Il nostro fine settimana settembrino in Toscana (18-20 Settembre), quando l’aria è ancora dolce e la fine dell’estate regala giornate fresche e luminose, ci condurrà tra cantine d’autore, borghi e abbazie medievali e giardini d’artista nel cuore della regione, tra il Chianti Classico e la Val d’Orcia.
Si parte venerdì 18 settembre con la visita e la degustazione alla Cantina del Castello di Fonterutoli, a Castellina in Chianti (SI). I Mazzei fanno parte di quelle dinastie di viticoltori che da centinaia di anni si dedicano alla ricerca dell’eccellenza nella produzione vitivinicola. La Cantina di Fonterutoli domina dall’alto la tenuta e le pendici della campagna che guardano Siena, l’innovativa architettura è stata progettata da Agnese Mazzei, un membro della famiglia, che ha deciso di unire la tradizione alla modernità e il gusto estetico alla funzionalità.
Durante la nostra visita, esploreremo i tre livelli di profondità di cui si compone la cantina e faremo la conoscenza delle varie fasi e tecniche del processo di vinificazione, che consentono di ottenere i vini di pregio che caratterizzano Fonterutoli. Guidati da un sommelier di eccezione, potremmo gustare questi stessi vini, dalle note morbide e eleganti.
Al termine della visita in cantina si potrà passeggiare liberamente nel borgo di Fonterutoli, situato a pochi metri dal Castello, che gode di una straordinaria vista su Siena. Da secoli proprietà dei Marchesi Mazzei, il borgo ha conservato il suo fascino medievale, trasmettendo al visitatore che si inoltra tra le sue case, la chiesa di San Miniato e la cinquecentesca Villa, la sensazione che il tempo si sia fermato.
Ci avviamo quindi verso il nostro albergo, la Fattoria La Loggia, splendido agriturismo immerso nel verde e circondato dai vigneti, situato nel cuore del Chianti Classico sulla sommità di una collina con vista panoramica. Prima di raggiungere le nostre camere e di rilassarci in piscina, ci concediamo una passeggiata nel parco, dove sono installate opere e sculture di rinomati artisti internazionali.
Fondato oltre vent’anni fa da Giulio Baruffaldi, noto antiquario che aveva portato qui la sua vita, il Centro d’Arte La Loggia ospita sculture in bronzo di Karel Appel, Arman, Rimer Cardillo, Jean Daviot, Rafaello Lomas, Polska, Daniel Spoerri, Franz Stahler, Lee Sung Kuen, Betty Woodman e degli italiani Roberto Barni, Anna Girolomini, Arnaldo Pomodoro, Alessandro Reggioli e Aligi Sassu.
Sabato 19, dopo la serata trascorsa in Fattoria con una cena tipica toscana e il risveglio con colazione a buffet in giardino, ci spostiamo verso la Val d’Orcia. La nostra destinazione è l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore ad Asciano (SI), nel cuore delle cosiddette ‘Crete Senesi’. Qui, nel 1319, tre nobili senesi, stanchi della vita mondana che conducevano in città, decisero di ritirarsi in solitudine e vivere secondo la regola benedettina. Nasce quindi l’Abbazia, immersa in un bosco di cipressi e querce e circondata da imponenti e scenografici calanchi. Il Chiostro Grande, meraviglia delle meraviglie, è magistralmente affrescato da Luca Signorelli e dal Sodoma con le storie di San Benedetto (XV-XVI sec.).
Dopo un pranzo ristoratore a Monte Oliveto, ci aspetta un altro luogo magico: il Bosco della Ragnaia, a San Giovanni d’Asso (SI), un parco boschivo e giardino creato dall’artista americano Sheppard Craige, un work in progress cominciato nel 1996 che continua ancora oggi. Tra le querce e i lecci, in un percorso scandito da vialetti, fontane e colonne, andiamo a scoprire interventi e citazioni dal carattere esistenziale nascosti tra i muschi e le foglie; l’atmosfera è incantata, da un momento all’altro ci aspettiamo che faccia capolino una ninfa o un folletto a indicarci la strada.
La ‘Fontana del Buonsenso’ e il ‘Tabernacolo delle Garndi Certezze’ rimandano alle leggi che regolano la Terra: la gravità e l’elettromagnetismo, il motto di de Montaigne “Que sais-je?” [“Che cosa so?] ci porta in una dimensione autoriflessiva e introspettiva che culmina nell’’Oracolo di te stesso’, dove non si trovano risposte, ma tante domande. E proprio l’enigma è il tema centrale del Bosco, un luogo in cui gli interrogativi (ora seri, ora giocosi) sul futuro dell’arte, della natura, del pianeta e di ogni individuo che lo visita, la fanno da padrone.
Domenica 20 settembre, ultimo giorno del nostro tour toscano, è dedicata a San Gimignano, un piccolo gioiello che va scoperto con lentezza. Il paese delle 75 (oggi 13) torri è conosciuto in tutto il mondo per le sue bellezze medievali: il Duomo con la sua Piazza, il Museo Civico con la splendida Maestà di Lippo Memmi e opere di Pinturicchio, Benozzo Gozzoli, Filippino Lippi, la Piazza della Cisterna e la Chiesa di Sant’Agostino. Ci si potrebbe fermare a ogni angolo per respirare l’atmosfera ricca di storia e cultura, fotografare gli scorci inaspettati che si aprono all’improvviso, gustare piatti a base di zafferano bevendo un bicchiere di Vernaccia.
Ma San Gimignano offre anche un’anima contemporanea, soprattutto grazie all’azione promotrice di Galleria Continua, che trent’anni fa ha iniziato la sua avventura proprio in questo piccolo borgo. Occupando gli spazi di un ex cinema degli anni ‘50, abilmente convertito in spazio espositivo, la galleria conta altre affascinanti sedi a Pechino, Parigi- Les Moulins, L’Avana ed infine a Roma. Tra gli artisti rappresentati vi sono personalità del calibro di Antony Gormely, Daniel Buren, Anish Kapoor e Ai Weiwei.
Il nostro viaggio termina qui, respirando questo incredibile connubio tra storia medievale, realtà contemporanea, provincia italiana e istanze internazionali che Galleria Continua ha saputo creare.
Periodo: 18-20 settembre
Pernottamento 2 notti alla Fattoria La Loggia con prima colazione e accesso alla piscina
ISCRIZIONI APERTE ENTRO IL 18 AGOSTO
Quota a persona in doppia: € 490 /Supplemento singola: € 100 Numero di partecipanti: minimo 10 massimo 15.
Per programma completo e iscrizioni:
+39 333 8633255
Potete scaricare il programma completo anche dal sito: www.apassodarte.com