8.8 C
Pesaro

dal 2012 il primo blog dedicato al collezionismo d'arte.

La Galleria Secci rappresenta l’Archivio Concetto Pozzati

del

Si aperta a Bologna con Concetto Pozzati XXL, la prima grande mostra antologica dell’artista realizzata in una sede museale dopo la sua scomparsa nel 2017, la nuova collaborazione tra la Galleria Secci e l’Archivio Concetto Pozzati per la promozione dell’opera dell’artista annunciata pochi giorni fa.

“Il dialogo e il lavoro congiunto tra la galleria e l’archivio – si legge nella nota inviata alla stampa dalla galleria – sono focalizzati a rilanciare la presenza della figura dell’artista sulla scena italiana e internazionale attraverso la conoscenza, diffusione e tutela dell’opera del maestro e una rinnovata presenza in fiere ed eventi istituzionali, pubblici e privati, delle sue opere al fine di proseguire il lavoro portato avanti dal maestro”.

Concetto Pozzati ritratto nel suo studio di Bologna da Paolo Monti nel 1969 (Fondo Paolo Monti, BEIC)

Tra i primi progetti che verranno presentati dall’Archivio assieme alla Galleria, Concetto Pozzati XXL, appunto, che nelle sale del bolognese Palazzo Fava – il Palazzo delle Esposizioni di Genus Bononiae – presenta, fino all’11 febbraio, circa cinquanta opere provenienti dall’Archivio Concetto Pozzati, alcune inedite o non più esposte da tempo, tra dipinti di grande formato, lavori tridimensionali e su carta – come la monumentale installazione Dopo il tutto (1980) costituita da 301 disegni – che compongono una rassegna organica e affascinante, in grado di contribuire a gettare una luce sulla produzione più significativa e meno nota dell’autore. Oltre a realizzare un grande desiderio dello stesso artista che aveva lungamente sognato di realizzare proprio a Bologna una mostra di opere di grandi dimensioni.

Una vista della mostra Concetto Pozzati XXL presso in corso presso il Palazzo delle Esposizioni di Genus Bononiae

Curata da Maura Pozzati, critica d’arte e docente, curatrice e direttrice dell’Archivio Concetto Pozzati, la mostra di Palazzo Fava delinea, così, un percorso non cronologico ma suddiviso per temi, suggerendo un dialogo intimo tra i quadri del pittore, gli affreschi e gli elementi architettonici e decorativi di Palazzo Fava.

Le opere scelte per questa esposizione, allestite nelle 5 sale del Piano Nobile e nelle stanze del Piano Galleria, attraversano e ben illustrano le fasi principali della sua carriera, a partire dal clima informale della fine degli anni ’50, passando per le opere iconiche della metà degli anni ’60, riconducibili al periodo “Pop”, fino alla produzione degli anni ’70 – la meno conosciuta – che risentì del clima concettuale e sperimentatore del tempo, per giungere alla pittura densa e carnosa degli anni ’80, ’90 e 2000, che registra l’interesse dell’artista per gli oggetti del quotidiano e d’affezione, fino all’ultima folgorante serie, Vulvare, del 2016.

Nicola Maggi
Nicola Maggi
Giornalista professionista e storico della critica d'arte, Nicola Maggi (n. 1975) è l'ideatore e fondatore di Collezione da Tiffany il primo blog italiano dedicato al mercato e al collezionismo d’arte contemporanea. In passato ha collaborato con varie testate di settore per le quali si è occupato di mercato dell'arte e di economia della cultura. Nel 2019 e 2020 ha collaborato al Report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private. Autore di vari saggi su arte e critica in Italia tra Ottocento e Novecento, ha recentemente pubblicato la guida “Comprare arte” dedicata a chi vuole iniziare a collezionare.

Collezione da Tiffany è gratuito, senza contenuti a pagamento, senza nessuna pubblicità e sarà sempre così.

Se apprezzi il nostro lavoro e vuoi approfondire ancora di più il mercato dell'arte puoi sostenerci abbonandoti al nostro servizio di rassegna stampa internazionale the artUpdate.

Abbonati ora!

Condividi
Tags

recenti

Un viaggio tra arte moderna e contemporanea da Gigarte

L’asta di Gigarte del 10 dicembre Il 10 dicembre 2024, Viareggio ospiterà un evento di grande rilievo per l’arte moderna e contemporanea: l’ultima asta dell’anno organizzata...

Pensavo fosse amore…invece era un robot

L’arte contemporanea spesso ci ha fatto e ci fa riflettere sull'essenza stessa del fare arte attraverso azioni provocatorie che mirano a mettere in discussione...

Archivi e Case d’Asta

Intervista a Sofia Mattachini, Assistente del dipartimento Dipinti e Sculture del XIX e XX secolo della Casa d’Aste Il Ponte (parte 2) Sofia Mattachini, Assistente...

Articoli correlati

Iscriviti alla nostra newsletter e scarica gratuitamente il Report Mercato Arte 2023!

Iscriviti subito alle news di Collezione da Tiffany e riceverai, ogni settimana contenuti esclusivi dedicati al mercato dell'arte e al collezionismo d’arte. 

Completa il form e potrei scaricare subito gratuitamente il nuovo Report Mercato Arte 2023!

Sono un collezionista

Grazie la tua iscrizione è andata a buon fine!