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Il 2015 segna un primo passo per la rinascita dei consumi culturali in Italia. Gli italiani tornano a visitare musei e mostre e i grandi eventi espositivi fanno registrare ingressi da record. Ma non solo: nel 2015 oltre 180.000 persone sono andate al cinema per ammirare la Grande Arte e i musei dello stivale hanno "ospitato" oltre 40 milioni di visitatori. Dati che fanno ben sperare per questo 2016 appena iniziato.
Secondo i più recenti dati Istat, il 72% degli italiani non è mai entrato in un museo o in una mostra. Questo semplice dato conferma la debolezza del nostro patrimonio culturale - un immenso tesoro che continua a rimanere parzialmente nascosto. Un bacino di ricchezze non ancora adeguatamente valorizzato e che, soprattutto, non comunica o comunica ancora troppo poco.
Pubblicata da Art Review l'edizione 2015 della Power 100, la classifica delle cento persone più influenti nel mondo dell'arte. 5 gli italiani presenti: il curatore Massimiliano Giorni, le collezioniste Miuccia Prada e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, i galleristi Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi, Maurizio Rigillo della Galleria Continua e Massimo De Carlo.
In 7 anni, in Italia, ha chiuso i battenti il 12% delle gallerie d’arte moderna e contemporanea. Una situazione dovuta in parte alla crisi economica, ma anche ad un mercato dell'arte che richiede conoscenze e competenze sempre più specifiche. Per affrontare questa situazione il Centro Pecci di Prato lancia il corso intensivo "Essere Gallerista" dedicato sia agli aspiranti galleristi e sia a chi ha già un'attività avviata e vuole migliorarsi per non perdere le opportunità di una ripresa che, anche in Italia, è già in atto.
L'idea dell'investimento in arte sta contagiando tanto il collezionista di lungo corso quanto l'appassionato d'arte che spera di tutelare i propri risparmi comprando delle opere d'arte. Ma quali sono le reali opportunità dell'investire in arte? L'idea dell'investimento può conciliarsi con quella di collezionismo, nel senso più "nobile" del termine?
Sembra essere finita la stagione dei "giovani d'oro" nelle aste internazionali. Nei primi 6 mesi del 2015 questa nicchia si è contratta del 23% in valore. E l'ultima asta di Phillips a New York sembra aver segnato un cambio di rotta, verso un mercato più sostenibile.
Nonostante un mercato dell'arte in continua espansione, ogni anno chiudono tantissime gallerie d'arte. Adesso, uno studio condotto da Magnus Resch spiega il perché di questo fenomeno, tracciando un ritratto, non felicissimo, di questo settore, tra scelte imprenditoriali infelici e una scarsissima capacità di comunicazione.
Da gennaio a settembre la fascia alta è cresciuta del 6% in valore rispetto al 2014. Un successo determinato, in primo luogo, da 10 artisti che, da soli, rappresentano 1/3 del mercato. Tra questi anche Amedeo Modigliani, unico italiano in classifica.
Quando si può veramente parlare di dipinti falsi? E quali sono le "falle" del sistema di controllo delle opere presenti sul mercato? Una riflessione su vero e falso in arte e sull'approccio professionale che si dovrebbe tenere per limitare gli errori.
Intuizione e fiuto sono alla base di ogni collezione. Due elementi che creano molti punti di contatto tra la figura del collezionista e quelle del detective, del medico e dello psicoanalista.