Quali sono le caratteristiche che determinano i cambiamenti di valore di un artista e quindi il “prezzo” delle sue opere? Una domanda fondamentale a cui non è difficile a rispondere in modo univoco, ma una cosa è certa: la qualità dell'opera non è in cima alla classifica delle variabili...
Nell'arco di un paio di settimane sono stati pubblicati due dei più completi rapporti suo mercato globale dell'arte, ma i due studi ci consegnano due scenari diametralmente opposti. Secondo il TEFAF Art Market Report il mercato dell'arte nel 2016 è cresciuto del +1.7%, mentre per The Art Market 2017 sarebbe crollato del -11%. Un balletto di cifre che rischia di rendere inutili queste pubblicazioni.
Le previsioni per il 2017 parlano di un mercato dell'arte che dovrebbe tornare a crescere, ma l’ipotesi un’Europa post-unitaria incrementa moltissimo l’incertezza. Ecco perché chi regola il mercato in Italia dovrebbe guardare con più attenzione ai prospetti finanziari.
Nell'ottobre scorso il Ministro Franceschini ha annunciato la nascita dell'Italian Council per sostenere l'arte contemporanea. Un'operazione, sulla carta, interessante e innovativa, ma che appare farraginosa e lenta se finalizzata alla sola promozione commerciale del contemporaneo italiano: perché, infatti, portare le opere (poche) all'estero quando con un’efficace misura fiscale si potrebbero più facilmente attirare (tanti) nuovi acquirenti nel nostro paese?
Dal 2004 la giapponese Chishima Real Estate, ha avviato una serie di interventi legati all'arte per riqualificare gli immobili abbandonati. Un approccio che potrebbe essere adottato anche in Italia, dove ci sono più di 6 milioni gli edifici abbandonati. Ma l'eterna diatriba tra pubblico e privato frenano questo fenomeno che potrebbe invece, far rinascere interi quartieri.
Sta per finire un anno che ha visto accomunarsi due luoghi che apparentemente sembrano essere l’uno agli antipodi dell’altro, il Parlamento Italiano e l’importante...
Manca ormai sono una manciata di giorni alle evening sale di New York in programma tra martedì e giovedì della prossima settimana ed è naturale chiedersi se ci sarà o meno un "effetto Trump" su un mercato dell'arte che, a livello internazionale, sta vivendo una momento di stanchezza. In questo articolo abbiamo cercato di riassumere quello che emerge dal dibattito internazionale su questo argomento.
Gli anni Novanta sembrano non finire mai ed oggi, nel mondo, si assiste ad un rinnovato interesse per quella che è stata, allo stesso tempo, l'ultima decade del XX secolo e la prima del XXI secolo. La nuova sezione di Frieze 2016 dedicata ai Nineties è solo l'ultima di una serie di mostre e le pubblicazioni che dal 2013 ad oggi stanno cercando di guardare al decennio finale del Novecento da una prospettiva storica. Un fenomeno di riscoperta che appare più interessante di molti altri in atto in questo momento sul mercato, e che potrebbe aiutarci a capire il perché dello stallo che la produzione artistica del nuovo Secolo sta vivendo.
L’interconnessione fra valore artistico e valore economico è di fondamentale importanza per comprendere il senso complessivo della produzione artistica. L’arte è diventata una moneta preziosa con cui fare più denaro, tanto da spingere la finanza e gli artisti ne sono consapevoli ormai da tempo. E la ricerca di una visibilità sempre più alta è diventata ormai una vera e propria strategia.
Le statue coperte ai Musei Capitoli in occasione della visita del presidente iraniano Hassan Rohani il 25 gennaio scorso, sollevano una questione fondamentale. Ossia su che basi si debba fondare rispetto per gli altri. In questo breve editoriale torniamo sull'accaduto per una doverosa riflessione.
A partire dal nuovo anno, Collezione da Tiffany arricchirà il suo palinsesto con una nuova rubrica: studio visit, offrendo così ai collezionisti una differente...
Brevi considerazioni sulle ultime decisioni.
Il trattamento fiscale della vendita di opere d'arte rappresenta un tema che, negli ultimi anni, ha acquisito sempre maggiore attenzione, e...
C’è un momento nel calendario di ogni collezionista che brilla come una promessa: novembre. Il mese appena trascorso si è rivelato una sinfonia per...
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