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Pesaro

dal 2012 il primo blog dedicato al collezionismo d'arte.

Francesco Niboli

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Restauratore di dipinti antichi e contemporanei, ha intrapreso un percorso di approfondimento del design grafico e dell’arte del ‘900 italiano collaborando con Fondazione Cirulli di Bologna. Ha partecipato alla scrittura del libro "Milano, la città che disegna", catalogo del neonato Circuito lombardo Musei Design. Attualmente collabora come grafico con la casa editrice indipendente Sartoria Utopia.

Colori scomparsi. L’alterazione cromatica dei pigmenti

I pigmenti, per la loro natura chimico-fisica e per il rapporto con il legante pittorico, possono alterarsi irrimediabilmente modificando l’aspetto originario di un dipinto. Questo è il caso della biacca, utilizzata da Cimabue negli affreschi di Assisi e virata dal bianco al nero.

Magna e Liquitex. I colori acrilici che rivoluzionarono la pittura

I colori acrilici, immessi sul mercato dopo il 1950, liberarono la creatività degli artisti dai vincoli della pittura ad olio, dando inizio ad una rivoluzione.

Vernice, la pelle della pittura

La vernice finale ha un ruolo primario nella pittura: come una pelle, essa ha sia una funzione protettiva che estetica.

Biacca e i suoi derivati

Alcuni materiali hanno dominato la storia dell'arte per poi cadere in disuso quando un prodotto migliore veniva messo sul mercato. É il caso della biacca e dei suoi derivati, che, sebbene tra i pigmenti non avessero rivali per facilità di produzione e affidabilità, hanno la controindicazione di essere estremamente tossici per la salute.

Contesti di guerra: sciacalli in azione

-Stuff happens!- Così risponde Donald Rumsfeld, segretario alla difesa del governo Bush, ai giornalisti che chiedono conto dei saccheggi fuori controllo incorsi nella Baghdad bombardata...

Le icone della Rus’. Un collezionismo particolare

Ciò che è oggetto di devozione non è una semplice opera d’arte: l’icona russa merita attenzione particolare e studio approfondito anche da un punto di vista conservativo.

Parola all’artista. L’intervista come strumento di conservazione.

Il film L’uomo che vendette la sua pelle offre un ottimo spaccato del sistema dell’arte contemporanea: scritto e diretto dalla regista tunisina Kaouther Ben...

A cosa serve una mostra (pt.1). Esporre la propria collezione e farla vivere

La storia del collezionismo e quella delle mostre corrono su binari paralleli, come raccontano gli studi fondamentali di Francis Haskell. Quali sono, oggi, per il collezionista i vantaggi di esporre al pubblico o concedere in mostra pezzi della propria collezione?

Storia di un’ossessione. Una croce in avorio di tricheco del Metropolitan Museum.

A volte, la brama del collezionista può diventare ossessione, specie quando sotto mano capita un pezzo unico e irripetibile. È il caso di Thomas Hoving, storico direttore del Metropolitan di New York, che da giovane curatore fu disposto a tutto pur di acquistare per il suo museo una sublime quanto oscura croce medievale scolpita in avorio di tricheco appartenente a un collezionista jugoslavo dal passato poco raccomandabile. È la storia del “Re dei Confessori”, che si dipana dall’America all’Europa offrendo la panoramica di un’epoca, i primi anni '60, di rivitalizzazione per il collezionismo.

Moderno antico. I restauri della Collezione Torlonia

La collezione Torlonia è la più grande collezione privata di marmi antichi, formatasi nell'Ottocento grazie alle ingenti acquisizioni di prestigiose collezioni più antiche da parte dei principi Giovanni e Alessandro. Una "collezione di collezioni", come ha evidenziato la recente mostra presso Villa Caffarelli, testimonianza preziosa dell'evoluzione della storia del gusto e del restauro della scultura antica dal Seicento ad oggi.

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Gigarte smart: asta di arte moderna e contemporanea

Il prossimo 6 maggio sarà esitata la 37° asta di arte moderna e contemporanea di Gigarte.

Linda Nochlin e il mito delle grandi artiste

Perchè non ci sono state grande artiste? Questa è la domanda alla base del libro/saggio di Linda Nochlin che smaschera i meccanismi sociali e istituzionali che ne hanno impedito l’emersione.

Daniele Sigalot torna a Napoli per la Coppa Pizzeria

Napoli, Sigalot ha scelto di tornare per l’edizione 2025 della Coppa Pizzeria: il torneo di calcio più assurdo che si sia mai visto e che quest’anno si giocherà  in una location davvero d’eccezione: un Colosseo alto più di 60 metri, costruito all’interno del porto di Napoli.