In 7 anni, in Italia, ha chiuso i battenti il 12% delle gallerie d’arte moderna e contemporanea. Una situazione dovuta in parte alla crisi economica, che ha indebolito il nostro collezionismo, ma anche ad una scarsa preparazione dei nostri operatori sul fronte gestionale. Per essere un buon gallerista, d’altronde, non basta la passione per l’arte, ma servono anche buone doti manageriali e una profonda conoscenza del sistema dell’arte e del mercato. Per questo, il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, dopo il successo di Collector, primo corso in Italia sul collezionare arte contemporanea, organizza Essere gallerista, corso intensivo a numero chiuso rivolto a tutti coloro che vogliono intraprendere la carriera di galleristi o affinare le proprie competenze, approfondire i meccanismi del mercato, entrare in contatto con tutte le professionalità del settore e affrontare problematiche e criticità nell’aprire o gestire una galleria privata. Un corso che arriva al momento giusto, in cui l’economia italiana sembra essere in fase di ripresa e, di conseguenza, il mercato dell’arte che, nel 2014, ha fatto registrare un +11%.
Gallerie d’arte: i numeri di una crisi
Sulle difficoltà delle gallerie d’arte in tutto il mondo ci eravamo già soffermati un mese fa, mettendo in evidenza come, nonostante il mercato dell’arte cresca a colpi di record, le gallerie stentino a guadagnare e, di conseguenza, a sopravvivere. Ogni anno, di fatto, chiude il 10% delle gallerie d’arte con più di 5 anni di attività e 4 su 5 non superano neanche il quinquennio di vita (Leggi -> Perché il mercato cresce e le gallerie d’arte chiudono).
Uno scenario drammatico da cui, come era prevedibile, l’Italia non si salva. Come ha messo in evidenza anche Martina Gambillara sul n. 24 di Artribune Magazine, dal 2007 ad oggi il numero delle gallerie che nel nostro Paese si occupano di arte moderna e contemporanea è calato del 12% e i ricavi addirittura del 27%. E la situazione si fa ancora più drammatica se prendiamo in esame il periodo 2010 – anno record per il numero di gallerie d’arte attive in Italia – e il 2015. Negli ultimi 5 anni, infatti, il 31% delle nostre gallerie ha chiuso i battenti e i ricavi sono scesi del 9%. E tra i caduti sul campo ben 6 le realtà che nel 2007 rientravano tra le 20 gallerie più importanti del Paese. Di fatto, in Italia, sono solo una decina le gallerie d’arte che se la passano veramente bene e che da sole rappresentano il 55% del mercato (bilanci 2013, ultimo dato disponibile), ma oltre il 36% è detenuto da sole tre gallerie: Cardi Black Box (13%), MDC – Massimo De Carlo (12%) e Galleria Contini (11%).
Un corso che arriva al momento giusto
Pensato per insegnare a destreggiarsi con disinvoltura tra relazioni personali e competenze tecniche specifiche, il corso messo a punto dal Centro Pecci non potrebbe giungere in un momento più opportuno: l’economia italiana dà importanti segni di ripresa e anche il mercato dell’arte non si fa attendere. Come emerso dal TEFAF Art Market Report 2015 il mercato italiano dell’arte e dell’antiquariato nel 2014 è cresciuto complessivamente (aste + gallerie) del 10% in valore rispetto al 2013. Facendo registrare una performance superiore alla media: a livello globale, infatti, il mercato dell’arte è cresciuto del 7%. La ripresa è in atto, dunque, ed è bene farsi trovare preparati. (Leggi – > Italia: mercato dell’arte in ripresa).
Per questo Essere Gallerista – le cui iscrizioni si chiudono il 26 ottobre – è indirizzato sia a chi vuole aprire una galleria sia a coloro che hanno già un’attività avviata e vogliono conoscere le modalità più recenti per migliorarsi. Il corso, di durata mensile, è composto da 4 moduli intensivi (dal 2 novembre al 1° dicembre), articolati in 18 incontri e 4 workshop, durante i quali saranno affrontate tutte le questioni fondamentali di una professione che richiede sempre più competenze specifiche e un aggiornamento continuo:
- Cosa s’intende oggi per sistema dell’arte;
- Come fare scouting;
- Quali sono gli appuntamenti e gli eventi da non perdere;
- Come costruire un valido network;
- Come rispondere alle richieste dei collezionisti;
- Quali sono le differenze tra mercato primario e secondario;
- Come garantire la sicurezza delle proprie opere;
- Come promuovere i propri artisti grazie a collaborazioni con musei e istituzioni pubbliche;
- Come rapportarsi con le case d’asta.
I partecipanti avranno l’opportunità di confrontarsi con esperti, professionisti, artisti, critici e personalità d’eccezione, da Matthew Slotover fondatore di Frieze a Adam Budak, curatore internazionale, dallo storico gallerista Massimo Minini al collezionista Maurizio Morra Greco. Sotto la loro guida i partecipanti avranno così l’opportunità di approfondire le dinamiche del mercato dell’arte, acquisire competenze gestionali, giuridiche, finanziarie e operative per aprire e dirigere una galleria, costruendo allo stesso tempo una rete di relazioni con alcuni tra i maggiori protagonisti dell’arte contemporanea italiana e internazionale. Il tutto perché, citando un recente incontro organizzato dall’Associazione Nazionale delle Gallerie d’Arte, il mercato italiano non sia più una “risorsa non sfruttata”.
Per maggiori info su costi e partecipazione: Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci