Rapido giro dei campi per vedere come sono andate alcune delle principali aste di questo giugno rovente per il nostro mercato, con Blindarte, Wannenes, Farsetti e Pandolfini che, complessivamente, hanno realizzato 7.748.952 euro (diritti inclusi), confermando l'ottimo andamento del nostro mercato.
Prima che il mercato chiuda per "ferie", però, ci piace sfogliare con voi un'ultimo catalogo. Quello dello Studio d'Arte Martini di Brescia che sta per battere la sua asta n. 40 di arte moderna e contemporanea. Circa 300 lotti equamente suddivisi in due tornate e dove spiccano lavori di Lucia di Luciano, Mario Ballocco, Marina Apollonio, Carlo Alfano e Aldo Mondino. Senza trascurare dei piccoli tesori a firma di Luigi Veronesi, Gastone Novelli e Paolo Icaro.
Dopo aver presentato uno dei cataloghi più belli e selettivi di sempre, porta a casa un risultato senza precedenti: 6.564.500 euro e un tasso di venduto del 90% in lotti. Senza contare i quattro nuovi record d'asta a firma di Irma Blank, Mario Negri, Antonio Sanfilippo e Emilio Scanavino
Questo giovedì, Wannenes batterà a Milano il suo catalogo di arte moderna e contemporanea. Circa 260 i lotti selezionati per una tornata che presenta diversi spunti interessanti come il ritorno del Realismo Magico e alcuni lavori storici di Munari e un Kolar esposto alla Biennale di Venezia del 1970. Ecco la nostra "lettura catalogo".
Secondo risultato di sempre per Finarte che ieri, ai Frigoriferi Milanesi ha chiuso la sua asta primaverile di arte moderna e contemporanea con un fatturato di 2.188.450 euro e due nuovi record per Cagnaccio da San Pietro e Giacinto Cerone. Cifre che confermano il cambio di passo della casa d'aste di Via Brera già rilevato nell'asta dell'autunno scorso.
Guidata da una "Superficie Bianca" del 1977 di Enrico Castellani, l'asta di giugno della milanese Il Ponte propone al collezionismo Italiano ed internazionale una selezione strettissima di 109 lotti dalla qualità eccelsa. Uno tra tutti, "Sensazione cromatica di giardino", dipinto del 1914 di Enrico Prampolini che torna alla luce dopo 100 anni.
Questa primavera Bertolami Fine Arts ci stupisce con un catalogo forse un po' troppo corposo, ma ricco di spunti per il collezionista colto, con carte di Pellizza da Volpedo, Cambellotti e Sartorio. Fino ad arrivare a capolavori di Morandi e Ian Davenport, passando per Gino De Dominicis e Paul Klee.
Dall'arte moderna e contemporanea alla Fotografia con Finarte che, per l'asta del prossimo 30 maggio negli spazi di Open Care ai Frigoriferi Milanesi, ha messo insieme oltre 330 lotti per un catalogo a tratti un po' faticoso e che una maggior selezione forse avrebbe reso più godibile, ma dove certamente non mancano alcune punte di pregio. Tra gli autori internazionali spiccano Ousmane Ndiaye Dagoe, Roberto Longo, Robert Mapplethorpe e Tracey Moffatt
Fine maggio bollente per Finarte che sta per dare il via alle sue aste di Arte Moderna e Contemporanea (31 maggio) e di Fotografia (30 maggio). Due appuntamenti che rappresentano, a loro modo, un test importante per la casa d'aste milanese che, dopo una partenza difficile, sembra aver trovato la sua strada per il rilancio dello storico marchio. E allora diamo uno sguardo, seppur rapido, a questi due cataloghi iniziando dall'asta di Moderna e Contemporanea.
Sfuma in pochi minuti la possibilità di un nuovo record per Amedeo Modigliani, il cui Nu couché (sur le côté gauche) del 1917 si ferma a poco più di 157 milioni di $, facendo registrare comunque la seconda aggiudicazione di sempre per l'artista livornese.