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Mercato arte italiana: in cerca di ripresa (p. 2)

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Dopo aver analizzato, nella prima puntata di questo speciale dedicato al mercato dell’arte italiana, l’andamento dei nostri artisti storicizzati nella aste di arte moderna e contemporanea, oggi la nostra attenzione si rivolge ai trend che riguardano Arte Povera e Pop Art.

 

Arte Povera

In testa al gruppo abbiamo il mercato di Alighiero Boetti che nel 2021 ha raggiunto il top lot di carriera con la vendita di Sottrazione (1982) a 3.800.000$ raggiunti da Christie’s a New York. Viene stimato che 100$ investiti sull’artista nel 2000 valgono in media oggi circa 1285$, con un’evoluzione dei prezzi del 13%. Solo nella metà del 2021 le sue opere hanno raggiunto un prezzo medio di aggiudicazione di più di 8 milioni di dollari, con una percentuale di invenduto del 7%, il più basso negli ultimi venti anni. Dopo il calo dal 2014, il suo mercato quest’anno sembra in ripresa.

 

In generale le opere dei poveristi italiani sono molto apprezzate in Inghilterra, dove sono sempre state presenti nelle Italian Sales e oggi in alcune delle aste più importanti in calendario. Meno positivo è il trend di Pier Paolo Calzolari che, dopo un calo rispetto alle performance raggiunte nel 2014-5, ha un’evoluzione dei prezzi dell’1% e un tasso di lotti invenduti che sfiora il 60%. Meno costante ancora è il trend di Pino Pascali, che ha un’evoluzione dei prezzi del 95% rispetto ai precedenti anni, ma con un fatturato molto basso negli ultimi 5 anni.

Il 2021 però vede il top lot degli ultimi anni per Giulio Paolini, la cui opera L’altra figura (1983) raggiunge i 151 mila dollari da Christie’s a Londra, e per Giuseppe Penone, con gli 82 mila dollari battuti da Sotheby’s Milano per Guardare l’aria (1973). 

In positivo i prezzi delle opere di Mario Merz, che subiscono un’evoluzione del 38%, ma in generale il mercato di questi artisti, ad eccezione di Boetti, si mantiene basso e in calo. In negativo i prezzi di Michelangelo Pistoletto, con un – 44%, e di Jannis Kounellis con un -39%. Per tutti questi artisti infatti il 2021 sta confermando un trend negativo che va avanti dal 2017 circa.

 

Pop Art

Dopo il boom del 2017, Giosetta Fioroni subisce un leggero calo di fatturato nel mercato, anche se il numero di lotti venduti rimane su una media di 60 l’anno. Sempre più apprezzata in Inghilterra e in Francia, il suo fatturato a metà 2021 corrisponde esattamenta alla metà del fatturato totale dell’anno precedente, prospettando così un equilibrio nelle vendite delle sue opere in asta. In evoluzione i prezzi di Tano Festa, del 10% circa, di Enrico Baj (+7%) e soprattutto di Mario Ceroli, che nel 2021 ottiene uno dei top lot importante con la vendita di Orologio (1964) a 48.989$ venduto da Il Ponte a Milano.

 

Ad oggi, il suo fatturato ha già raggiunto i 262.303$, superando già il risultato ottenuto nel 2020 nell’intero anno, presagendo un trend molto positivo. In negativo invece il mercato di Franco Angeli, i cui prezzi hanno subito un’involuzione del 9%.

Dopo il boom del 2017 il trend non è ottimo: sempre minore il fatturato e sempre maggiore il tasso di invenduti, con uno scarto del prezzo medio di aggiudicazione che passa da 7.979$ del 2017 ai 4.316$ del 2021. Anche i prezzi di Mario Schifano sono in calo del -12%, ma il suo mercato rimane potente anche all’estero e questo gli permette di essere in testa al gruppo.

Dopo il 2019, anno del top lot di carriera e di top fatturato, chiude il 2020 con un fatturato che supera i 4 milioni di dollari e arriva a metà 2021 con un risultato che supera il milione. Nonostante l’altalena che fa il suo mercato, questo si mantiene alto rispetto ai compagni.

 

Schifano è seguito da Mimmo Rotella, il cui mercato negli ultimi due anni è saturo: il suo fatturato rimane su una media di un milione l’anno, ma il numero di lotti in vendita e il tasso di invenduto sono sempre più alti. Sia Schifano che Rotella sono gli artisti pop più riconosciuti a livello internazionale, i cui fatturati vengono realizzati soprattutto in Inghilterra.

 

Nella terza uscita di questo nostro speciale dedicato al mercato dell’arte italiana analizzeremo i trend di Arte Ottico-Cinetica, Pittura Analitica e Gruppo Origine. Infine, nell’ultima puntata daremo uno sguardo alle vendite di Transavangaurdia e dei nostri “super contemporanei”. 

Deborah D'Agostino
Deborah D'Agostino
Nata a Milano nel 1995. Laureata in Scienze dei Beni Culturali e studentessa di Arte, Valorizzazione e Mercato a Milano. Da sempre, l’arte è il suo più grande amore e istinto naturale. Appassionata di mercato dell’arte e di aste, negli ultimi anni si dedica ad analisi di mercato di artisti e correnti artistiche diverse. Partecipa attivamente a diversi progetti di collaborazione con artisti emergenti e si dedica a svariate attività culturali.

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