Vittorio Peruzzi, ingegnere milanese da sempre animato da un grande amore per l’arte contemporanea, che in oltre un trentennio è riuscito, con passione, studio e dedizione, a dare vita alla più importante collezione del nostro Paese di litografie, serigrafie, acqueforti, incisioni, grafica, multipli e stampe originali di arte italiana contemporanea. Collezione da Tiffany lo ha incontrato nel suo appartamento milanese per farsi raccontare come è nata la sua avventura di “collezionista seriale”.
Per creare un’opera seriale è necessario che vi sia una matrice che ne permetta la stampa. Vediamo dunque oggi le diverse tecniche di realizzazione di un multiplo originale, partendo dalle più pregiate, con una descrizione spero non troppo tecnica, che possa però aiutare ad orientarsi chi voglia approfondire l’argomento
Istituti di credito e compagnie di assicurazioni sono stati i primi a credere nell’investimento in arte sono e ancora oggi godono di alcune tra le più preziose e grandi raccolte d’arte al mondo. Dopo aver visto alcuni dei casi d'eccellenza nel settore bancario, passiamo oggi in rassegna due case history del settore assicurativo.
Che differenza c'è tra una riproduzione e un multiplo originale d'autore? Cos'è una tiratura? Ecco alcune delle domande a cui risponderà il nostro Sandro Naglia in questo primo numero della nuova guida di Collezione da Tiffany, dedicata a chi vuole iniziare una collezione di opere d'arte su carta.
Dopo avervi presentato la mappatura delle corporate collection nel mondo, vi presentiamo una panoramica di case history di successo di aziende, nazionali e internazionali, accomunate dalla scelta di collezionare opere d’arte, al fine di comprendere meglio le dimensioni e le diverse forme che il fenomeno ha assunto. Iniziamo da istituti di credito e le compagnie di assicurazioni che per primi hanno creduto nell'investimento in arte.
Giorgo Fasol è un'istituzione, non solo perché ha fatto della sua collezione un'associazione per la promozione dell'arte contemporanea, ma proprio per il suo concetto di contemporaneo in senso stretto, strettissimo. Ecco quello che mi ha raccontato per voi lettori.
Cari amici del contemporaneo, oggi vi racconto di un imprenditore lungimirante e collezionista d'arte contemporanea che ha saputo innestare la propria passione nel percorso di crescita aziendale, condividendo così l'arte e la bellezza con tutti i suoi collaboratori. Ecco una storia che sposa arte e innovazione. La storia di Bruno Paneghini.
"Parola di Collezionista" questo mese ci porta a casa di Giancarlo Zilio che molti di voi, probabilmente, conoscono come fondatore di RossovermiglioArte. Ma quanti sanno che lui è innanzitutto un collezionista? In questa intervista ci siamo fatti raccontare bene come tutto è nato e cresciuto.
«Già durante gli anni di studio (di fotografia) a Londra, nei primi ’80, vivevo con disagio l’assenza della fotografia italiana sulla scena internazionale: nessun nome italiano nelle aste, nessuno studio di rilievo, nessuna mostra, nulla...» Inizia così il racconto di Donata Pizzi, collezionista di fotografia italiana al femminile, protagonista della puntata di marzo di "Parola di Collezionista".
Elica, oltre ad essere una bellissima storia italiana di successo, è stata una delle prime imprese del nostro Paese a capire il grande potenziale dell’arte contemporanea in azienda. E quella che vi raccontiamo oggi insieme a Francesco Casoli è proprio la storia di questa intuizione e di come l’arte sia stata uno degli ingredienti di un successo globale.
Dal 20 aprile al 24 novembre 2024, la città di Venezia accoglierà la 60esima Esposizione Internazionale d'Arte, un evento che si prospetta come uno dei...
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