Forlivese, classe 1972, autore, critico d'arte e curatore di mostre, Roberto Brunelli è annoverato tra i massimi esperti della generazione anni ‘60 italiana ai quali ha dedicato “Anninovanta 1990-2015. Un percorso nell'arte italiana”.
È inoltre coautore di “Investire in arte e collezionismo” e di “Chi colora Nanù?".
Nel 2011 è stato tra i promotori di ShTArt - Manifesto del collezionismo 2.0 e della omonima mostra tenutasi a Milano.
Una pagina ogni domenica sul quotidiano Domani, un nuovo libro e l'arte degli anni Ottanta. Di tutto questo Roberto Brunelli ha parlato con Demetrio Paparoni.
L’Italia dell'arte deve e può rialzarsi ancor più forte da questa crisi. Ma per farlo deve cercare fin da subito di trasformare questa tragedia in un'opportunità. Un'occasione potrebbe essere la riscoperta e rivalutazione degli anni Novanta.
A distanza di 28 anni da "Anni Novanta", a Rimini si torna a parlare dell’arte italiana dell’ultimo decennio del XX secolo con "Revolutions 1989-2019: L'arte del mondo nuovo - 30 anni dopo", curata dal critico torinese Luca Beatrice.
Ed eccoci all'ultima tappa della nostra visita a Manifesta 12. La terza sezione della Biennale, City On Stage, tocca essenzialmente il concetto di Palermo città cosmopolita, delle contaminazioni che ha avuto nei secoli e di quanto abbia però saputo ricreare da esse un suo unico e caratteristico costume
Lasciata la prima sezione, Garden Of Flows, dirigo verso le sedi della Out of Control Room, seconda tappa della mia visita a di Manifesta12. I progetti inclusi in questa sezione tendono, agli occhi degli organizzatori, a voler rendere ciò che è astratto accessibile e aperto al dibattito, restituendo tangibilità alle reti invisibili nel regime dei flussi digitali, con particolare riferimento all'evoluzione dell’amministrazione del potere.
In un periodo storico complesso come quello attuale, caratterizzato da forti spinte al ritorno delle sovranità nazionali, favorite da una crisi economico-culturale che da anni attanaglia e mina il progetto di una reale Europa dei popoli, si tiene a Palermo dal 15 giugno al 4 novembre la 12^ edizione di Manifesta la Biennale d’Arte europea. Questa è la prima puntata del diario della mia visita palermitana.
Nell'ottobre del 1993, al Flash Art Museum di Trevi, il critico Gabriele Perretta inaugurava la mostra "Medialismo". A distanza di 25 anni da quell'evento, ci piace ricordare la breve storia di quello che è stato l'ultimo movimento artistico italiano capace di radunare attorno a sé un nucleo consistente di artisti, da Maurizio Cattelan a Luca Vitone.
Nel web si discute sempre di più sul perché le nostre gallerie trascurino, spesso, la produzione artistica italiana. In particolare quella emergente. In questa sua riflessione, Roberto Brunelli, fornisce una serie di spunti di riflessione da cui crediamo sia interessante partire per dare un maggior sostegno ai nostri giovani e aggiornare il nostro sistema dell'arte.
Sono passati esattamente sei anni da quando la galleria Pinksummer affidò a mentelocale.it la lettera con cui l’artista genovese Luca Vitone rinunciava a partecipare al Padiglione...
Un’immagine di tutti, ma non per fini commerciali
La sentenza della Corte d'Appello di Bologna n. 1792, pubblicata il 24 settembre 2024, ha affrontato una questione...
“Vita e morte dell’immagine. Una storia dello sguardo in Occidente” è un’opera fondamentale per chiunque sia interessato a comprendere la storia e l’evoluzione della percezione...
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