatici realizzati nel 1982: “Che sottolineano l’impatto decisivo che tali piccoli aggiustamenti hanno avuto nel lavoro di Kelly, tramite l’utilizzo di diversi media”.

Una vista della mostra “Ellsworh Kelly. Line, Form, Color”, alla Fondazione Nicola Del Roscio di Roma (13/04-11/07)

Gli studi sulle piante, presenti in mostra – che vanno dal 1949 al 2010 – mostrano la sua rigorosa semplificazione delle forme naturali caratterizzate da disegni di contorno, in cui le forme degli oggetti sono definite interamente dalla linea.

La ripetizione in serie degli stessi motivi rivela come Kelly abbia apportato impercettibili modifiche tra un disegno e l’altro, fornendo spunti sul suo processo artistico. Lo scultore americano si appassionò al mondo botanico tra il 1948 e 1954, quando viveva a Parigi, dove incontrò le linee sinuose che richiamavano la sensualità della natura presenti nei lavori di Henri Matisse e di Hans Arp.

I suoi disegni contornano le pareti, ancora grezze, della prima sala della Fondazione: arte nell’arte, ambiente materico ed essenziale, volutamente lasciato vuoto, per proiettare il visitatore direttamente verso la collezione di disegni esposti. E, a catturarne l’attenzione, sono anche le grandi teche bianche, che lasciano intravedere gli schizzi dell’autore: fiori e foglie disegnati tra l’Italia, la Francia e gli Stati Uniti.

Una vista della mostra “Ellsworh Kelly. Line, Form, Color”, alla Fondazione Nicola Del Roscio di Roma (13/04-11/07)

Prosieguo di questa ricerca, e macchia di colore della mostra, sono poi i pannelli piatti di alluminio verniciato: “Nati come progetto di stampa – spiega il curatore Peter Miller –   e successivamente evoluti in oggetti la cui tridimensionalità è tradita solo dalle ombre che proiettano sulla parete. Ricordando la più pura delle composizioni suprematiste di Kasimir Malevich: ciascuno di questi pannelli isola un unico intenso colore su una forma geometrica quadrilatera distorta, delineando di volta in volta alla forma trapezoidale, sottili modifiche”.

In una visione d’insieme, che consente ai singoli colori e alle forme di giocare l’uno con l’altro, dove ciascuno dei pannelli assume un significato e un carattere personale.

In una sezione a parte, invece, sono esposte nove fotografie, in bianco e nero, della serie “Knot” di Jack Shear: seducenti ritratti fotografici in cui un corpo e un panno si cimentano in un ballo seduttivo o in un incontro di wrestling, in una sequenza di apparizioni e sparizioni che assumono immediatamente un loro peso simbolico.

Una vista della mostra “Ellsworh Kelly. Line, Form, Color”, alla Fondazione Nicola Del Roscio di Roma (13/04-11/07)

Ellsworth Kelly (nato il 31 maggio 1923, Newburgh, New York, USA – deceduto a dicembre 2015, Spencertown, NY) è stato universalmente riconosciuto come uno dei più importanti pittori, scultori, disegnatori e incisori del suo tempo.  Nell’arco di sette decenni, la sua carriera è stata segnata dal percorso indipendente che egli ha avviato a partire da alcune scuole formali o movimenti artistici e dal suo contributo innovativo all’arte del ventesimo secolo. La coerenza della sua visione artistica ha fatto sì che ogni opera fosse immediatamente riconoscibile come propria, anche quando sperimentava nuove forme e materiali.

“La Fondazione Nicola del Roscio – come spiega il presidente Nicola Del Roscio – non poteva non celebrare il centenario di uno degli artisti e degli scultori più affascinanti dell’arte contemporanea. Una celebrazione lunga un anno che includerà mostre e installazioni nella nostra fondazione ma anche all’Art Institute di Chicago, al MoMa di New York, al Philadelphia Museum of Art, tanto per citarne alcuni. Con lo scopo di divulgare, presso i giovani artisti che rappresentano il futuro del mondo contemporaneo, le grandi figure dell’evoluzione artistica”.

Tiziana Morgese
Tiziana Morgese
Giornalista e appassionata d'arte, si è occupata di economia e cultura per autorevoli testate come il Sole24Ore e Il Denaro. Oggi collabora con Orizzonte Scuola e varie testate di arte e cura l'ufficio stampa per alcune realtà del settore culturale.

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