Cari lettori, collaboratori e autori,
arrivati alla fine di questo 2024, vogliamo prenderci un momento per riflettere su quanto fatto insieme e ringraziare chi ci...
Nel vasto mondo delle aste online, Catawiki si distingue come una risorsa affidabile e accessibile per gli appassionati d'arte e i collezionisti. Fondata nel...
A Brescia, lo studio d'arte Martini organizzerà un'asta di arte contemporanea il 12 e 13 dicembre. I lotti in vendita sono 400 e sono suddivisi in due sessioni
Discutiamo l’agevolazione di escludere dall’imponibilità i servizi che presentano una rilevante utilità sociale e culturale, individuati nella promozione della conoscenza storica e artistica che l’evento persegue.
Chi è, che profilo ha il collezionista italiano d'arte?
Tentiamo di rispondere a questa domanda sfogliando il rapporto 2022 di Gallerie d'Italia che disegna, finalmente, uno scenario abbastanza puntuale e preciso del mondo del collezionismo italiano.
Al di là della mera definizione linguistica del termine “manutenzione”, ovvero quel complesso di operazioni necessarie a conservare la conveniente funzionalità ed efficienza di un oggetto, ci sono anche ulteriori aspetti su cui il termine ci porta a riflettere. “Manutenere” porta con sé il verbo “tenere”, vale a dire tenere l’oggetto, sottolinearne l’importanza, osservarlo, prestargli attenzione, provare a ripararlo invece di sostituirlo. Tutte queste azioni delineano il compito di un conservatore, atto – appunto – a “manutenere” l’opera d’arte.
Ma quali sono i segreti del mestiere per una corretta manutenzione della collezione? Quali gli strumenti? E soprattutto, è un lavoro che può svolgere autonomamente il collezionista?
"Intelligenza artificiale e mercato dell'arte" di Jo Lawson-Tancred affronta proprio questa tematica, analizzando, con grande acume e chiarezza, gli effetti dirompenti della tecnologia su un ecosistema spesso diffidente verso il cambiamento